Modello 730/2023, scadenza il 2 ottobre: istruzioni e novità

Patrizia Del Pidio

26/09/2023

26/09/2023 - 16:04

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La scadenza del modello 730/2023 si avvicina, ecco cosa fare gli ultimi giorni per procedere all’invio all’Agenzia delle Entrate della propria dichiarazione reddituale.

Modello 730/2023, scadenza il 2 ottobre: istruzioni e novità

Quest’anno la scadenza del modello 730/2023 concede qualche giorno in più. Cadendo il 30 settembre di sabato, infatti, il termine ultimo per l’invio della dichiarazione dei redditi è spostato al 2 ottobre.

A parte le novità che riguardano detrazioni figli a carico e prospetto dei familiari a carico a causa dell’introduzione dell’assegno unico a partire dal marzo 2022 (che ricordiamo ingloba anche le detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni), non cambiano le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello. Il rinvio della scadenza del 730 non modificherà i termini per il rimborso Irpef, che è erogato in considerazione della tempistica di presentazione della dichiarazione dei redditi ed è partito dal mese di luglio.

Modello 730/2023: scadenza e istruzioni dall’Agenzia delle Entrate

Come sopra anticipato, per il 2023 cambiano le scadenze del modello 730.

Cadendo la scadenza del 30 settembre di sabato, si avranno 2 giorni di tempo in più per presentare il modello 730/2023 e nello specifico fino a lunedì 2 ottobre.

Il modello 730, si ricorda, viene utilizzato da lavoratori dipendenti e pensionati in possesso di determinati requisiti per la propria dichiarazione dei redditi.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione, ormai da diversi anni, il modello 730 precompilato, che il contribuente potrà scegliere se modificare, direttamente o tramite CAF ed intermediari, ovvero trasmettere senza integrazioni.

A rendere particolarmente conveniente il modello 730 sono determinate caratteristiche:

  • non devono essere effettuati calcoli, quindi la compilazione risulta semplice;
  • il rimborso IRPEF avviene direttamente in busta paga a partire da luglio o sulla rata della pensione da agosto o settembre;
  • in caso debbano essere versate delle somme, queste vengono trattenute dalla busta paga (sempre da luglio) o dalla rata della pensione (sempre a partire da agosto o settembre).

Modello 730/2023: novità e istruzioni dall’Agenzia delle Entrate

Sono tante le novità che riguardano il modello 730/2023.

Innanzitutto, quest’anno vi è un cambiamento sostanziale del quadro dei familiari a carico: con l’introduzione dell’assegno unico, infatti, le detrazioni fiscali per i figli minorenni e quelli maggiorenni fino a 21 anni beneficiari del nuovo sostegno, spettano solo per gennaio e febbraio 2022, non per i restanti 10 mesi. Proprio per questo motivo il prospetto dei familiari a carico cambia per dare modo ai genitori di differenziare la richiesta delle eventuali detrazioni spettanti.

Le detrazioni, invece, restano invariate per i figli con età superiore ai 21 anni compiuti: per loro i genitori avranno ancora diritto alle detrazioni fiscali in busta paga se la prole è fiscalmente a carico.

Ricordiamo che un figlio risulta fiscalmente a carico se ha un’età:

  • non superiore a 24 anni e fino a 4.000 euro di reddito
  • superiore ai 24 anni e reddito fino a 2840,51 euro.

Tra le novità del modello 73/2023 c’è il recepimento delle nuove aliquote Irpef e dei nuovi scaglioni, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2022. Le nuove aliquote che si applicano e che portano la novità nel modello dichiarativo di quest’anno sono:

  • 23% per redditi fino a 15.000 euro;
  • 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro;
  • 35% per redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro;
  • 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Le nuove aliquote portano anche a nuove detrazioni per dipendenti, autonomi e pensionati.

Un’altra novità è portata anche dal trattamento integrativo che per il 2022 è stato riconosciuto, oltre a chi ha avuto un reddito entro il 15.000 euro anche a titolari di reddito complessivo compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro a patto che l’ammontare di alcune detrazioni sia superiore all’imposta lorda.

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