Condominio, il portiere è obbligato a ritirare i pacchi?

Ilena D’Errico

5 Maggio 2024 - 23:25

Il portiere di un condominio è obbligato a ritirare i pacchi? Ecco quando, cosa rischia se non lo fa e in quali casi non è tenuto a ritirare la corrispondenza.

Condominio, il portiere è obbligato a ritirare i pacchi?

Non tutti i condomini hanno una portineria, che invece è di grande utilità per coloro che possono fare affidamento su un portiere. La mansione principale di questa figura è quella di custodia e vigilanza dell’edificio, così che sia accessibile soltanto dalle persone autorizzate e permettendo la segnalazione tempestiva di eventuali anomalie. Spesso il portiere coordina anche altre mansioni che riguardano il condominio e ritira la corrispondenza per poi consegnarla ai condomini.

Complici anche i dubbi comuni riguardo alle mansioni del portiere, molti si chiedono se sia previsto anche il ritiro dei pacchi, considerando che sono molto più ingombranti rispetto al resto della posta e talvolta anche pesanti, potendo così arrecare un disagio al portinaio. Senza dimenticare che a volte per il ritiro dei pacchi è necessaria la firma del destinatario.

Così, capita di rientrare a casa per scoprire che il portiere non ha ritirato il pacco e che la consegna dovrà essere rimandata. Oppure è proprio il portiere a comunicare ai condomini che non si curerà del ritiro dei pacchi e soprattutto che non li consegnerà a ognuno di loro per paura di carichi pesanti o di togliere tempo alle altre attività. Le mansioni del portiere, tuttavia, non sono discrezionali, bensì individuate chiaramente dalla legge.

Il portiere deve ritirare i pacchi?

Il Codice civile, che fornisce un’ampia argomentazione su tutto ciò che concerne il condominio sebbene senza definirlo, non specifica alcunché sulle mansioni e l’attività del portiere. Anzi, si limita a menzionare la portineria nell’articolo 1117, che si occupa delle parti comuni dell’edificio. Nonostante ciò, non è certo difficile trovare un chiarimento ufficiale sui compiti del portiere, essendo sufficiente rifarsi alla contrattazione collettiva nazionale.

Il CCNL che disciplina il portierato annovera in modo specifico il ritiro e lo smistamento della posta tra i compiti del portiere. In particolare, l’articolo 17 si riferisce alla posta ordinaria, che contiene pacchi postali espressi e plichi a mano, indipendentemente dal corriere che ne effettua la consegna.

Ne consegue che sì, i portieri sono obbligati a ritirare i pacchi destinati ai condomini e a organizzarli affinché ognuno possa prendersi le proprie cose e devono anche distribuirli, avvisando ognuno della ricezione di corrispondenza.

Le regole cambiano leggermente per quanto riguarda la cosiddetta posta straordinaria, ossia quella corrispondenza che per il ritiro richiede la firma del ricevente. Va da sé che il portiere non può, nemmeno se vuole, ritirare pacchi e lettere per le quali è necessaria l’identificazione e la firma del destinatario.

In questo caso, i condomini (o gli inquilini) devono lasciare al portiere una delega che lo autorizzi al ritiro della corrispondenza, mentre il condominio deve fornire un registro per le annotazioni sulle consegne e le firme. Il portiere, tuttavia, è obbligato alla gestione della posta straordinaria soltanto se previsto nel contratto di lavoro firmato oppure accettato volontariamente in seguito.

Per quanto riguarda la posta straordinaria, i portieri non sono in nessuna maniera tenuti a consegnare i pacchi personalmente a ognuno al piano o comunque a distribuirli, a meno che questo dovere specifico sia espresso nel mandato del condominio accettato dal lavoratore. Lo stesso dicasi per le consegne che prevedono un pagamento in contrassegno, che il portiere non è tenuto ad anticipare.

Si precisa che il portiere che si occupa anche della posta straordinaria ha comunque diritto a un’indennità extra, che tenga conto dei servizi svolti e della complessità, ma non della quantità di posta.

Cosa rischia il portiere che non ritira i pacchi?

Il portiere è chiamato al ritiro della corrispondenza dal contratto di lavoro, con la conseguenza che gli inadempimenti ingiustificati possono dar luogo a sanzioni disciplinari. Il portiere non ha comunque alcuna responsabilità in merito allo smarrimento o al furto di pacchi per i quali non avesse obbligo contrattuale né autorizzazione a ritirare. Non informare i condomini dell’arrivo di pacchi o non compilare l’apposito registro costituiscono anche degli inadempimenti.

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