Le migliori app da avere quando si parte

Diana Croce

20/05/2022

23/05/2022 - 16:05

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Pronti per le vacanze? Non state dimenticando qualcosa? Nel vostro bagaglio non possono mancare queste 5 app da portare in vacanza, le migliori app da avere quando si parte.

Le migliori app da avere quando si parte

Se state partendo per un weekend all’estero o state iniziando a pianificare le ferie in vista dell’estate potreste essere alla ricerca di un supporto per organizzare al meglio la vacanza. Per questo abbiamo pensato a una guida sulle migliori app da avere quando si parte.

Alcune app possono essere di grande aiuto per l’organizzazione quotidiana, anche in viaggio: dalle app navigatore che permettono di ottenere indicazioni stradali e informazioni utili sui luoghi d’interesse, alle app per prenotare ristoranti, alloggi ed esperienze, passando per quelle che aiutano a tenere il conto delle spese da dividere in gruppo e non perdere di vista il budget. Ecco una lista delle migliori app da portare in vacanza.

Migliori app per quando si parte

Hype

hype hype hype

La prima app che andiamo a mostrarvi si chiama Hype. Si tratta di un conto elettronico che non richiede una carta fisica per essere utilizzato e può essere gestito interamente da telefono. Il bello di questa carta digitale è che passare i soldi tra diversi conti Hype è interamente gratuito.

Dividere i costi della benzina o il conto al ristorante tra un gruppo di amici non è più un problema con Hype, e ricaricare il credito della carta non costa più di un normale bonifico. Il modo migliore per sfruttare Hype è in gruppo, ovvero se tutti aprono il conto digitale e spostano dei soldi al suo interno, sfruttando solo quelli per le spese collettive.
Con un pagamento ulteriore, sempre molto contenuto, sarà possibile svuotare i soldi rimanenti nel conto Hype.

Hype funziona particolarmente bene quando è usato insieme a Splitwise, ma una valida alternativa a questo conto digitale è Revolut.

Revolut

revolut screenshot revolut screenshot fonte: revolut

Revolut è una carta interamente digitale, gestibile anche solo con lo smartphone, che permette di prelevare e inviare denaro su altri conti senza commissioni. Mentre Hype non ha commissioni soltanto quando comunica con altri conti Hype, Revolut non ha commissioni fino a 1000€ di scambio al mese.
Se volete saperne di più vi rimandiamo al nostro articolo su perché aprire un conto Revolut. Continuiamo qui, invece, con una breve spiegazione.

L’iscrizione a Revolut è un po’ più impegnativa di quella di Hype, ma per il resto i due servizi sono molto simili. Entrambi, poi, hanno la possibilità di invitare un amico ed ottenere 10€ nel proprio conto digitale.
Revolut include anche una modalità di divisione delle spese, come una versione semplificata di quella presente in Splitwise: basta inserire l’importo speso e chi deve pagarlo e l’app vi guiderà per gestire il pagamento nel modo più comodo.

Anche se questo è servizio può rendere la divisione del conto tra un gruppo di amici molto più semplice, consigliamo comunque di dare uno sguardo all’app di Splitwise, che ora vi spieghiamo.

Splitwise

Splitwise screenshot Splitwise screenshot fonte: splitwise

Diversamente dall’app Revolut, con funzionalità simili ma legate solo a chi possiede quel conto, Splitwise è creata per gestire tutte le spese comuni di un gruppo.

All’inizio della vostra vacanza ogni partecipante aprirà un account Splitwise gratuito e verrà inserito in un gruppo insieme a tutti i suoi compagni di viaggio. D’ora in avanti, ogni volta che qualcuno pagherà per delle spese comuni dovrà segnare sull’app quanto ha pagato, se ha diviso già la spesa con qualcuno e chi fa parte della divisione della spesa.
Alla fine della vacanza (o in qualunque punto intermedio) premete il tasto per pareggiare i conti e a ognuno di voi verrà chiesto di pagare una certa somma (o, se avete offerto molto, da chi dovete ricevere denaro).

Splitwise è ottimo per dividere la spesa in maniera efficiente alla fine della vacanza, evitando di star sempre a dividere il conto o di andare a ricercare scontrini della settimana passata per dividere la spesa a mano. Per una vacanza serena, Splitwise è ormai uno strumento essenziale.

ViaMichelin: GPS, itinerari

ViaMichelin screenshot ViaMichelin screenshot fonte viamichelin

ViaMichelin è l’app che sfrutta le mappe e i dati sul costo della benzina raccolti da Michelin per creare un pianificatore di viaggi con funzionalità avanzate. Attraverso l’app potrete inserire il tipo (o il modello) di macchina, il costo del carburante in questione, e il viaggio che state pianificando, così da farvi una buona idea di quanto pagherete in benzina per la vostra avventura.

ViaMichelin, inoltre, permette di trovare il benzinaio più economico tra quelli vicini, o anche quello più di strada o che richiede meno deviazioni dal percorso di viaggio intrapreso. Il servizio è attivo in diversi paesi europei, tra cui mete di viaggio comuni come Francia e Spagna.
ViaMichelin, oltre a una comoda app, è anche un sito web. Se volete farvi un’idea di quanto questo strumento sia veramente utile in vacanza, iniziate da lì.

Google Maps e Waze

Maps Screenshot Maps Screenshot Fonte: Google Maps

Due tra i navigatori più utilizzati al mondo non potevano non apparire nella nostra lista. Se vi serve una mano a scegliere tra le due app potete controllare il nostro articolo che mette a confronto tra Maps e Waze, ma in fin dei conti non c’è motivo di non usare entrambi.

Maps è certamente più utile se ci si muove a piedi o con i mezzi. Per i turisti, poi, Google Maps permette di visualizzare direttamente dalla mappa i monumenti, musei, locali e altri luoghi d’interesse. Maps include un sistema di recensioni e un semplice grafico per sapere quanto è affollata quell’attrazione e quando si svuoterà.

waze screenshot waze screenshot fonte: waze

Waze, invece, è piuttosto comodo se ci si muove per lunghe distanze e si vogliono sfruttare tutte le scorciatoie possibili, per accorciare il percorso ed evitare il traffico. Questo navigatore alternativo è infatti molto meno utile quando si tratta di usare i mezzi pubblici, ma sembra essere molto più propenso a suggerire le strade meno note (e meno trafficate) quando si tratta di viaggi in macchina.

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