Marca servizi per visure e volture catastali: come funziona e dove si compra

Simone Micocci

4 Dicembre 2017 - 09:10

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Dal 1° gennaio 2018 non si potrà più pagare in contanti per chiedere visure, ispezioni e volture catastali. I cittadini possono acquistare presso i tabaccai la nuova marca servizi, annunciata dall’Agenzia delle Entrate.

Marca servizi per visure e volture catastali: come funziona e dove si compra

La nuova marca servizi è quel contrassegno che - come annunciato dall’Agenzia delle Entrate - a partire dal 1° gennaio 2018 consentirà ai cittadino di chiedere visure catastali e ipotecarie, ma anche delle certificazioni, presso gli Uffici Provinciali senza pagare in contanti.

Dal 1° gennaio 2018, infatti, il contante non sarà più accettato come metodo di pagamento presso i suddetti uffici.

Dal prossimo anno, quindi, i cittadini potranno utilizzare la nuova marca servizi come fosse una marca da bollo per richiedere i servizi offerti dagli sportelli degli Uffici Provinciali - Territorio dell’Agenzia delle Entrate.

Ma la marca servizi - già acquistabile presso le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati - non è l’unico metodo di pagamento accettato in sostituzione del contante. Per pagare i servizi richiesti, come ad esempio una visura catastale, sono ammessi:

  • carte di debito o prepagate;
  • modello F24 Elide;
  • altre modalità telematiche;
  • marca servizi.

Come annunciato dall’Agenzia delle Entrate, fino al 31 dicembre 2017 è prevista una fase transitoria, durante la quale il cittadino può scegliere se pagare in contanti o con uno dei sopracitati metodi di pagamento.

La novità più importante comunque è rappresentata dall’introduzione della nuova marca servizi, che merita un approfondimento ulteriore. Ecco spiegato cosa cambierà a partire dal prossimo anno.

Cos’è e a cosa serve la marca servizi?

Annunciata dall’Agenzia delle Entrate, la marca servizi è il contrassegno acquistabile presso le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati - le tabaccherie - che funziona come una comune marca da bollo.

Questa viene utilizzata al posto del contante per pagare i tributi ipotecari e catastali concernenti a diverse operazioni, quali:

  • visura;
  • ispezione;
  • volture catastali;
  • rilascio di copie e certificazioni.

Per richiedere questi servizi, visto che dal 1° gennaio non sarà più possibile pagare in contanti gli oneri previsti, bisognerà porre la marca sui modelli di richiesta e sulle domande di volture presentate, per le quali sono disponibili i modelli Fac-Simile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

I numeri

Sempre l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che queste novità riguarderanno circa 4,6 milioni di visure e 3,1 milioni di ispezioni ipotecarie che ogni anno vengono rilasciate dall’Agenzia delle Entrate su richiesta dei cittadini.

Numeri che comunque da qualche anno sono in netto calo visto il successo della digitalizzazione dei servizi offerti dall’Agenzia. Ad esempio nel 2016 il 90% dei servizi - sia per quanto riguarda la semplice consultazione che gli adempimenti - sono stati erogati via web, per un totale di 44,3 milioni di ispezioni ipotecarie telematiche e 48 milioni visure.

Numeri che dal prossimo anno potrebbero diminuire ulteriormente, visto che nel 2018 diventa obbligatorio il modello unico della successione online.

E un’altra stretta potrebbe derivare dall’ultima novità annunciata dall’Agenzia, ossia che il pagamento in contanti non sarà più accettato dagli sportelli degli Uffici Provinciali-Territorio.

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