Bonus infissi 2024 per cambiare porte o finestre, quali possibilità?

Patrizia Del Pidio

18/01/2024

19/01/2024 - 16:21

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Fino al 31 dicembre 2024 si può godere di un bonus infissi per cambiare porte e finestre, grazie alla detrazione riconosciuta. Facciamo il punto della situazione per quest’anno.

Bonus infissi 2024 per cambiare porte o finestre, quali possibilità?

Quando si parla di bonus infissi 2024, va sottolineato fin da subito che non esiste un beneficio finalizzato esclusivamente a porte e finestre e che per fruire dello stesso bisogna fare riferimento ad altri bonus edilizi ancora in vigore che prevedono, tra le spese detraibili, proprio quelle relative al cambio degli infissi.

Gli infissi sono un elemento essenziale di ogni struttura, consentono di avere luce e aria, ma possono essere fonte di dispersione termica in inverno e in estate. Fortunatamente nel tempo le tecniche di costruzione degli infissi, i materiali e le tecniche di installazione sono cambiate e di conseguenza non sono più un punto debole degli edifici, ma offrono un elevato isolamento termico e anche maggiore sicurezza rispetto al passato.

Cambiare porte e finestre, in ogni caso, è ancora possibile godendo di un corposo sconto anche nel 2024. La cosa fondamentale, però, è riuscire a capire in quali agevolazioni si rientra per comprendere:

  • quale sia la più conveniente;
  • quali detrazioni spettano.

Solitamente per effettuare interventi sugli infissi si sceglie l’ecobonus ordinario che prevede aliquote di detrazioni variabili dal 50% al 65%. Dopo le modifiche al superbonus, infatti, attualmente utilizzare l’ecobonus ordinario risulta più semplice e facile da ottenere (visto che non richiede neanche il miglioramento delle due classi energetiche per dare diritto alla detrazione, a differenza del superbonus).

L’agevolazione sugli infissi si può ottenere anche tramite i lavori di ristrutturazione, ma in questo caso l’aliquota della detrazione è meno conveniente rispetto agli altri bonus.

Cambio infissi col bonus ristrutturazione

Cambiare gli infissi usando il Bonus ristrutturazione è la modalità più semplice. Questa misura consente di procedere alla sostituzione dei vecchi infissi con un unico lavoro (cioè senza la necessità di legare il cambio degli infissi ad altri interventi).

Il bonus ristrutturazione consiste nella detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Il bonus si recupera come detrazione in 10 quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi. Non sono più ammessi sconti in fattura e cessione del credito. Confermato invece il Bonus Mobili abbinabile ai lavori di ristrutturazione che per il 2024 è riconosciuto, sempre al 50%, su una spesa massima di 5.000 euro.

Bonus sicurezza 2023

Un’alternativa al bonus ristrutturazione è il Bonus Sicurezza 2024 che prevede la possibilità di ottenere una detrazione del 50% delle spese su un importo massimo di 96.000 euro. Per poter avere tale agevolazione è necessario installare sistemi attivi e passivi che migliorano la sicurezza dell’immobile.

Rientrano in tale categoria non solo portoni e infissi con vetri antisfondamento, ma anche impianti di allarme e video-sorveglianza, inferriate, persiane, tapparelle di sicurezza. Il credito di imposta maturato può essere fatto valere in 10 rate annuali di pari valore. La detrazione può essere utilizzata anche per la sostituzione di un impianto di sicurezza già esistente.

Ecobonus ordinario 2024: caratteristiche

Scendiamo nel dettaglio dell’applicazione dell’ecobonus ordinario per i lavori che riguardano infissi e serramenti.
L’agevolazione fiscale consiste nella detrazione con aliquota al 50% delle spese totali sostenute, fino a un massimo di 60.000 euro per unità immobiliare.

La detrazione al 50% (e non al 65%) è dovuta al fatto che, dal 2018, è stato differenziato l’importo dello sconto fiscale riconosciuto, legando l’aliquota di detrazione all’effettivo risparmio energetico che ciascun lavoro consente di ottenere.

L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti che:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

Gli interventi che riguardano serramenti e infissi rientrano nella categoria agevolata se vengono effettuati su edifici che alla data di inizio dei lavori sono:

  • “esistenti”, cioè accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • dotati di impianto di climatizzazione invernale.

L’Ecobonus prevede la possibilità di avvalersi di detrazioni fiscali sotto forma di credito di imposta fino al 65% per lavori diversi rispetto alla sostituzione degli infissi, applicazione di schermature solari e impianti a biomassa.

Infissi e serramenti: i requisiti degli interventi che danno accesso alle agevolazioni

Il vademecum di Enea continua entrando nel dettaglio dei requisiti tecnici che danno diritto all’agevolazione fiscale:

  • viene specificato che l’intervento deve consistere nella sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti, e non come una installazione ex novo;
  • il serramento interessato dall’intervento deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • i valori di trasmittanza termica iniziali (Uw) devono essere superiori ai valori limite riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020;
  • i valori di trasmittanza termica finali (Uw), fermo restando il rispetto del decreto 26.06.2015 “requisiti minimi”, devono essere:
    ◦ inferiori o uguali anche ai valori limite riportati nella tabella 2 del D.M. 26.01.2010, per interventi con data di inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020;
    ◦ inferiori o uguali ai valori limite riportati nella Tabella 1 dell’Allegato E al D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Oltre a infissi e finestre, l’Agenzia delle Entrate nella guida alle agevolazioni per il risparmio energetico, ricorda che rientrano nel beneficio anche le spese di sostituzione di serramenti e dei portoni di ingresso a condizione che si tratti di serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati e risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre.

Infine, devono essere rispettare le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).

Le spese ammissibili alle agevolazioni per infissi e serramenti

La detrazione spetta per le seguenti spese:

  • coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
  • fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso in sostituzione dell’esistente;
  • integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati;
  • fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento;
  • prestazioni professionali, ad esempio la produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di Prestazione Energetica o la direzione dei lavori.

Requisiti tecnici dell’intervento di sostituzione

Oltre ai requisiti dell’edificio, sono previste specifiche regole anche in merito all’intervento di sostituzione di finestre e infissi:

  • l’intervento deve configurarsi come sostituzione o modifica di elementi già esistenti (e non come nuova installazione);
  • deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • deve assicurare un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010.

Oltre al costo di acquisto e sostituzione delle nuove finestre a risparmio energetico, rientrano tra le spese ammesse in detrazione fiscale anche le opere murarie e le prestazioni professionali necessarie per portare a termine il lavoro.

Si ricorda inoltre che in merito alla sostituzione di infissi sono ammesse in detrazione anche le strutture accessorie che hanno effetto sulla dispersione di calore, come persiane o scuri che risultano strutturalmente accorpate al manufatto, come i cassonetti incorporati nel telaio.

La detrazione spetta solo se la sostituzione di infissi e finestre è legata al risparmio energetico

Uno dei chiarimenti importanti forniti nella guida dell’Agenzia delle Entrate ricorda che non sempre spetta il bonus risparmio energetico per la sostituzione di finestre ed infissi.

Se le spese sono sostenute per semplice sostituzione non si potrà fruire delle detrazioni fiscali; l’Ecobonus al 50% è riconosciuto soltanto per gli interventi dai quali consegue un reale risparmio energetico ed è per questo che è necessario produrre, a seguito dei lavori, l’asseverazione di un tecnico abilitato.

I documenti da conservare

Il soggetto beneficiario dell’agevolazione dovrà farsi carico di conservare una serie di documenti:

  • originale della “scheda descrittiva dell’intervento
  • l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito) iscritto al proprio Albo professionale, nella quale deve essere indicato il valore di trasmittanza dei nuovi infissi e asseverato che tale valore rispetta il valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010.
  • schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ma questo documento non serve nel caso della singola unità immobiliare;
  • delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali;
  • dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile;
  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevute dei bonifici;
  • stampa della e-mail inviata dall’Enea contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.

Obbligo invio documenti all’ENEA

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per lavori di riqualificazione energetica bisognerà trasmettere all’ENEA, l’Ente nazionale che si occupa della gestione degli incentivi dell’Ecobonus, i documenti necessari attraverso il sito web relativo all’anno in cui sono terminati i lavori.

I documenti dovranno essere inviati entro 90 giorni dalla fine dei lavori che, nel caso di sostituzione di infissi e finestre, trascorrono a partire dalla data prevista dalla dichiarazione di conformità.

L’invio va effettuato esclusivamente attraverso il sito web https://detrazionifiscali.Enea.it/ e occorre allegare:

  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi il valore della trasmittanza termica degli infissi installati o in sostituzione una certificazione del produttore degli infissi le specifiche caratteristiche di trasmittanza dei vecchi e dei nuovi infissi;
  • la scheda informativa sui lavori eseguiti;
  • in caso di lavori su parti comuni degli edifici ( condominio) occorre allegare attestato di qualificazione energetica (allegato A) e scheda informativa (allegato E).

Nel caso della singola unità immobiliare, la scheda descrittiva può essere redatta anche dal soggetto beneficiario. Negli altri casi invece (come interventi sulle parti comuni condominiali) deve essere redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio albo professionale).

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