Ius soli sportivo Italia: cos’è e significato

Isabella Policarpio

02/08/2021

02/08/2021 - 13:12

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Ius soli “sportivo” per dare la cittadinanza agli atleti stranieri, ne ha parlato Malagò dopo le vittorie dell’Italia: spieghiamo di cosa si tratta.

Ius soli sportivo Italia: cos’è e significato

Con l’oro Olimpico nei 100 metri conquistato da Marcell Jacobs, si torna a parlare di ius soli sportivo, polemica riportata in auge dal presidente del Coni Malagò, secondo il quale

“Non riconoscere lo ius soli sportivo è qualcosa di aberrante, folle. Oggi va concretizzato: a 18 anni e un minuto chi ha quei requisiti deve avere la cittadinanza italiana.”

Immediate le reazioni di Salvini, contrario a qualsiasi legge che modifichi l’ottenimento della cittadinanza italiana da parte degli stranieri, con o senza meriti sportivi.

Che significa esattamente ius soli “sportivo” e di cosa si tratta? Ecco la spiegazione.

Cos’è lo Ius soli sportivo chiesto da Malagò

Dopo le dichiarazioni del numero uno del Coni, sono sorti molti dubbi sullo ius soli sportivo secondo il quale in Italia i minori stranieri residenti possono essere tesserati presso le federazioni sportive dal compimento del decimo anno di età, mentre la cittadinanza vera e propria si acquisisce dopo i 18 anni.

Vuol dire che nel lasso di tempo tra il tesseramento e la maggiore età, i giovani atleti non possono partecipare alle competizioni nazionali, per le quali è indispensabile il riconoscimento della cittadinanza italiana.

Una limitazione “irragionevole” secondo Malagò, introdotta in passato per limitare il traffico illecito delle promesse del calcio ed evitare trasferimenti finalizzati all’ottenimento della cittadinanza.

Contrario il leader della Lega Salvini, secondo il quale “Spero che ne vinciamo sempre di più ma lo ius soli non c’entra un fico secco”; per molti altri, invece, estendere la possibilità ai giovani atleti di partecipare alle competizioni nazionali è una battaglia di civiltà.

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