La mutazione della variante Delta è arrivata in Italia: dove si è diffusa

Martino Grassi

21 Ottobre 2021 - 10:33

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Anche in Italia sono stati identificati dei casi della nuova mutazione della variante Delta scoperta per la prima volta nel Regno Unito: ecco in quali Paesi si è già diffusa.

La mutazione della variante Delta è arrivata in Italia: dove si è diffusa

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul Regno Unito che nel corso degli ultimi giorni ha fatto registrare un nuovo boom di contagi. A destare maggiori preoccupazioni la nuova mutazione della variante Delta, già conosciuta come variante AY.4.2 e indicata con la sigla B.1.617.2.4.2, ritenuta più contagiosa.

Il virus modificato del Covid ha già iniziato a diffondersi in tutto il mondo, e dopo Israele, anche l’Italia lancia l’allarme con l’identificazione di alcuni casi della nuova mutazione nel nostro Paese. Ma vediamo perché preoccupa così tanto e dove si è già diffusa.

La mutazione della variante Delta è arrivata in Italia

Al momento sono state depositate 1.860 sequenze della variante AY.4.2 in tutto il mondo. La maggior parte proviene dal Regno Unito, ma in totale è già stata rilevata in una decina di Paesi europei, seppur con pochi casi, tra cui anche in Italia. Secondo gli esperti, la nuova mutazione della variante Delta potrebbe essere più aggressiva e contagiosa, ma ancora non si hanno dati a sufficienza per stabilirlo con certezza.

L’ex commissario statunitense per gli alimenti e i farmaci Scott Gottlieb ha precisato che “la mutazione nello spike raggiunge l’8% dei casi sequenziati nel Regno Unito e proprio per questo motivo “servono ricerche urgenti per capire se questa Delta plus sia più trasmissibile e abbia una possibile capacità di arginare l’immunità dei vaccini”.

Quello che caratterizza la variante AY.4.2 sono due mutazioni presenti nella proteina Spike, quella che utilizza il virus per infettare le cellule umane. Una di queste, conosciuta per essere apparsa più volte nella variante Delta, si chiama A222V, mentre l’altra è la Y145H. Secondo il genetista Massimo Zollo, dell’Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge, nel caso in cui la sottovariante Delta dovesse rivelarsi più aggressiva e contagiosa “la situazione epidemiologica potrebbe peggiorare nel caso in cui dovesse restare ancora elevato il numero delle persone non vaccinate. Potrebbero essere colpite anche le persone già vaccinate con una risposta anticorpale bassa o assente.

Dove si è diffusa la nuova mutazione?

La nuova mutazione della variante Delta è già riuscita a raggiungere anche l’Italia, e nel periodo compreso tra settembre e ottobre sono già stati identificati 9 casi nel nostro Paese. Le analisi sono state condotte dagli esperti del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli.

Oltre al nostro Paese, la sottovariante della Delta è riuscita ad arrivare anche nello Stato di Israele e negli Stati Uniti. In Europa invece pare che la nuova mutazione abbia già raggiunto una decina di Paesi, come ad esempio la Danimarca e altri Stati vicini al Regno Unito.

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