Come si paga l’Imu 2023: istruzioni versamento online e con F24

Patrizia Del Pidio

22 Novembre 2023 - 11:24

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Per pagare l’Imu 2023 ci sono diversi modi: si può usare il bollettino postale ma si può usare anche PagoPa o il modello F24. Vediamo le istruzioni per il pagamento dell’acconto di giugno.

Come si paga l’Imu 2023: istruzioni versamento online e con F24

Come si paga l’IMU 2023? A poche settimane dalla scadenza del saldo del 18 dicembre, è bene capire come versare l’importo e avere le idee chiare al riguardo per arrivare preparati al momento. La scadenza del saldo Imu, ogni anno, è fissata al 16 dicembre, ma cadendo quest’anno la data di sabato, il termine ultimo del versamento slitta al primo giorno lavorativo disponibile (in questo caso lunedì 18 dicembre).

L’Imu può essere pagato con diverse modalità quali:

  • online con PagoPA;
  • tramite bollettino postale;
  • con il modello F24.

Vediamo di seguito, quali sono le istruzioni e i codici tributo da utilizzare per effettuare il pagamento.

Come si paga l’Imu 2023: chi è tenuto a versare l’imposta

L’imposta municipale unica, dovuta per i fabbricati, i terreni agricoli e le aree edificabili, è dovuta per il possesso di beni immobili.

L’Imu sui fabbricati è dovuta solo sulle abitazioni principali diverse dalla prima casa non di lusso (le categorie catastali A/1, A/8 e A/9 sono soggette a Imu anche quando utilizzate come abitazione principale).

Proprio in questo contesto è utile spiegare cosa si intenda con abitazione principale. Si tratta dell’unità immobiliare in cui il proprietario e gli appartenenti al suo nucleo familiare hanno residenza anagrafica e dimorano abitualmente.

L’articolo 1, comma 741 della Legge 27 dicembre 2019, numero 160, prevede che sono considerati come abitazione principale anche:

  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008, adibiti ad abitazione principale;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell’applicazione dell’imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
  • un solo immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica;
  • su decisione del singolo comune, l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.

Come pagare l’IMU 2023 con il modello F24

La prima rata dell’Imu va pagato, ogni anno, entro il 16 giugno mentre la seconda rata, a saldo dell’imposta, si versa il 16 dicembre (nel 2023 il pagamento slitta al 18 dicembre, come accennato sopra).

Sono chiamati a pagare entro la scadenza i proprietari di immobili che non siano prima casa, intesa come abitazione principale, ma solo nel caso in cui l’imposta calcolata su base annua sia superiore a 12 euro (o a una soglia inferiore deliberata dal Comune).

Le modalità a disposizione dei contribuenti per pagare l’Imu, sia saldo che acconto sono tre:

  • bollettino postale compatibile con modello F24;
  • modello F24;
  • PagoPa.

I codici tributo da utilizzare per compilare il modello F24 sono stati istituiti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 29 del 29 maggio 2020:

Codice tributoDenominazione
3912 IMU - imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze - COMUNE
3913 IMU - imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale - COMUNE
3914 IMU - imposta municipale propria per i terreni – COMUNE
3916 IMU - imposta municipale propria per le aree fabbricabili - COMUNE
3918 IMU - imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE
3923 IMU - imposta municipale propria – INTERESSI DA ACCERTAMENTO - COMUNE
3924 IMU - imposta municipale propria – SANZIONI DA ACCERTAMENTO - COMUNE
3925 IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO
3930 IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE
3939 IMU - imposta municipale propria per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita - COMUNE per monitoraggio

I codici tributo vanno inseriti nella colonna «importi a debito versati» unitamente ai seguenti dati:

  • nel campo “codice ente/codice comune”, il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
  • barrare la casella corrispondente al tipo di pagamento:
    • “Ravv.” se il versamento è effettuato a titolo di ravvedimento;
    • “Acc.” se il pagamento si riferisce all’acconto;
    • “Saldo” se il pagamento si riferisce al saldo;
    • se il pagamento è effettuato in un’unica soluzione, barrare entrambe le caselle “Acc.” e “Saldo”;
  • nel campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
  • nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Se è stata barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.

Imu 2023, come pagare con Pago PA entro la scadenza del 18 dicembre

L’appuntamento con l’ Imu per il saldo, o seconda rata, è il 18 dicembre 2023, scadenza che si può rispettare anche usufruendo dei servizi di PagoPa.

PagoPa è una piattaforma che mette in collegamento cittadini, Pubbliche Amministrazione e Prestatori Servizi di Pagamento per consentire il pagamento dei tributi in modo semplice e sicuro.

Il contribuente può pagare anche direttamente da smartphone tramite il QR code. Si può pagare:

  • online;
  • in posta;
  • in banca;
  • tabaccherie;
  • ricevitorie;
  • bancomat;
  • sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • tutti i canali che hanno aderito al nodo PagoPa.

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