I meteoriti sono una minaccia concreta: la risposta degli esperti

Giorgia Bonamoneta

3 Luglio 2022 - 00:05

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I meteoriti possono colpire la Terra? Non si può escludere la pericolosità dei corpi in movimento nello spazio, ma come fare a prevenirli? Ecco cosa dicono gli esperti.

I meteoriti sono una minaccia concreta: la risposta degli esperti

I meteoriti sono pericolosi? I corpi celesti si studiano da sempre eppure c’è ancora molto da scoprire. Nel 2016 è stato calcolato che il numero di corpi celesti in movimento scoperti dell’essere umano è intorno al 60%, questo vuol dire che il 40% circa dei corpi in avvicinamento al nostro pianeta Terra non sono ancora stati scoperti e potrebbero essere pericolosi. Gli esperti alzano le mani e non parlano di procurato allarmismo, quanto più di essere consapevoli che conosciamo ancora troppo poco l’universo. Non siamo dinosauri e potremmo ancora pensare a un metodo per ribaltare la sorte umana nel caso si avvicinasse una meteorite capace di annientarci.

Non c’è ancora da preoccuparsi, secondo Daria Guidetti dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) un meteorite potrebbe colpire la Terra tra circa 100 anni. La percentuale comunque è bassa e si tratta dello 0,01%, ma il calcolo si basa su i corpi conosciuti. Basti pensare che ogni notte vengono scoperti cinque nuovi meteoriti vicino alla Terra.

Per la Terra l’arrivo di un asteroide (residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti) o di un meteorite (frammento di asteroide) è un evento raro, ma non troppo. Casi pericolosi per la specie umana solo quelli di grandi dimensioni che, come per l’asteroide che estinse i dinosauri, sarebbe in grado di estinguere o mettere gravemente a repentaglio la vita degli esseri umani e di tutte le altre specie. È per questo che gli esperti cercano una soluzione a tali eventualità, ma manca un impegno collettivo e globale che velocizzerebbe i tempi di ricerca e risposta della specie umana.

I meteoriti: sorvegliati spaziali pericolosi

Si è tenuto in giornata il convegno “Sorvegliati speciali - asteroidi fastidiosi come affrontarli” organizzato da Daria Giudetti, insieme agli astrofisici Albino Carbognani, Elena Mazzotta Epifani, Simona Righini e Carlo Stanghellini. L’evento pubblico è partito nel 2019 con l’obiettivo di fare divulgazione sul “traffico spaziale”. Il progetto ha visto fin da subito il sostegno della NASA che, come le altre agenzie spaziali, hanno interesse ad alzare il livello di consapevolezza sul possibile pericolo che rappresentano i vari corpi che trafficano nello spazio vicino al pianeta Terra.

Possono essere asteroidi, meteore o comete, tutti corpi che una volta avvicinati alla Terra rappresentano corpi potenzialmente pericolosi per il genere umano. Non si tratta solo di un rischio impatto. Intorno alla Terra ci sono tonnellate e tonnellate di rifiuti spaziali, satelliti artificiali e diverse attività solari che possono mutare la direzione dei corpi e renderli un pericolo per il pianeta.

Studiarli è quindi necessario perché, come affermato da Planetary society, conosciamo appena il 60% degli asteroidi e delle meteore di diametro superiore a 1,5 km di corto periodo. Siamo in linea di massima ignoranti su ciò che c’è nell’universo che potrebbe essere pericoloso per l’essere umano.

Come difendersi dai meteoriti?

Proprio come nei film a tema spaziale, nel quale l’essere umano rischia l’estinzione per colpa di un asteroide in rotta di collisione con la Terra, la prima idea per sopravvivere è quella di far saltare in aria la minaccia a una distanza elevata dalla Terra. L’idea è buona, funziona soprattutto sullo schermo, ma è nella realtà che dobbiamo ragionare. L’unico modo per salvarsi è avere le capacità di costruzione di sistemi di difesa. Prendiamo per esempio il tempo calcolato per l’impatto di un meteorite su Marte scoperto appena 20 mesi prima. Se oggi si scoprisse l’arrivo di un meteorite avremo 20 mesi per costruire un sistema di difesa. Attualmente però la specie umana è in grado di costruire dispositivi per i viaggi spaziali in un tempo molto più ampio, di almeno cinque anni.

Come risolvere? Secondo gli esperti è tempo che la specie umana tutta si concentri, come è stato per la risoluzione del pandemia di coronavirus, nella ricerca e nello studio di strumenti validi per distruggere i corpi celesti che minacciano la terra. Un primo approccio è quello di Prisma, una rete di radio e telescopi europea che sorveglia le meteore e l’atmosfera.

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