Inflazione, prezzi sempre più alti: biglietti aerei quasi triplicati, stangata sull’elettricità da almeno 360 euro

Giacomo Andreoli

11 Agosto 2022 - 16:10

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L’Unione nazionale consumatori ha aggiornato la classifica sui prezzi più colpiti dall’inflazione dopo la diffusione dei dati Istat di luglio: spiccano voli aerei, luce e gas, ma anche olio e burro.

Inflazione, prezzi sempre più alti: biglietti aerei quasi triplicati, stangata sull’elettricità da almeno 360 euro

L’inflazione in Italia non si ferma, portando a nuovi aumenti record per carburanti, gas e luce, biglietti aerei e beni alimentari. Rispetto a luglio del 2021 gli aumenti dei prezzi sono quasi tutti a doppia cifra, come emerge dalla classifica dell’Unione nazionale consumatori ottenuta elaborata i dati Istat di ieri sull’inflazione.

A luglio i prezzi sono cresciuti dello 0,4% su giugno e del 7,9% su luglio dello scorso anno, con il rallentamento dei beni energetici che non ha frenato l’onda lunga dei rincari, oramai diffusi negli altri comparti merceologici. In questo modo accelera ancora la crescita dei prezzi del cosiddetto «carrello della spesa», che sale del 9,1%, con un aumento che non si osservava da settembre 1984.

Spesa aggiuntiva da 2mila euro l’anno

In dodici mesi il caro energia e l’aumento dei prezzi hanno comportato una crescita della spesa per le famiglie che si aggira attorno ai 2mila euro medi. I rincari più alti si sono registrati in Trentino-Alto Adige. La città in cui l’inflazione registrata in questi primi mesi del 2022 è inferiore è invece Campobasso.

Guardando nello specifico i prodotti che hanno subito gli aumenti maggiori l’Unione consumatori ha elaborato in tutto tre classifiche dei rialzi: oltre a quella relativa a tutti i beni e servizi, anche quella specifica sugli alimentari e quella sul caro vacanze.

Inflazione, biglietti aerei cresciuti fino al 170%

Nella top 30 dei rincari rispetto a un anno fa sul podio ci sono i voli europei, seguiti da quelli intercontinentali. I biglietti dei primi sono aumentati del 168,4%, mentre i secondi hanno visto un balzo del 125,7%.

Al terzo posto l’energia elettrica, con i prezzi del mercato libero più che raddoppiati (+109,2%), mentre il mercato tutelato vede un aumento del 57,3%. “Per una famiglia quest’anno - evidenzia il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimo Dona- significa una stangata media pari a 690 euro per il libero e 362 euro per il tutelato”.

Secondo Dona questa è la dimostrazione che “ non c’è ancora abbastanza concorrenza nel settore dell’energia e come non si possa eliminare il mercato tutelato e il ruolo di acquirente unico”. Il prezzo della luce, poi, rischia ora di salire ancora anche per effetto dell’embargo europeo al carbone russo.

Il resto della classifica

Al quarto posto della classifica c’è l’olio diverso da quello di oliva (+65,8%), primo tra i rincari alimentari, più in basso il gasolio per riscaldamento (+52,5%), poi il gas del mercato tutelato (con un aumento del 43,2%), gpl e metano (+38,6%). Gas che, tra l’altro, è coinvolto dalle prime misure di razionamento avviate volontariamente da alcune città italiane.

Più in basso il burro (+32,3%), il gasolio per mezzi di trasporto (+30,9%), la pasta (+26,3%) e il noleggio mezzi di trasporto e sharing (+24,4%). Oltre alla benzina (+22,3%), si evidenziano poi farina (+21,6%), riso (+19,1%) i vegetali come cetrioli, melanzane e zucchine (+18,8%), i gelati (+17,8%) e il pane confezionato (+16,1%). La classifica assoluta termina con pesche (+14,8%) e meloni e cocomeri (+14,6%).

Tutti i rincari in vacanza

Nulla di buono anche per chi è in ferie. Limitandosi alle voci tipicamente legate alle vacanze e all’estate, ossia svago, spettacoli e cultura, servizi ricettivi e ristorazione. Prenotare una stanza in alberghi e motel costa il 16,6% in più. Il costo delle pensioni cresce del 9,4%. Quindi i pacchetti vacanza nazionali salgono del 5,7%.

Non va meglio per chi vuole mangiare fuori. Il pasto in pizzeria costa il 5,4%in più, poi ci sono: i fast food e servizi di ristorazione take away (+5,2%), le consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria come il gelato artigianale (+5%), i ristoranti (+4,8%), i musei (+3,6%), le manifestazioni sportive e il cinema (+2,4%).

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