I Paesi dove la vita costa meno (e dove gli italiani si trasferiscono)

Simone Micocci

7 Settembre 2018 - 16:00

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Dallo scoppio della crisi internazionale ad oggi più di un milione di italiani ha lasciato il nostro Paese; tra le mete preferite - specialmente dagli over 65 - ci sono i Paesi in cui la vita costa meno.

I Paesi dove la vita costa meno (e dove gli italiani si trasferiscono)

Dagli anni della crisi economica internazionale ad oggi circa 1 milione di italiani ha lasciato il nostro Paese per tentare fortuna all’estero; lo rileva un report realizzato da UeCoop (Unione europea delle cooperative).

Ma se da una parte molti italiani hanno scelto di trasferirsi nei Paesi dove si vive meglio e dove ci sono maggiori opportunità di lavoro, dall’altra c’è chi ha preferito dirigersi verso quelle zone in cui la vita costa meno.

È il caso ad esempio dei pensionati che preferiscono trasferirsi verso quei Paesi dove le tasse sono più basse (chiedendo così la detassazione della pensione in Italia) e in cui il costo della vita è più sostenibile. Basti pensare, infatti, che secondo i dati circa 6 pensionati su 10 prendono meno di 750€ al mese e che con questa cifra bisogna pagare le bollette e riempire il carrello della spesa.

Una sfida impossibile che per questi pensionati si ripete ogni mese ed è per questo che negli ultimi anni è cresciuto il numero di coloro che hanno deciso di trasferirsi all’estero.

Non tutti però hanno la possibilità - o anche la volontà - di lasciare tutto per trasferirsi in altri Paesi; ecco perché, secondo UeCoop, è necessario che il nostro Paese punti ad una crescita economica che favorisca la vita delle famiglie, scongiurando nel contempo l’aumento dell’Iva che avrebbe effetti negativi sulla capacità di spesa degli italiani in un momento in cui tra l’altro si avvertono già dei preoccupanti segnali di stagnazione dell’economia con il calo del reddito e del potere d’acquisto.

Fatte queste dovute premesse è comunque interessante analizzare il report realizzato da UeCoop (nel quale sono stati utilizzati i dati Aire) per capire quali sono le mete preferite da quegli italiani che una volta conclusa la loro stagione professionale decidono di trasferirsi all’estero così da incassare l’assegno dell’Inps al lordo (pagando così le tasse secondo quanto previsto dal Paese in cui ci si trasferisce) così da garantirsi una maggiore serenità nella vecchiaia.

I Paesi in cui la vita costa meno (e dove gli italiani si trasferiscono)

Il movimento demografico verso l’estero negli ultimi anni (dal 2009 ad oggi) ha coinvolto oltre un milione di italiani e molti di questi hanno scelto come destinazione un Paese in cui la vita costa meno e dove le tasse sono meno elevate.

Ad esempio una delle mete preferite dai nostri compaesani - specialmente dagli over 65 - è il Marocco dove la comunità di italiani negli ultimi 7 anni è cresciuta del 149%. Molto gettonata anche la Thailandia, dove c’è stata una crescita del 107,7%. Complessivamente questi due Paesi contano 10mila espatriati italiani, ma non sono di certo gli unici in cui i nostri concittadini hanno deciso di trasferirsi.

Negli ultimi 7 anni, ad esempio, è più che triplicata la comunità tricolore che si è insidiata a Malta, dove ad oggi sono circa 4.500 gli italiani residenti stabilmente.

Lo stesso dicasi del Portogallo - dove vige un sistema fiscale agevolato per i pensionati - dove si è registrata una crescita del 61,7% con oltre 6.500 italiani che negli ultimi anni hanno deciso di trasferirsi qui.

Altri 5.200 italiani invece hanno preferito le coste della Tunisia (+50% in 7 anni) approfittando anche qui di una regime fiscale più conveniente unito ad un costo della vita particolarmente conveniente. Sono più di 10mila, invece, coloro che hanno puntato sulle coste caraibiche, indirizzandosi principalmente su Santo Domingo e Cuba dove rispettivamente c’è stato un incremento del 48% e del 77%.

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