Mutuo 100%, niente anticipo per acquistare una casa: la novità del Recovery plan

Antonio Cosenza

27/04/2021

02/12/2022 - 15:00

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Mutuo senza anticipo, novità con il Recovery Plan: sarà più semplice per i giovani richiedere un finanziamento pari al 100% dell’immobile ipotecato.

Mutuo 100%, niente anticipo per acquistare una casa: la novità del Recovery plan

Tra le novità del Recovery plan c’è quella che dovrebbe favorire l’acquisto della prima casa, in quanto darà alle banche la possibilità di concedere un mutuo pari al 100% del valore dell’immobile.

Questo, d’altronde, è uno dei grandi problemi che oggi impediscono a molti giovani di acquistare una casa. Dal momento che nella maggior parte dei casi il mutuo rilasciato dalla banca copre solamente l’80% del valore dell’immobile, serve avere un “tesoretto” da investire per la copertura dell’altro 20%, al quale poi si aggiungono tutte le spese accessorie (come ad esempio la parcella del notaio per la stipula dell’atto, come pure le commissioni in caso di trattativa condotta con il supporto dell’agenzia immobiliare).

Acquistare una casa, per un giovane che non ha abbastanza risparmi per poter far fronte alle spese necessarie, è quindi piuttosto proibitivo. Ed è qui che interviene il Recovery Plan: l’obiettivo, infatti, è di riconoscere un aiuto ai giovani sotto forma di garanzia statale che permetterà di richiedere con più facilità un mutuo pari al 100% del valore dell’immobile.

Mutuo al 100% per gli Under 35: cosa prevede il Recovery Plan

Come anticipato, oggi le banche generalmente erogano mutui fino all’80% del prezzo del bene ipotecato - quindi dell’immobile acquistato in questo caso - mettendo quindi un freno a coloro che hanno necessità di acquistare la prima casa ma non hanno sufficienti risparmi per pagare di tasca propria l’anticipo del 20%.

Ci sono banche che riconoscono la possibilità di un mutuo al 100%, ma si tratta comunque di una procedura complicata e non particolarmente conveniente.

In realtà, esiste anche un meccanismo in cui è lo Stato a farsi garante per l’altro 20%, facilitando quindi la possibilità di ricevere un mutuo pari al 100% del valore ipotecato. Esiste, infatti, un fondo istituito a fine 2015, più volte finanziato (l’ultima volta è stata nel 2020, con un versamento di 100 milioni di euro da parte dello Stato). Tuttavia, non ha avuto particolare successo viste le numerose difficoltà: da una parte la scarsa adesione da parte del sistema bancario, come pure la complessità burocratica per accedere a questo strumento.

L’obiettivo fissato da Mario Draghi è proprio questo: con il PNRR si punta a riconoscere un aiuto ai giovani, facilitando l’accesso alla garanzia statale per permettere l’acquisto della casa attraverso un mutuo senza necessità di versare anticipi.

Nel dettaglio, si dovrebbe partire proprio dal fondo istituito nel 2015 gestito dalla Consip, ma migliorandolo in modo da renderlo più accessibile rispetto a com’è stato fino ad oggi. Di conseguenza diventerebbe più semplice acquistare la prima casa, in quanto lo Stato si farebbe garante dell’altro 20%, permettendo così di avere un mutuo del 100% che andrebbe perlomeno a coprire tutto il valore dell’immobile.

Mutuo al 100% con il Recovery plan: come sarà possibile

Il Governo, quindi, vuole rafforzare il fondo Consip per la garanzia statale sull’acquisto di un immobile. Uno strumento che al momento fornisce una garanzia fino al 50%, per un importo complessivo del finanziamento che può arrivare a 250 mila euro.

Non dovrebbero però esserci novità rispetto alla platea dei beneficiari: questo strumento, quindi, dovrebbe essere riservato agli Under 35. Si andrà però ad intervenire su quei criteri che oggi fissano un ordine di precedenza: attualmente, infatti, viene favorito l’accesso al fondo di garanzia statale ai giovani sposati, come pure ai nuclei monogenitoriali con figli. L’obiettivo è di “allargare le maglie”, permettendo così ad un maggior numero di beneficiari di accedere a questo strumento che - grazie alle risorse in arrivo con il Recovery Plan - dovrebbe anche prevedere un finanziamento più “robusto” rispetto a quello attuale.

E ancora: possibile ampliamento della detrazione degli interessi sul mutuo pari al 19% (su una spesa di massimo 4.000 euro l’anno). La soglia potrebbe essere ampliata, proprio per garantire un maggiore risparmio.

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