Khashoggi, secondo la CIA l’omicidio ordinato dal principe Salman

Mario D’Angelo

17/11/2018

17/11/2018 - 10:11

condividi

Un nuovo rapporto della CIA avrebbe individuato il mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi: il principe ereditario bin Salman

Khashoggi, secondo la CIA l’omicidio ordinato dal principe Salman

La CIA sembra non aver dubbi. Manca la pistola fumante, ma l’ordine di uccidere il giornalista dissidente Jamal Khashoggi può avere un solo, vero mandante: il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman.

Khashoggi è stato assassinato lo scorso 2 ottobre a Istanbul, presso l’ambasciata saudita. E secondo l’Intelligence americana l’omicidio non poteva essere compiuto senza l’approvazione della massima autorità dell’Arabia Saudita. A rivelare la notizia è il Washington Post, sulla base di fonti interne all’Agenzia.

Le affermazioni della CIA mettono ancora più in difficoltà il presidente Donald Trump, impegnato a mantenere rapporti con un alleato ostico. In ottobre un commando di 15 uomini avrebbe raggiunto il consolato dove Khashoggi si era recato per ritirare dei documenti per sposare una donna turca.

La versione saudita

Riad ha rivelato due giorni fa di aver trovato i 16 colpevoli, fra cui spicca il generale Ahmed al-Assiri, stretto collaboratore di bin Salman. Per 5 di questi l’accusa ha detto che chiederà la pena di morte, e che il principe non era assolutamente al corrente della situazione.

La CIA ha invece ricostruito la propria versione, invece, in base a una telefonata intercettata fra l’ambasciatore Khalid bin Salman, fratello del principe, e Khashoggi. Il primo, nella circostanza, rassicurava il secondo: raggiungere l’ambasciata non avrebbe costituito alcun pericolo.

Ciò non significa che Khalid sapeva che Khashoggi sarebbe stato assassinato. La conclusione della CIA si fonda anche su una profonda conoscenza delle dinamiche di potere interne all’Arabia. Khalid avrebbe quindi telefonato al giornalista dietro esortazione del fratello. E senza l’approvazione dello stesso un’operazione del genere non poteva aver luogo.

Mohammed bin Salman mantiene il pugno di ferro sulla corona saudita, e nemmeno l’affaire Khashoggi pare avere incrinato la sua leadership.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO