Hong Kong: per USA non c’è più autonomia dalla Cina. Cosa significa?

Violetta Silvestri

30/05/2020

15/09/2021 - 15:50

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La crisi di Hong Kong si inasprisce e gli USA giocano le loro carte in direzione anti-Cina. Per gli Stati Uniti non c’è più l’autonomia dell’isola da Pechino e questo mette a rischio lo status speciale riconosciuto alla nazione. Cosa significa?

Hong Kong: per USA non c’è più autonomia dalla Cina. Cosa significa?

Mentre la protesta di Hong Kong contro la legge per la sicurezza cinese si inasprisce, gli Stati Uniti fanno le loro mosse nel pieno della tensione con Pechino.

Donald Trump è stato esplicito nella conferenza stampa di venerdì 29 maggio: i privilegi di cui gode Hong Kong presto finiranno.

I toni sono stati determinati, sulla stessa scia di quanto già annunciato da Mike Pompeo giorni fa sull’assenza ormai provata di autonomia del territorio dalla Cina.

La legge statunitense stabilisce che Hong Kong deve essere sottoposta a controllo, con la possibilità di applicare sanzioni agli stranieri che minano le “libertà e l’autonomia fondamentali a Hong Kong”.

Il riferimento, ovviamente, è alla Cina. Le ritorsioni sarebbero in arrivo secondo quanto annunciato dal presidente USA. Per Hong Kong, quindi, potrebbe figurarsi presto un altro problema: la sospensione dello status speciale presso gli USA. Cosa significa e cosa aspettarsi?

USA lanciano un monito a Hong Kong

Trump e Pompeo hanno dichiarato di aver certificato che Hong Kong non garantisce più le condizioni per un trattamento speciale ai sensi della legge degli Stati Uniti.

Secondo Washington, il piano cinese di imporre la nuova legislazione sulla sicurezza sull’ex colonia britannica rappresenta solo l’ultimo di una serie di azioni che minano nelle fondamenta l’autonomia e le libertà di Hong Kong.

Per questo, Trump già in contrasto con Pechino sulla guerra commerciale e sulla pandemia di coronavirus, ha ribadito che gli Stati Uniti stanno lavorando a una forte risposta a quanto sta tentando di fare la Cina a Hong Kong.

La nota di Mike Pompeo, quindi, è stata chiara:

“Oggi nessuna persona ragionevole può affermare che Hong Kong mantiene un alto grado di autonomia dalla Cina, dati i fatti sul campo. Mentre gli Stati Uniti speravano una volta che Hong Kong libera e prospera avrebbe fornito un modello per la Cina autoritaria, ora è chiaro che la Cina sta modellando Hong Kong dopo se stessa.”

Non è chiaro se davvero gli USA proseguiranno con la cancellazione dello status speciale di Hong Kong nelle relazioni economiche. Le conseguenze, comunque, sarebbero importanti.

Revoca status speciale a Hong Kong: quale impatto?

Con lo status speciale riconosciuto a Hong Kong, gli USA garantiscono condizioni economiche, finanziarie e commerciali molto vantaggiose e preferenziali rispetto alla Cina.

Mantenere un’autonomia sufficiente da Pechino, però, è la condizione base per usufruire di tali condizioni. Ecco perché, adesso, sono in pericolo.

Le conseguenze di una revoca dello status potrebbero essere almeno 3.

La prima riguarda l’attrazione per imprese statunitensi, almeno 1.300, presenti sul territorio e attive soprattutto nell’ambito finanziario. Con una revoca delle condizioni privilegiate, la loro presenza sarebbe in pericolo.

Da sottolineare, inoltre, che dal 2018, lo stock di investimenti diretti esteri degli Stati Uniti a Hong Kong ammontava a 82,5 miliardi di dollari, con un aumento di 1,2 miliardi di dollari quell’anno, secondo i dati del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Gli investimenti di Hong Kong negli Stati Uniti sono aumentati di 3,5 miliardi di dollari nel 2018, raggiungendo quota 16,9 miliardi di dollari.

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è il commercio. Lo scambio di beni e servizi, dal valore di 67 miliardi di dollari annui, potrebbe essere messo a rischio poiché Hong Kong perderebbe la sua tariffa preferenziale più bassa degli Stati Uniti.

L’ex colonia britannica ha un’aliquota tariffaria pari a zero sulle importazioni di merci statunitensi, che potrebbe anche essere a rischio.

Infine, il terzo punto da evidenziare riguarda i rapporti tra Cina e USA, in focus - e sull’orlo della crisi - da mesi. Una revoca da parte degli Stati Uniti dello status speciale di Hong Kong sarebbe vista da Pechino come un ostacolo alla sua sovranità, e la Cina ha precedentemente minacciato di prendere forti contromisure.

La situazione nell’ex colonia britannica, quindi, è tutta in divenire e potrebbe avere diverse e impattanti conseguenze economiche, politiche, diplomatiche.

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