Imu 2022: esenzioni e novità

Antonella Ciaccia

31 Maggio 2022 - 10:10

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Si avvicina la scadenza del 16 giugno, termine entro il quale occorre versare l’acconto Imu 2022. Chi sono i soggetti obbligati e quali i casi di esenzione? Nuove regole e modalità di pagamento.

Imu 2022: esenzioni e novità

Tra le scadenze più importanti di giugno è doveroso indicare quella che riguarda il primo versamento annuale Imu.

Dopo due anni di pandemia, con relative agevolazioni e aiuti anti-Covid, da quest’anno si torna alla normalità, con il consueto versamento dell’imposta in acconto entro il 16 giugno, mentre per il saldo della seconda rata avremo tempo fino a dicembre.

L’acconto Imu 2022 sarà pari al 50% del tributo complessivamente calcolato applicando le aliquote deliberate dal comune per il 2021. Come tutti sappiamo, si tratta di un tributo che colpisce gli immobili ed è dovuto in base alla percentuale e ai mesi di possesso nell’anno.

Quest’anno sono previste alcune nuove categorie di esenzione oltre che a vari tipi di agevolazioni destinate ad alcuni gruppi di contribuenti. Ad esempio i coniugi con residenza in Comuni diversi che dovranno scegliere quale prima casa rendere esente ai fini Imu e la riduzione per i pensionati esteri, modificata per l’anno in corso. Non solo esenzioni quindi, ma anche agevolazioni che prevedono riduzioni sull’importo del pagamento fino al 75% dell’importo totale.

Vediamo dunque quali sono i soggetti obbligati al pagamento dell’imposta, quali casi di esenzione e le novità.

I soggetti che devono pagare l’Imu 2022

L’imposta municipale è dovuta dai titolari di diritti di proprietà o di altro diritto reale di godimento, ma anche dai concessionari di aree demaniali e dai locatari di immobili in leasing.

L’Imu deve essere pagata da tutti i proprietari di immobili e per ogni singolo immobile a eccezione dell’abitazione principale a meno che non appartenga a una categoria catastale A/1, A/8 e A/9, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Questa imposta è stata ridefinita dalla legge di Bilancio 2020. La prima rata della nuova Imu ha incamerato le aliquote Tasi dopo l’abolizione della tariffa unica su servizi indivisibili.

Il presupposto per il versamento dell’imposta è sempre quello: solo alcune categorie catastali sono obbligate a farlo, e solo in presenza di più immobili oltre la prima casa. Essa deve essere pagata da:

  • proprietari di immobili e fabbricati, terreni e aree fabbricabili (solo se in piena proprietà). In generale le seconde case;
  • usufruttuari, cioè chi è titolare del diritto di usufrutto;
  • titolari del diritto d’uso;
  • titolari del diritto di abitazione (in caso di decesso di uno dei due coniugi, pagherà Imu il coniuge superstite per la casa coniugale);
  • titolari del diritto di enfiteusi, di superficie;
  • concessionari di aree demaniali;
  • utilizzatori nel caso di immobile utilizzato in forza di contratto di leasing, sin dalla data di stipula del contratto (anche per l’immobile in corso di costruzione);
  • coniuge assegnatario della casa coniugale in seguito a provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

Esonerati dal pagamento Imu 2022

Per l’anno 2022 rimangono invariate la riduzione del 50% per i comodati gratuiti a famigliari (legge di Bilancio 2019, all’articolo 1 del comma 1092) e la riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato a patto che il contratto preveda l’obbligo di registrazione per poter ottenere lo sgravio fiscale.

Fino al 31 dicembre per i Comuni colpiti dal sisma 2012 (art.22-bis dalla conversione in legge del decreto Sostegni ter dl 4/2022) è prevista l’esenzione Imu per gli immobili inagibili fino al 31 dicembre 2022, per i comuni delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012.

Prevista poi l’esenzione per i “Beni merce”. A decorrere dal primo gennaio 2022 sono esenti dall’Imu i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati. Resta obbligatoria la presentazione della dichiarazione Imu a pena di decadenza. (art. 1, comma 751, della L. 160/20219 - legge di Bilancio 2020) .

Inoltre, per il 2022, così come per il saldo 2020 e per l’anno 2021, resta confermata l’esenzione dal versamento Imu per gli immobili destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli (ossia gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3), a condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività ivi esercitate.

Bonus Imu 2022

Il bonus introdotto in via sperimentale dalla manovra finanziaria per gli anni 2022/2023 consiste in un contributo per il pagamento dell’Imu a favore dei soggetti che decidono di trasferire la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, considerate a rischio spopolamento.

Diciamo che si tratta di un bonus molto circoscritto, infatti va a riguardare soltanto coloro i quali trasferiscano la loro attività commerciale in un comune in stato di spopolamento.

Segnaliamo poi il credito di imposta sulla seconda rata versata nel 2021 per le attività del settore del turismo. Si tratta di un bonus retroattivo rivolto a tutte le imprese del turismo che hanno provveduto al pagamento dell’Imposta Municipale Unica sugli immobili in cui viene svolta l’attività.

Il credito d’imposta è pari al 50% sul saldo Imu 2021. Beneficiari sono le imprese del turismo, in particolare alberghi, strutture ricettive, settore fiere e congressi, purché ci sia stato un calo di fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 pari ad almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

Le agevolazioni per i pensionati esteri

Il soggetto residente all’estero deve versare l’Imu in Italia se possiede degli immobili nel Belpaese.

Secondo quanto stabilito dal comma 48 della legge di Bilancio 2021, per l’anno d’imposta 2021, l’Imu è stata ridotta alla metà per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia.

Con la legge di Bilancio 2022 il legislatore è intervenuto nuovamente sulla riduzione dell’Imu per l’unità immobiliare a uso abitativo posseduta in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato. Per l’anno in corso, quindi limitatamente al 2022, la riduzione dell’Imu è passata dalla misura del 50% a quella del 37,5%.

Pertanto, i contribuenti non residenti, titolari di pensione estera, per l’unico immobile posseduto in Italia, a titolo di proprietà o usufrutto, non sia locato o dato in comodato d’uso, devono versare solo il 37,5% delle somme dovute.

Coniugi con residenze diverse

La novità più rilevante è quella prevista per i coniugi con residenze in comuni differenti e che dunque abitano in due case diverse. Nel caso di due abitazioni principali situate nello stesso comune, l’esenzione è applicata solo a una di esse.

Per i coniugi che hanno residenza in due comuni diversi, fino all’anno scorso, su indicazione del Mef, era possibile l’esenzione Imu per entrambe le prime case.

Soluzione, questa, non appoggiata dalla Corte di Cassazione che, invece, sosteneva che l’agevolazione non potesse essere fatta valere due volte, anche in caso di coniugi con residenza separata.

Oggi, facendo seguito a quanto stabilito dal decreto legge n. 146/2021 del 21 ottobre 2021, convertito in legge n. 215/2021 del 17 dicembre 2022, l’esenzione può essere applicata solo a una delle due case di residenza, che dovrà essere scelta come abitazione principale del nucleo familiare.

La scelta dell’immobile oggetto dell’esenzione può essere fatta liberamente e dovrà essere comunicata attraverso la dichiarazione Imu. La nuova linea d’azione andrà intrapresa già dalla prima rata 2022.

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