Francia, insegnante decapitato: si sospetta terrorismo

Marco Ciotola

16/10/2020

31/08/2021 - 11:56

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Paura vicino Parigi. Ucciso uomo che cercava di aggredire agenti di polizia al grido di “Allahu Akbar”: aveva appena decapitato un insegnante

Francia, insegnante decapitato: si sospetta terrorismo

Paura a Parigi solo poco fa, quando un uomo armato ha cercato di aggredire la polizia francese al grido di “Allahu Akbar” ed è stato ucciso.

A quanto si apprende dalle prime impressioni della stampa sul luogo, il sospetto di terrorismo resta forte: l’uomo avrebbe infatti indossato un giubbotto esplosivo e cercato di portare a termine una specie di piano di morte che era appena cominciato con la brutale decapitazione di un insegnante.

Molti aspetti restano da chiarire, ma secondo prime ricostruzioni le ragioni dell’aggressione risalirebbero al fatto che l’insegnante avesse mostrato ai suoi studenti caricature del profeta Maometto.

Questo avrebbe portato l’uomo - a quanto sembra appena 18enne - ad affrontare l’insegnante armato di un coltello da cucina, per poi scagliarsi anche contro la polizia sopraggiunta sul luogo.

Francia, insegnante decapitato: si sospetta terrorismo

Diverse fonti hanno confermato al quotidiano Le Parisien che l’insegnante rimasto vittima della follia del killer aveva da poco svolto una lezione incentrata sulla libertà di espressione, mostrando le caricature di Maometto.

La brutale aggressione ha avuto luogo a Conflans-Sainte-Honorine, un sobborgo a circa 40 km dal centro di Parigi.
L’Antiterrorismo francese ha confermato che sta indagando sulla vicenda e ha parlato dell’aggressore come di un “sospetto terrorista”.

“Il corpo dell’uomo decapitato è stato ritrovato intorno alle 17.30. Quando è arrivata la polizia, l’uomo ritenuto responsabile era ancora presente sul posto e armato, e ha minacciato gli agenti”,

ha riferito una fonte investigativa interpellata dal Daily Mail.

Come riportato da Repubblica, appena dopo l’omicidio dell’insegnante il killer ha postato su Twitter le violente immagini del cadavere, scrivendo in una sorta di preghiera ad Allah di aver appena “ucciso un cane dell’inferno che aveva osato infangare il tuo nome”.

Dopo una prima aggressione ai poliziotti confluiti sul posto e una breve fuga, 10 spari di arma da fuoco degli agenti hanno ucciso il killer.

L’agenzia di stampa francese FranceNews24 ha suggerito che l’attacco sia collegato alle vignette del profeta Maometto pubblicate da Charlie Hebdo.

Inevitabile che il pensiero vada all’attentato di gennaio 2015, che fece 20 morti presso la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo; due uomini armati, nati a Parigi ma legati ad Al-Qaeda, fecero irruzione negli uffici e spararono sui presenti.

In questo momento sia la scena dell’omicidio che quella dell’uccisione del killer restano transennate e chiuse al pubblico, e a tutti i residenti della zona è stato raccomandato di rimanere in casa.

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