Dichiarazione dei redditi 2023: cosa scegliere tra modello 730/2023 e Redditi PF, tutte le differenze

Patrizia Del Pidio

10 Marzo 2023 - 14:52

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Cosa conviene scegliere tra modello Redditi PF o 730? Vediamo le differenze tra le due dichiarazioni e quale conviene per la dichiarazione dei redditi 2023.

Dichiarazione dei redditi 2023: cosa scegliere tra modello 730/2023 e Redditi PF, tutte le differenze

L’inizio della stagione della dichiarazione dei redditi 2023 è alle porte e la domanda se sia meglio utilizzare il Modello 730 o modello Redditi PF può essere un dubbio che assale molti contribuenti. Proprio per questo è tempo di capire quali sono le differenze tra i due modelli dichiarativi per comprendere quale è meglio utilizzare di caso in caso.

Solitamente lavoratori dipendenti e pensionati utilizzano il modello 730 mentre il modello Redditi PF (ex Unico) viene utilizzato solitamente dai titolari di partita Iva e da coloro che devono dichiarare redditi e altri proventi prodotti all’estero.

Con la pubblicazione della dichiarazione dei redditi precompilata, disponibile online (salvo proroghe) dal 30 aprile 2023 è ora di capire e analizzare nel dettaglio i due modelli per comprendere chi deve usare il modello 730 e chi, invece, il modello Redditi PF 2022.

Ogni contribuente che fiscalmente risiede in Italia è obbligato alla presentazione annuale della dichiarazione dei redditi che ha percepito nell’anno di impsta precedente. Con la dichiarazione 2023, quindi, si dichiareranno i redditi percepiti nel 2022.

Attenzione, però, in alcuni casi sono previsti casi di esonero che puòessere funzionale sia a determinare l’importo delle imposte dovute che a richiedere le detrazioni e deduzioni fiscali riconosciute dalla legge.

Di seguito vedremo, sulla base dei redditi da dichiarare, quali sono i contribuenti possono presentare la dichiarazione dei redditi 2023 con il modello 730 e quali dovranno invece utilizzare il modello Redditi PF (ex Unico).

Dichiarazione dei redditi 2022: chi deve usare il modello 730

Il modello 730 è comunemente definito come la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Nel 2023 la possibilità di utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario è rivolta ai soggetti che sono:

  • pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all’estero per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con apposito decreto ministeriale);
  • persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (es. integrazioni salariali, indennità di mobilità);
  • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
  • sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.);
  • persone impegnate in lavori socialmente utili;
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno. Questi contribuenti possono rivolgersi al sostituto d’imposta, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile al mese di luglio 2022. In alternativa possono rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato.
  • personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato, che può rivolgersi al sostituto d’imposta o a un Caf-dipendenti o a un professionista abilitato;
  • lavoratori che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa (art. 50, comma 1, lett. c-bis, del Tuir) almeno nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di luglio 2022 e conoscono i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio, presentando il Mod. 730 a un Caf o a un professionista abilitato;
  • produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), Irap e Iva.

Si potrà utilizzare il modello 730, sia precompilato sia ordinario, nel caso in cui nel 2022 si siano percepiti :

  • redditi da lavoro dipendenti e assimilati;
  • redditi da terreni o fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta partita Iva;
  • redditi diversi o a tassazione separata.

Presentare il modello 730/2023 su Fisconline o tramite Caf e commercialisti comporta alcuni importanti vantaggi, primo fra tutti la possibilità di ricevere i rimborsi Irpef direttamente in busta paga o nella rata di pensione.

La stessa cosa nel caso in cui dalla dichiarazione dei redditi dovesse emergere un debito: le imposte dovute saranno trattenute direttamente dallo stipendio o alla pensione. In questo caso, è bene precisare che per coloro che hanno un debito fiscale alto, al fine di evitare la trattenuta in busta paga, è possibile accedere alla rateizzazione, oppure presentare il modello Redditi PF e versare le imposte con il modello F24 senza brutte sorprese in busta paga.

Chi deve usare il modello Redditi PF 2023 (ex Unico)

Il modello Redditi PF è più complesso rispetto al modello 730/2023, ma è anche più completo in quanto consente di dichiarare tutte le tipologie di reddito. Lo stesso può essere utilizzato anche al fine di correggere eventuali errori commessi nel modello 730/2023, per integrarlo o modificarlo.

Il modello Redditi PF può essere utilizzato praticamente da tutti i contribuenti, ma in alcuni casi il suo uso è facoltativo, in altri è obbligatorio. Tra gli svantaggi vi è il fatto che per chi matura un credito dall’Erario, i tempi per ottenere i rimborsi sono generalmente più lunghi rispetto a quelli previsti con l’uso del modello 730/2023. Tale svantaggio è annullato nel caso in cui i crediti maturati siano usati in compensazione.

A differenza del modello 730, sono tenuti a utilizzare il modello Redditi PF 2023 - definito solitamente come la dichiarazione dei redditi delle partite Iva - i contribuenti che nel corso del 2022 hanno percepito:

  • redditi derivanti da produzione di «agroenergie» oltre i limiti previsti dal decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66;
  • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva;
  • redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane);
  • redditi «diversi», non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5;
  • plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate, o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
  • redditi provenienti da «trust», in qualità di beneficiario;
  • nel 2021 e/o nel 2022 non sono residenti in Italia;
  • devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, Mod. 770 (sostituti d’imposta);
  • utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4;
  • devono compilare il prospetto degli Aiuti di Stato;
  • persone che sono assoggettate alla disciplina prevista per i “pensionati esteri nel Mezzogiorno” prevista nell’articolo 24 ter del Tuir (imposta sostitutiva dell’Irpef calcolata in modo forfettario al 7% (flat tax);
  • coloro che destinano a locazione più di 4 appartamenti (quadro RB, in caso di sublocazione; quadro RL, redditi diversi). A partire dalla dichiarazione 2022, coloro che concedono in locazione più di 4 immobili per ciascun periodo di imposta, si presume che operino in forma imprenditoriale, ecco perché deve essere sottolineata questa differenza.

Per le persone decedute deve essere fatta una distinzione. Per coloro il cui decesso è avvenuto anteriormente al 30 settembre 2023 si può presentare il modello 730/2023, mentre per coloro che sono deceduti posteriormente a tale data, senza aver presentato la dichiarazione relativa ai redditi 2022, gli eredi possono procedere con la presentazione del modello redditi PF 2023.

Quando chi presenta il modello 730 deve inviare anche il modello Redditi PF 2022

Ci sono alcuni casi in cui i contribuenti che presentano il modello 730/2023 sono tenuti a presentare anche alcuni quadri del modello Redditi 2023.

Ricordiamo che il contribuente può scegliere di inviare anche solo il modello Redditi PF 2023, indicando in essi tutti i redditi le detrazioni e deduzioni di cui intende avvalersi.

Tre sono i quadri che possono essere integrati:

  • RM per redditi assoggettati a tassazione separata;
  • RT per plusvalenze e redditi da capitale;
  • RW per il monitoraggio fiscale, Ivie e Ivafe;

Devono inviare anche il quadro RM del modello Redditi PF 2023, i contribuenti che nel 2022 hanno percepito:

  • redditi di capitale di fonte estera sui quali non siano state applicate le ritenute a titolo d’imposta nei casi previsti dalla normativa italiana;
  • interessi, premi e altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati, per i quali non sia stata applicata l’imposta sostitutiva (dlgs 239/1996);
  • indennità di fine rapporto proveniente da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta;
  • proventi derivanti da depositi a garanzia per i quali è dovuta un’imposta sostitutiva pari al 20%;
  • redditi derivanti da rivalutazione di terreni avvenuta nel 2022;
  • redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati a imposta sostitutiva del 20%;

Inoltre, devono inviarlo anche coloro che dichiarano compensi derivanti da lezioni private, ripetizioni percepiti da docenti di scuole di ogni ordine e grado, e che non vogliono avvalersi della tassazione ordinaria.

Devono presentare il quadro RT del modello Redditi PF 2023 i contribuenti che nel 2022 hanno realizzato plusvalenze derivanti da partecipazioni non qualificate, escluse quelle derivanti dalla cessione di partecipazioni in società residenti in paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati e altri redditi diversi di natura finanziaria, qualora non abbiano optato per il regime amministrato o gestito.

Inoltre, possono presentare, in aggiunta al modello 730/2023, il quadro RT i contribuenti che nel 2022 hanno realizzato solo minusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e/o non qualificate e perdite relative ai rapporti da cui possono derivare altri redditi diversi di natura finanziaria e intendono riportarle negli anni successivi.

Il quadro RT deve inoltre essere presentato per indicare i dati relativi alla rivalutazione del valore delle partecipazioni operata nel 2021 (art. 7 della legge n. 448 del 2001 e art. 2 del D.L. n. 282 del 2002 e successive modificazioni).

Sono obbligati, infine, a presentare il quadro RW del modello Redditi 2023 i contribuenti che nel 2022 hanno detenuto investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria, nonché i contribuenti proprietari o titolari di altro diritto reale su immobili situati all’estero o che possiedono attività finanziarie all’estero ai fini del calcolo Ivie (Imposta sul Valore degli Immobili situati all’Estero) e Ivafe (Imposte sulle Attività Finanziarie Estere).

I quadri RM, RT e RW del modello Redditi 2023 devono essere presentati, insieme al frontespizio, in modalità telematica ed entro le scadenze per la presentazione della dichiarazione.

Modello 730 e modello Redditi PF 2022: le scadenze della dichiarazione dei redditi

Una delle importanti (per non dire fondamentali) differenze tra modello 730/2023 e modello Redditi (ex Unico) riguarda le scadenze da rispettare.

Il modello 730/2023 potrà essere inviato entro il 30 settembre 2022 (ma quest’anno la data slitta al 2 ottobre visto che il 30 settembre cade di sabato) stessa scadenza per chi utilizza il modello precompilato, quello ordinario o si avvale del sostituto di imposta per la presentazione.

Al contrario, la scadenza per la presentazione del modello Redditi PF 2023 dei quadri aggiuntivi (RW, RM e RT) è fissata al 30 novembre e l’invio, in questo caso, dovrà essere effettuato esclusivamente in modalità telematica.

Ricordiamo che per chi non rispetta la data del 2 ottobre 2023 per la presentazione del modello 730/2023, resta comunque la possibilità di presentare la dichiarazione in tempo presentando entro il 30 novembre il modello Redditi PF.

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