Governo Draghi, ok al super Ministero della Transizione Ecologica: cos’è e di cosa si occupa

Fiammetta Rubini - Mario D’Angelo

11/02/2021

30/04/2021 - 11:26

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Sì di Draghi al Ministero della Transizione Ecologica, fortemente voluto da Grillo anche per superare le resistenze della base. Cos’è e come funziona.

Governo Draghi, ok al super Ministero della Transizione Ecologica: cos’è e di cosa si occupa

Arriva l’ok di Mario Draghi al Ministero della Transizione Ecologica. Ad anticiparlo è stata la presidente di Wwf Italia Donatella Bianchi al termine dell’incontro della delegazione di ambientalisti con il presidente del Consiglio incaricato.

Il Ministero della Transizione Ecologica esiste già in altri Paesi. Ma cosa fa nello specifico? Come spiegato da Grillo sul blog, “fonde le competenze per lo sviluppo economico, l’energia e l’ambiente”. Ecco le cose da sapere.

Ministero Transizione Ecologica: Draghi dice sì

Il premier incaricato Mario Draghi avrebbe detto sì all’istituzione di un Ministero per la Transizione Ecologica. Il nuovo dicastero, nelle speranze dei vertici Cinquestelle, dovrebbe convincere la base a non dare un’indicazione negativa circa la partecipazione del Movimento al nuovo esecutivo.

La notizia giunge a ridosso del voto su Rousseau sull’appoggio al governo Draghi, che si terrà oggi dalle 10 alle 18.

A differenza di altre volte, stavolta il quesito sarà più soft. Non pone, cioè, gli iscritti davanti a un bivio netto, ma si concentra sul programma. Nella domanda che Rousseau fa agli iscritti si parla esplicitamente di un “governo tecnico-politico” e di “un super-Ministero della Transizione Ecologica”.

Cos’è e cosa fa il Ministero della Transizione Ecologica

In realtà esiste già in Italia un dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi. È guidato da Mariano Grillo, e “cura le competenze del Ministero in materia di economia circolare, contrasto ai cambiamenti climatici, efficientemente energetico, miglioramento della qualità dell’aria e sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale ambientale, valutazione e autorizzazione ambientale e di risanamento ambientale”.

Il Ministero della Transizione ecologica proposto da Grillo si occuperebbe di coordinare l’attività dei Ministeri della “Finanza, dell’Economia Sostenibile, insieme al Ministero dell’Ambiente e a quello dell’Energia”. Tutti questi dicasteri dovrebbero convergere “in un settore dove ci saranno due o tre persone scelte, una da noi, due da lui, di grande, di grosso spessore che filtreranno tutti gli investimenti futuri di questo Paese”.

Il garante M5S fa presente ricorda che diversi Paesi hanno già un Ministero della Transizione Ecologica. In Francia, ad esempio, c’è la ministra della Transition écologique Barbara Pompili e poi tre ministri con delega rispettivamente agli alloggi, ai trasporti e alla biodiversità, Spagna, Svizzera o Costa Rica.

In Spagna il Ministero della Transizione Ecologica è guidato da Teresa Ribera Rodriguez e si occupa di lotta al cambiamento climatico, prevenzione delle contaminazioni, tutela della biodiversità, delle acque, dei boschi e del problema dello spopolamento dei territori.

Sull’argomento super-ministero Draghi tace, per ora. L’ipotesi che sta prendendo forma, però, è che la politica potrebbe finalmente fare sul serio sulla transizione green.

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