“Gli italiani giudicheranno il governo dai fatti, non dalle promesse”. Intervista a Curti (Pd)

Alessandro Cipolla

13 Ottobre 2022 - 16:00

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Intervista ad Augusto Curti, deputato del Pd: “Noi faremo un’opposizione costruttiva, il centrodestra adesso si dovrà mettere alla prova e gli italiani li giudicheranno dai fatti”.

“Gli italiani giudicheranno il governo dai fatti, non dalle promesse”. Intervista a Curti (Pd)

Non sono mancati i colpi di scena nella giornata inaugurale di questa XIX° legislatura. Al Senato Ignazio La Russa è stato eletto con i voti decisivi di una parte dell’opposizione, visto che Forza Italia ha optato per la scheda bianca.

Tutti i riflettori così adesso sono puntati su Montecitorio dove sono ancora in corso le votazioni per l’elezione del prossimo presidente della Camera: visto il regolamento differente rispetto al Senato, la fumata bianca dovrebbe arrivare soltanto nella giornata di domani.

In questo scenario abbiamo intervistato Augusto Curti, deputato del Partito Democratico alla sua prima legislatura ed ex sindaco di Force (Ap), che si è detto scettico sul fatto che una parte dei voti presi da La Russa possano essere arrivati da alcuni senatori dem.

Il Pd e l’opposizione che verrà: intervista ad Augusto Curti (Pd)

Onorevole Curti, al Senato La Russa è stato eletto ma con il “giallo” dei voti provenienti dall’opposizione. Da quale forza politica sono arrivati?

Io non posso parlare delle altre forze di opposizione, però di certo questi voti non sono arrivati dal Partito Democratico. La nostra posizione è stata sempre chiara a riguardo. Auguro un buon lavoro a Ignazio La Russa ma è evidente che non è stato il Pd a sostenerlo.

Se questo è l’inizio con Forza Italia che ha optato per la scheda bianca, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo governo?

Il governo sarà guidato da un partito che nella scorsa legislatura è stato sempre all’opposizione. Adesso tutto il centrodestra si dovrà mettere alla prova e gli italiani li valuteranno non per le promesse elettorali ma per i fatti. Mi pare che i loro toni infatti già siano cambiati.

Alla Camera il presidente designato dovrebbe essere Molinari della Lega: dobbiamo aspettarci qualche sorpresa anche a Montecitorio?

Alla Camera il centrodestra ha numeri più favorevoli rispetto al Senato. Se anche qui dovessero accadere cose simili a quelle che si sono verificate a Palazzo Madama, allora senza dubbio si tratterebbe di un campanello d’allarme. Vediamo che succederà domani.

Il centrodestra le sembra già in difficoltà?

Già prima di oggi sono emerse delle divergenze, ma non spetta a me commentare quello che succede in casa degli altri. Noi dobbiamo fare opposizione ma con responsabilità, soprattutto verso tematiche che richiedono la massima urgenza come il caro-bollette.

Lei è all’esordio in Parlamento, come è stato il primo impatto con l’Aula?

Per me è un nuovo inizio ed è una grande emozione. Il risultato delle elezioni non ha premiato il Partito Democratico, ma adesso si sta andando verso una fase di discussione e di rigenerazione. In aula faremo una opposizione costruttiva, è questo il nostro impegno visto il momento così difficile. Dobbiamo lavorare tutti insieme.

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