In Italia tornano zona arancione, coprifuoco e restrizioni: la stretta nei comuni

Stefano Rizzuti

15 Novembre 2021 - 09:31

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Dai comuni che tornano in zona arancione con tanto di coprifuoco alle limitazioni nelle aree del centro, passando per le restrizioni nei mercatini di Natale: arriva la stretta nei comuni.

In Italia tornano zona arancione, coprifuoco e restrizioni: la stretta nei comuni

In attesa di un intervento del governo a livello nazionale i sindaci di alcuni comuni si attrezzano per provare a frenare la risalita dei contagi da Covid-19. Misure più severe su tutto il territorio potrebbero essere decise solamente a inizio dicembre, ma intanto in Italia tornano alcune restrizioni come zone arancioni e coprifuoco.

L’obiettivo dei sindaci è salvare il Natale, sia dal punto di vista della socialità che da quello dei consumi e dell’economia. Si vogliono evitare le zone rosse sotto le feste e da questo punto di vista i sindaci hanno accolto positivamente lo stop ai cortei no green pass in centro, considerati un problema anche per le attività economiche. Vediamo le restrizioni messe in campo dai comuni in questi giorni.

In Italia torna la zona arancione

I primi interventi ci sono stati in Sicilia. A Nicolosi, comune del catanese, è tornata la zona arancione: un mini-lockdown che resterà in vigore fino al 24 novembre. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato anche un’altra ordinanza con la quale istituisce la zona arancione nei comuni di Limina e Monforte San Giorgio, entrambi nel messinese.

Con l’applicazione di queste ordinanze tornano varie limitazioni ma viene consentita la ristorazione, seppure con un massimo di quattro persone al tavolo. Torna anche il coprifuoco in versione light: dalle 22 varrà per chi non è in possesso di green pass.

Le restrizioni in centro e nei luoghi della movida

I sindaci provano ad arginare l’ondata dei nuovi casi intervenendo anche sui luoghi della movida e nelle piazze principali delle città. A Roma le restrizioni riguardano quartieri come Trastevere e Monti mentre a Napoli si prevedono accessi limitati alle zone più affollate. In alcune città in vigore limitazioni al numero delle persone nelle vie dello shopping.

Le città corrono ai ripari: tutte le misure

Varie le misure messe in campo anche in altre città. Nel Lazio attenzione puntata sul comune di Aprilia dove c’è un focolaio e si sta pensando di tornare all’obbligo di mascherina all’aperto. Inoltre si stanno portando avanti verifiche sui pazienti dei tre medici di famiglia che hanno rifiutato il vaccino per capire se ci sono state anomalie. A Rimini controlli simili vengono effettuati dall’Ordine dei medici.

Torna la paura anche a Bergamo, devastata dalla prima ondata: sono stati riaperti gli hub vaccinali per le terze dosi e i richiami di chi ha ricevuto Johnson & Johnson. A Trieste il porto e il centro storico sono vietati alle manifestazioni che si potranno svolgere solo utilizzando le mascherine e rispettando il distanziamento, con tanto di steward per i controlli. Misure simili anche a Gorizia.

La stretta sui mercatini di Natale

Massima cautela per i mercatini di Natale a Verona e in Trentino-Alto Adige. A Trento, Bolzano e Rovereto servirà il green pass per accedere: all’ingresso verrà poi fornito un braccialetto che ogni giorno avrà un colore diverso. I visitatori riceveranno ogni giorno il nastrino da legare al polso.

Le bancarelle saranno presenti in numero ridotto. A Bolzano, per esempio, gli stand sono diminuiti del 30%. Chiusi anche i chioschi che vendono bevande e cibi al di fuori di piazza Walther. A Verona, invece, torna la mascherina obbligatoria anche all’aperto nelle piazze e nelle vie dei mercatini natalizi.

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