Notifiche fiscali al via: chi deve aspettarsi la comunicazione dall’Agenzia delle Entrate?

Rosaria Imparato

08/04/2021

02/12/2022 - 15:00

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L’Agenzia delle Entrate ha ripreso l’attività di notifica dal 1° marzo, e seguirà fino a febbraio 2022. Avranno la priorità gli atti indifferibili e urgenti, gli avvisi bonari e gli atti di accertamento individuati dal decreto Rilancio: ecco chi deve aspettarsi la comunicazione da parte del Fisco.

Notifiche fiscali al via: chi deve aspettarsi la comunicazione dall’Agenzia delle Entrate?

L’Agenzia delle Entrate ha ripreso a inviare le notifiche fiscali degli atti emessi nel 2020. L’operazione è partita lo scorso 1° marzo e continuerà fino a febbraio 2022. Ma chi deve aspettarsi la comunicazione da parte delle Entrate?

Le informazioni relative alla ripresa dell’attività di notifica si trovano nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2021.

Il provvedimento si concentra sugli atti di accertamento e altri provvedimenti impositivi individuati dall’articolo 157 comma 1 del decreto Rilancio, ovvero:

  • di accertamento;
  • di contestazione;
  • di irrogazione delle sanzioni;
  • di recupero dei crediti di imposta;
  • di liquidazione;
  • di rettifica.

Il metodo usato dall’Agenzia delle Entrate per inviare la notifica riguardante i suddetti atti emessi nel 2020 è quello cronologico, anche se gli uffici possono derogare nei casi di indifferibilità e urgenza.

Notifiche fiscali al via: chi deve aspettarsi la comunicazione dall’Agenzia delle Entrate?

L’Agenzia delle Entrate ha ripreso a inviare la notifica degli atti di accertamento (e non solo) emessi nel 2020. A stabilire l’ordine con cui tali atti devono essere inviati ai contribuenti è il provvedimento del 6 aprile firmato dal direttore Ruffini.

Seguendo quanto stabilito dal provvedimento, gli atti verranno inviati

“distribuendoli in modalità pressoché uniforme, seguendo prioritariamente l’ordine cronologico di emissione.”

E quali sono le regole di emissione degli atti? Le regole non sono stabilite nel provvedimento. Il decreto Rilancio al comma 5 dell’articolo 157 stabilisce:

“l’elaborazione o l’emissione degli atti o delle comunicazioni è provata anche dalla data di elaborazione risultante dai sistemi informativi dell’Agenzia delle entrate, compresi i sistemi di gestione documentale dell’Agenzia medesima.”

Provvedimento AdE - 6 aprile 2021
Proroga dei termini al fine di favorire la graduale ripresa delle attività economiche e sociali. Disposizioni di attuazione del comma 6 dell’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, tenuto conto di quanto disposto dall’articolo 5 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41.

Notifiche fiscali, invio da marzo 2021 fino a febbraio 2022: quali atti hanno la priorità?

Le comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate sono riprese lo scorso 1° marzo e continueranno fino al 28 febbraio 2022.

Ad avere la priorità sono i cosiddetti atti indifferibili e urgenti, ovvero quegli atti relativi a fattispecie penali, e l’invio delle proposte di sanatoria previste dall’articolo 5 del Dl Sostegni (ovvero per chi ha subito una riduzione di oltre il 30% del volume d’affari del 2020 rispetto al 2019 possono liquidare le imposte delle dichiarazioni 2017 e 2018 senza sanzioni).

L’Agenzia delle Entrate predisporrà gli avvisi, in modo che il contribuente riceva due comunicazioni:

  • quella ordinaria;
  • quella contenente le somme da condono.

Il pagamento avviene con lo stesso numero di rate stabiliti per gli avvisi bonari “normali”, cioè 8 rate trimestrali fino a 5.000 euro, mentre le rate diventano 20 per gli importi maggiori. L’operazione è attivata d’ufficio, quindi il contribuente deve attendere le comunicazioni dell’Agenzia.

Inoltre, per quanto riguarda gli atti indifferibili e urgenti, non si applicano le disposizioni dello stesso provvedimento del 6 aprile.

Infine, è il provvedimento stesso ad anticipare che seguiranno ulteriori indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate: seguiranno aggiornamenti.

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