Il processo di internazionalizzazione per le imprese dopo l’emergenza sanitaria

Domenico Letizia

20 Maggio 2021 - 07:00

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Il processo di internazionalizzazione si configura in una programmazione completa di servizi integrati, dall’individuazione delle aree e dei mercati esteri in cui operare, la definizione delle strategie d’ingresso, al coinvolgimento di tutta l’organizzazione aziendale nello svolgimento delle attività operative connesse all’internazionalizzazione.

Il processo di internazionalizzazione per le imprese dopo l’emergenza sanitaria

Avviare un processo di internazionalizzazione non è semplice e le imprese devono fare la dovuta attenzione a non confondere l’approccio alla tematica con la pura attività commerciale e di rappresentanza.

L’internazionalizzazione è un processo e in quanto tale necessita di sviluppare un percorso accompagnati da una consulenza adatta che sappia far emergere le potenzialità dell’impresa, analizzi i mercati di interesse, illustri le novità geopolitiche nel contesto geografico d’interesse e programmi le opportunità offerte dalla digitalizzazione per accrescere le potenzialità sui mercati esteri.

Il processo di internazionalizzazione si configura in una programmazione completa di servizi integrati, dall’individuazione delle aree e dei mercati esteri in cui operare, la definizione delle strategie d’ingresso, al coinvolgimento di tutta l’organizzazione aziendale nello svolgimento delle attività operative connesse all’internazionalizzazione. Dinamiche che devono agganciarsi anche ad una consapevolezza di ciò che si vuole sviluppare e avviare. L’ambiente altamente competitivo dell’economia attuale, contraddistinta dal libero movimento di merci, servizi, capitali e risorse a livello globale ha manifestato agli imprenditori che l’internazionalizzazione dell’impresa non si identifica più con la sola attività di export, ma prevede anche la collaborazione con imprese di altri paesi, apertura di filiali commerciali o produttive ed altre attività che possono fare la differenza.

Nel selezionare e scegliere la cornice più efficace agli incontri di affari, vanno individuate le figure imprenditoriali e professionali più adatte al contesto aziendale che si vuole internazionalizzare. I mercati esteri sono un’opportunità, ma non sono accessibili da tutti.

Per avviare un percorso di successo e varcare i confini nazionali con qualche vantaggio è essenziale riflettere sull’idea stessa e sulla volontà di voler intraprendere tale percorso, concentrare davvero l’attenzione sul “processo di internazionalizzazione”. Un processo che è composto di vari step, con analisi, formazione personale e aziendale e utilizzo dei dati per approcciarsi ai mercati e alla regolamentazione internazionale. Attraverso la formazione e l’esperienza, il processo di internazionalizzazione può condurre al successo.

Caterina Passariello, giovane consulente aziendale e project manager specializzata nei processi di internazionalizzazione delle aziende per Euromed International Trade, indica una sorta di guida da seguire per avviare il processo internazionalizzazione:

I passaggi fondamentali che una PMI Italiana deve fare per posizionarsi all’estero con sicurezza e redditività sono di varia natura. Si parte da una prima fase di analisi per capire i punti di forza e di debolezza della propria azienda e definire una serie di azioni da intraprendere per strutturarsi internamente nel migliore dei modi, migliorando le procedure e rendendo performanti le risorse già presenti. Una seconda fase è sempre analitica, ma rivolta agli innumerevoli mercati presenti nel contesto globale e alla concorrenza: da qui si devono trovare risposte sulle aree più strategiche e adatte per il posizionamento della propria realtà produttiva o commerciale, e per una promozione efficace di prodotti e servizi.

L’internazionalizzazione, va ricordato, non equivale al solo export e alla vendita di prodotti, ma ad un più ampio processo di integrazione, anche in ambito produttivo e culturale, in un contesto differente da quello di origine, che deve portare l‘immagine aziendale alla riconoscibilità e fedeltà nell’opinione pubblica, per poi arrivare alla platea di consumatori in maniera stabile e strutturata. Serve quindi, una volta che il processo entra nel vivo, definire target, politica dei prezzi, azioni territoriali, specifiche tecniche e di etichettatura, oltre a individuare le procedure doganali”.

Inoltre, l’emergenza sanitaria e la quarta rivoluzione industriale hanno rafforzato e accelerato l’emersione di nuove dinamiche all’interno del processo di internazionalizzazione, integrando tale processo con l’innovazione, la digitalizzazione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Una rivoluzione organizzativa, strategica e culturale per le piccole e medie imprese.

Per far crescere il valore aggiunto e la catena del valore del processo di internazionalizzazione occorre che le classiche forme di assistenza e di supporto, volte a ridurre i costi e le barriere geografiche e geoeconomiche nell’accesso ai mercati esteri, si integrino con un approccio globale, che punta a stimolare le competenze specifiche e di marketing per favorire il miglioramento delle prestazioni aziendali.

Un passaggio per le imprese ad una forma di internazionalizzazione 4.0 dove lo sviluppo internazionale dipenda dalla collocazione nella filiera, sviluppando attraverso la valorizzazione di competenze tecnologiche e l’analisi delle possibilità offerte dai Marketplace nuove opportunità di relazioni economiche e commerciali. Le capacità delle community virtuali, integrate e valorizzate con quelle personali del consulente, innescano un meccanismo virtuoso generando valore al contesto aziendale con un prodotto condiviso, in cui l’aspetto produttivo si lega a quello dei servizi, combinandosi con le importantissime valutazioni provenienti dai consumatori.

Sull’importanza del processo di internazionalizzazione 4.0, Caterina Passariello ha spesso relazionato sull’importanza di un approccio integrato ed efficace, ribadendo che “la tecnologia e l’innovazione sono componenti fondamentali in un processo di internazionalizzazione, sia per le attività di studio iniziale, che per il marketing, la costruzione di network, e la vera e propria vendita attraverso strumenti di e-commerce che sono in rapida espansione. Una parte dell’investimento mirato ad assumere un’immagine internazionale deve essere quindi rivolto alla digitalizzazione e ad uno sviluppo tecnologico adeguato che al giorno d’oggi consente di viaggiare, realizzare incontri d’affari, partecipare a fiere, creare vetrine di prodotti o servizi e a vendere la propria immagine attraverso lo strumento virtuale, abbattendo tempi e costi”.

L’attualità commerciale riesce a svilupparsi attraverso i servizi di scouting di opportunità di affari, l’assistenza tecnica e l’orientamento strategico che, attivando collegamenti con altre reti, favoriscono uno sviluppo creativo e dinamico di competenze continuative atte ad individuare attori vicini alle imprese e dotati di una adeguata specializzazione.

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