Fondi di assistenza sanitaria integrativa: cosa sono e a che cosa servono

Claudio Garau

27/09/2022

27/09/2022 - 15:21

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I fondi di assistenza sanitaria integrativa integrano o sostituiscono le prestazioni sanitarie delle strutture pubbliche, ma sono sconosciuti a non poche persone. I dettagli.

Fondi di assistenza sanitaria integrativa: cosa sono e a che cosa servono

Il diritto alla salute e a ricevere prestazioni da parte di medici e personale sanitario debitamente formati è assicurato dalla Costituzione, ma non tutti sanno che - insieme alle prestazioni sanitarie erogate dalle strutture sanitarie pubbliche - esiste un quadro di attività di assistenza medica, che funziona grazie all’adesione ad uno dei fondi di assistenza sanitaria integrativa.

Non bisogna confondere però questo sistema con quello degli Usa, territorio in cui non c’è un sistema sanitario nazionale del tutto pubblico ed universale. Il nostro sistema di assistenza integrativa infatti si aggiunge ed integra quello pubblico e, solo in via eventuale, lo sostituisce. Tra l’altro, vero è che milioni di italiani hanno aderito ad uno di questi fondi senza neanche esserne al corrente. Come conseguenza, la perdita di tutti i possibili benefici collegati all’assistenza sanitaria integrativa.

Anche per questo è opportuno parlarne di seguito: cosa sono dunque i fondi di assistenza sanitaria integrativa? Qual è la loro effettiva utilità e finalità? Come aderire? Sono domande a cui daremo risposta più avanti, in modo da sgomberare il campo da ogni possibile dubbio.

Fondi di assistenza sanitaria integrativa: di che si tratta?

Il servizio sanitario nazionale (Ssn) nell’ordinamento giuridico del nostro paese è individuato da quell’insieme di funzioni, attività e servizi assistenziali gestiti ed erogati direttamente dallo Stato. Ricorda comunque che il funzionamento dell’assistenza in oggetto è ben diverso da quanto offerto dai fondi di assistenza sanitaria integrativa, in quanto il Ssn è finanziato dalla collettività, ovvero dai cittadini che, di fatto, sostengono il sistema sanitario tramite la fiscalità generale (in proporzione al reddito) e con il pagamento dei ticket per le prestazioni sanitarie - se non si è esenti.

Ebbene, se ti stai domandando cosa sono i fondi di assistenza sanitaria integrativa, la risposta si trova nel d. lgs. n. 502 del 1992. Essi altro non sono che associazioni, enti, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative iscritte all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, prevista dal Ministero della Salute con un decreto ad hoc del 31 marzo 2008.

Chiaro che l’iscrizione all’albo non è una passeggiata, in quanto dette realtà dovranno superare un iter di accreditamento. Esso sarà utile a verificare che colui che fa richiesta per essere inserito nell’Anagrafe, abbia tutti i vari requisiti di cui alla legge. Ciò infatti da un lato assicurerà servizi sanitari all’altezza e dall’altro permetterà di tutelare appieno il diritto alla salute.

La finalità dei fondi di assistenza sanitaria integrativa

Proprio come il Ssn, i fondi in oggetto mirano a tutelare il tuo diritto alla salute però, come dice la parola stessa, ’integrano’ quanto offerto dal Servizio Sanitario Nazionale che, come noto, prevede prestazioni mediche senza costi per tutti, ma che - al contempo - è caratterizzato spesso da lunghissime liste di attesa per fare analisi, indagini cliniche e visite mediche.

A volte è necessario aspettare molti mesi per ricevere la prestazione richiesta, e non sempre il problema di salute del paziente è compatibile con i tempi lunghi degli ambulatori e della burocrazia.

Ecco perché c’è chi si rivolge a strutture private convenzionate con il Ssn, per risparmiare tempo e fare subito le visite e i controlli necessari alla propria salute. Proprio in queste circostanze, l’assistenza sanitaria integrativa rivela tutta la sua utilità, perché offre al cittadino una copertura totale o parziale dei costi in gioco al fine di ricevere tempestivamente le opportune prestazioni mediche.

Perciò dal punto di vista pratico, i fondi di assistenza sanitaria integrativa ti semplificano non poco la vita: vai nella struttura sanitaria più vicina a dove abiti, ricevi a prestazione e il tuo fondo di assistenza sanitaria integrativa, a seconda della copertura collegata agli accordi presi:

  • effettuerà il rimborso della spesa per il servizio reso,
  • oppure la verserà in via diretta alla struttura in cui sei stato visitato o in cui è stato effettuato un intervento per salvaguardare la tua salute.

I vantaggi connessi ai fondi di assistenza sanitaria integrativa sono perciò oggettivi e ciò stona con il fatto che milioni di italiani hanno aderito ad un fondo di assistenza sanitaria integrativa ma senza neanche saperlo, e perdendo così tutti possibili benefici correlati.

I beneficiari dei fondi di assistenza sanitaria integrativa: ecco chi sono

A questo punto la domanda sorge spontanea: posso aderire liberamente ad uno di questi fondi? Ebbene, in base alle regole vigenti ti ricordiamo che la facoltà di iscrizione è prevista per tutti e in particolare per i lavoratori subordinati, i liberi professionisti, i quadri e i dirigenti - laddove Ccnl, contratti individuali o albi professionali prevedano esplicitamente questa garanzia.

Talvolta però la ’rete’ dei beneficiari dei servizi sanitari correlati all’adesione ad uno dei fondi di assistenza sanitaria integrativa si allarga, andando ad includere anche pensionati, familiari a carico e i titolari di determinate carte di credito, che comprendono una polizza assicurativa.

La scelta verso i servizi di assistenza sanitaria integrativa è puramente individuale e comporta di poter scegliere a quale struttura fare riferimento per ricevere visite e cure mediche, diminuendo o annullando del tutto i tempi di attesa degli ospedali e strutture pubbliche. Soprattutto, grazie al fondo sarà possibile usufruire di una copertura totale o parziale delle spese in gioco.

Pensiamo, ad esempio, al lavoratore che non intende recarsi in un ambulatorio pubblico o ospedale perché non del tutto certo della qualità della prestazione che riceverà. Magari questa stessa persona preferisce rivolgersi invece al proprio medico di fiducia, che svolge il suo lavoro presso una struttura privata e preferisce andare da lui per effettuare una certa visita o intervento.

Ma, come accennato, i fondi di assistenza sanitaria integrativa sono utili anche per evitare di essere messo in lista di attesa e ricevere la prestazione richiesta solo dopo molti mesi, quando magari il particolare problema di salute impone una risposta celere.

Quali sono le modalità di accesso ai fondi di assistenza sanitaria integrativa? L’adesione individuale

La rete di prestazioni sanitarie offerte dal Ssn vale per tutti ma, come detto, può essere integrata dai fondi privati. Se ti stai chiedendo come si fa ad aderire ad uno di essi, ribadiamo che in linea generale ogni cittadino può scegliere in piena libertà di aderire a questo piano ulteriore di assistenza sanitaria.

Ricorda che esistono moltissime soluzioni e opzioni tra cui scegliere, spesso collegate ad assicurazioni, banche e società finanziarie, la quali offrono una polizza sanitaria conveniente dietro il versamento di una quota mensile alla portata di tutte le tasche.

Però fai attenzione ai dettagli, come ad esempio alla lista dei medici convenzionati e delle strutture cui è possibile fare riferimento e ricevere le prestazioni sanitarie, e alla quota di rimborso o copertura delle spese in gioco. Dovrai altresì controllare quali coperture ti offre il fondo e se tra esse - ad esempio - vi è l’assistenza odontoiatrica, nel caso tu abbia bisogno di un intervento ai denti.

La previsione dei fondi nei contratti di lavoro

Tieni presente inoltre che, in moltissimi casi, l’iscrizione ad uno di questi fondi è già inclusa nel contratto di lavoro sottoscritto con la propria azienda o datore di lavoro, oppure è uno degli aspetti collegati all’iscrizione ad un albo professionale. Per questa via come lavoratore avrai diritto di accedere al piano sanitario e avvalerti di uno dei maggiori e più apprezzati strumenti di welfare contrattuale.

Proprio ciò ci porta a ricordare nuovamente che il problema pratico, legato ai fondi di assistenza sanitaria integrativa, è che moltissimi lavoratori italiani ignorano di avere un piano di assistenza sanitaria integrativa inserito nel proprio contratto individuale di lavoro. La conseguenza è che, quando avrebbero bisogno della prestazione medica, non la ’coprono’ grazie a quanto offerto dal fondo e perdono il beneficio.

Quindi se sei un lavoratore e vuoi verificare se la tua azienda ha previsto nel contratto l’iscrizione ad uno di questi fondi di assistenza sanitaria integrativa, è preferibile compiere le seguenti operazioni:

  • dare un’occhiata alla propria busta paga e in particolare alla voce ’Trattenute per Fondo Sanitario’;
  • leggere il proprio Ccnl al fine di individuare le eventuali disposizioni che prevedono il fondo in oggetto. A questo scopo potrai servirti dell’assistenza di un sindacato o di un patronato, o anche potrai far riferimento all’ufficio personale della tua azienda;
  • fare riferimento alla segreteria dell’ufficio provinciale o regionale del proprio albo professionale, onde chiedere delucidazioni in merito ai fondi di assistenza sanitaria integrativa.

Si tratta di attività che ti porteranno via un po’ di tempo, ma che è giusto fare perché verificare se si è davvero iscritti ad un fondo come questo è importantissimo. Pensa a tutti quei casi in cui hai sopportato costi per prestazioni mediche, che avresti potuto integrare o coprire del tutto in virtù degli accordi e delle convenzioni siglate, buttando via così un beneficio a te garantito. Non dimenticare infatti che un fondo di assistenza sanitaria integrativa consente di non dover affrontare una spesa eccessiva per accedere alle cure mediche.

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