Lagarde attacca le criptovalute: “Non sono valute”

Mauro Speranza

17/09/2021

17/09/2021 - 09:52

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La Presidente della BCE ha negato la natura di valute per le cripto, rilanciando l’euro digitale per venire incontro alle esigenze dei clienti delle banche.

Lagarde attacca le criptovalute: “Non sono valute”

Nuovo attacco di Christine Lagarde alle criptovalute. La presidente BCE ha negato la loro natura di valute reali da utilizzare nella vita quotidiana, nonostante la recente adozione del Bitcoin da parte di El Salvador.
Ma non è tutto: Lagarde ha poi rilanciato il progetto dell’euro digitale sul quale aumenta giorno dopo giorno l’interesse dei clienti delle banche che vogliono fare a meno del contante. Ma non mancano le critiche: il presidente della Bundesbank ha avvisato dei rischi sulla stabilità del sistema in caso di adozione del nuovo strumento.

Lagarde contro le criptovalute

Mentre il Bitcoin diventa sempre più popolare, con il suo prezzo che resta ad alti livelli vicino ai 50 mila dollari e la sua adozione da parte di El Salvador, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha attaccato nuovamente le criptovalute.

Parlando al convegno Hec Talks organizzato dall’École des hautes études commerciales de Paris e dalla European League for Economic Cooperation, Lagarde ha spiegato che le criptovalute “non sono valute, punto e basta”, in quanto non possono essere trattate come un mezzo di scambio perché rappresentano degli asset finanziari a tutti gli effetti.
Inoltre, la loro volatilità le rende delle risorse altamente speculative, oltre all’uso spesso sospetto delle cripto negli ambienti legati ad attività criminali.

Uno dei problemi sottolineato da Lagarde è la loro mancanza di legame ad una valuta reale come il dollaro, ad esempio, o ad una materia prima, come l’oro, che gli permetterebbe di avere una maggiore di stabilità.
In questo senso, Lagarde ha citato l’esempio delle stablecoin, le quali stanno iniziando a diffondersi, anche se ancora hanno bisogno di essere regolamentate.
A differenza del Bitcoin, infatti, le stablecoin hanno un prezzo stabile perché vincolate a un mezzo di scambio come una moneta fiat, tipicamente il dollaro statunitense.

BCE continua a lavorare sull’euro digitale

A fronte di una poca affidabilità delle criptovalute, la BCE intende proseguire sulla strada dell’euro digitale, visto l’interesse dei clienti delle banche per questi strumenti, con l’obiettivo di offrirlo ai consumatori come alternativa al cash.

L’euro digitale dovrebbe facilitare le transazioni, ha aggiunto Lagarde, ma non punta a sostituire completamente il contante, in quanto alcune persone sono ancora molto legate al denaro fisico.
In ogni modo, a fronte della necessità dei cittadini di non avere con sé banconote e contanti in tasca, l’euro digitale non eliminerà il ruolo di intermediazione del sistema bancario, ovvero uno dei principali obiettivi dei ’fan’ delle criptovalute.

Nonostante la caratteristica rassicurante dell’euro digitale, il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha avvertito circa i rischi della sua introduzione. Widmann ritiene che in tempi di crisi i consumatori potrebbero convertire i loro depositi in euro digitale, destabilizzando il sistema finanziario a causa del venir meno della liquidità in circolo e danneggiando gli investimenti di imprese e famiglie.

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