Mascherine obbligatorie e discoteche chiuse in tutta Italia: le nuove regole

Martino Grassi

16/08/2020

16/08/2020 - 20:45

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A partire da domani il Governo ha imposto la chiusura di tutte le discoteche e sale da ballo. Nuova stretta anche sulle mascherine che tornano obbligatorie in alcuni luoghi all’aperto.

Mascherine obbligatorie e discoteche chiuse in tutta Italia: le nuove regole

Le discoteche dovranno chiudere nuovamente in tutta Italia. È quanto ha stabilito il Governo, tramite un’ordinanza, nel corso di un vertice straordinario con le Regioni, voluto dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. La decisione entrerà in vigore a partire da domani, lunedì 17 agosto, e rimarrà in vigore almeno fino al 7 settembre.

Nel nuovo documento quindi viene di fatto annullata la facoltà delle regioni di decidere autonomamente sulla riapertura dei locali, osservando l’andamento epidemiologico locale, abolendo quindi ogni possibilità di deroga, specificando nel testo che “restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Negli scorsi giorni l’Emilia Romagna e il Veneto avevano già imposto una stretta sulla movida.

Discoteche chiuse e mascherine obbligatorie: le nuove regole

Non solo la chiusura delle discoteche, il Governo ha deciso di attuare anche una stretta sulle mascherine, che torneranno obbligatorie anche in tutti i luoghi aperti, dove è più probabile creare assembramenti. Nello specifico si dovranno indossare i presidi di prevenzione dalle ore 18:00 alle 06:00 in tutti i luoghi “all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti.

Il Governo ha quindi scelto la via della cautela, ed ha deciso di seguire il parere del Comitato Tecnico Scientifico, che già negli scorsi giorni aveva manifestato la sua preoccupazione davanti all’incremento dei nuovi casi di coronavirus. Già con il precedente DPCM firmato lo scorso 7 agosto era stata sospesa l’attività delle discoteche, scelta che molte Regioni hanno deciso di derogare, permettendone la riapertura, solamente la Calabria e la Basilicata avevano seguito la decisione del Governo. Anche oggi la maggior parte delle Regioni si è dichiarata contraria alla scelta, preferendo invece delle limitazioni circa l’orario o il contingentamento all’ingresso.

L’impatto economico della decisione

La decisione del Governo avrà un notevole impatto anche sull’economia di tutto il settore della movida. Il Sindacato Italiano Locali da Ballo (SILB) ha fatto sapere che si prevede una perdita pari a 4 miliardi di euro, è questo infatti il fatturato annuo che ruota intorno a questo tipo di attività in Italia. Gianni Indino, presidente del SILB Emilia-Romagna, ha aggiunto che:

“Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo. Finora non è arrivato un euro dal Governo: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori”.

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