Prime indiscrezioni sulla manovra di Bilancio 2026, dalla riduzione dell’Irpef all’Ires premiale strutturale, rottamazione quinquies e saldo e stralcio.
Cosa riserva la manovra di Bilancio 2026? Entro il 31 dicembre 2025, come ogni anno, deve essere licenziata la Legge di Bilancio 2026, tante sono le attese, ma ecco, in base alle prime indiscrezioni, quali sono i provvedimenti che quasi sicuro entreranno nella manovra di bilancio 2026. Riduzione dell’Irpef e Ires sono allo studio, insieme alla rottamazione quinquies con saldo e stralcio.
Ufficialmente i lavori per la Legge di Bilancio 2026 iniziano a settembre, al rientro dalla pausa estiva, ma già si rincorrono molte voci sui provvedimenti che dovrebbero rientrare nella Legge di Bilancio 2026. Per ora anticipiamo quelli che potrebbero essere quasi certi.
Taglio dell’Irpef dal 2026
Il gioco al solito si fa tra i partiti anche se sono parte della stessa coalizione. Forza Italia punta sull’Irpef, la destinazione finale dovrebbe essere la flat tax, ma il Governo è ben consapevole che per ora non si può fare perché il nodo risorse è difficile da sciogliere.
Ecco perché si punta alla riduzione della seconda aliquota e allargamento della platea. Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, segretario di Forza Italia, ha dichiarato di puntare alla riduzione dell’aliquota dal 35% attuale al 33%. Inoltre, si intende estendere la platea della seconda aliquota fino a redditi di 60.000 euro. Attualmente il secondo scaglione trova applicazione fino a 50.000 euro.
L’intervento mira a ridurre le tasse al ceto medio per evitare che diventi il nuovo ceto povero, questo secondo le dichiarazioni.
Rottamazione quinquies con saldo e stralcio nella manovra di Bilancio 2026
Punta sulla rottamazione quinquies la Lega e in questo caso si prevede l’introduzione di una misura di pace fiscale per le cartelle esattoriali affidate agli agenti di riscossione da gennaio 2000. Rispetto alla rottamazione quater cambierebbe il piano dei pagamenti, infatti, si ipotizza l’introduzione del versamento fino a 120 rate mensili, le rate dovrebbero essere più piccole. Inoltre non dovrebbe più esservi l’immediata decadenza in caso di mancato pagamento di una rata.
Tra le ipotesi anche l’inserimento di una fee iniziale, cioè la necessità per accedere alle agevolazioni previste dalla rottamazione quinquies (eliminazione sanzioni e interessi e maxi-rateizzazioni), di versare una maxi rata iniziale, Secondo le indiscrezioni, questa dovrebbe riguardare solo le cartelle di importo superiore a 50.000 euro ed essere pari al 5%. La maxi rata iniziale dovrebbe aiutare a portare liquidità nelle casse dell’Erario.
Si vocifera anche l’introduzione, nella rottamazione quinquies, all’interno della Legge di Bilancio 2026, del saldo e stralcio per le cartelle di minore importo. Non è ancora dato sapere come sarà elaborata la proposta, ma probabilmente molto dipenderà dai costi della misura e quindi dall’impatto sulle casse dello Stato.
Ires premiale diventa strutturale nella manovra di Bilancio 2026
L’ultima notizia sul possibile contenuto della Legge di Bilancio 2026 riguarda la possibilità di rendere stabile l’Ires premiale. A lanciare tale proposta è Maurizio Leo, vice ministro del MEF.
L’Ires premiale con la Legge di Bilancio 2025 è stata prevista per il solo 2025 e prevede la riduzione dell’aliquota dal 24% al 20% per le società che non distribuiscono gli utili, ma li utilizzano in investimenti e creazione di nuovi posti di lavoro.
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