Fattura elettronica 2024, cos’è il codice destinatario e come ottenerlo

Nadia Pascale

27/02/2024

28/02/2024 - 18:06

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La fattura elettronica fa parte della quotidianità, un elemento essenziale di essa è il codice destinatario, necessario a tutte le partite Iva obbligate a utilizzare la fatturazione elettronica.

Fattura elettronica 2024, cos’è il codice destinatario e come ottenerlo

Fattura elettronica: cos’è il codice destinatario e come ottenerlo? Con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2024 dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per tutti i soggetti che hanno aderito al regime forfettario, senza distinzione di ricavi e compensi, è necessario per tutti i titolari di partita Iva avere il codice destinatario.

Il codice destinatario rappresenta uno degli elementi fondamentali non solo per ricevere, ma anche per trasmettere le fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

Occorre sottolineare che il codice destinatario di una partita Iva può coincidere anche con l’indirizzo PEC. Per le imprese più grandi che gestiscono molte fatture, il consiglio è quello di utilizzare il codice univoco o destinatario. Forniremo qui indicazioni su come richiederlo.

Codice destinatario fattura elettronica: cos’è e a cosa serve

In parole semplici si potrebbe dire il codice destinatario e l’indirizzo al quale il “postino SdI” dovrà recapitare la fattura. Proprio per questo è importante capire come si richiede e, soprattutto, come registrare sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’indirizzo telematico dove ricevere tutte le e-fatture.

Il codice destinatario è un codice alfanumerico di sette cifre che l’emittente dovrà indicare all’interno della fattura. Serve per consentire al Sistema di Interscambio di indicare a chi dovrà consegnare il documento.

Non esiste soltanto il codice univoco ma è possibile scegliere la modalità di ricezione più idonea alle proprie esigenze.

L’indirizzo telematico per la ricezione delle fatture può essere di tre diverse tipologie:

  • un indirizzo PEC, in tal caso il fornitore, nel compilare la fattura, dovrà inserire nel campo «Codice Destinatario» il valore «0000000» (sette volte zero) e nel campo «PEC Destinatario» l’indirizzo PEC comunicato dal cliente;
  • un codice alfanumerico di 7 cifre, in tal caso occorrerà compilare solo il campo della fattura Codice Destinatario con il codice comunicato dal cliente;
  • il codice numerico 0000000 (sette volte zero) qualora il cliente non abbia comunicato alcun indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario): in tal caso il fornitore dovrà ricordare al cliente che la fattura elettronica è recuperabile nella sua area riservata “Consultazione” del portale “Fatture e Corrispettivi”. In questo caso si tratta generalmente di fatture B2C, cioè da impresa/azienda a un consumatore finale non titolare di partita Iva o che non effettua l’acquisto per l’azienda..

Le tre diverse modalità si adattano a tre diverse tipologie di utenti:

  • la PEC è il sistema di emissione e ricezione adatto per chi gestisce poche fatture;
  • il codice destinatario di sette cifre è utile per le imprese più grandi che necessitano di un sistema di fatturazione elettronica più “sviluppato”;
  • l’inserimento del codice numerico composto da sette zeri è il caso tipico dei consumatori finali (la cosiddetta fatturazione B2C).

Come richiedere il codice destinatario

Il codice destinatario viene generalmente attribuito nel momento in cui ci si registra a un programma di fatturazione elettronica. Nella stragrande maggioranza dei casi, il codice univoco non è richiesto direttamente dall’impresa o dal professionista, ma viene fornito da una delle software house di mercato o dal proprio intermediario. In sostanza sarà il gestore del programma utilizzato per la fatturazione elettronica che dovrà fornire il codice univoco ai propri clienti.

Tutti i file in formato .xml delle fatture ricevute saranno inviati quindi direttamente al software gestionale prescelto per la fruizione dei servizi di fatturazione elettronica, che potrà anche essere utilizzato ai fini della conservazione.

In alternativa il codice univoco o destinatario per ricevere le fatture elettroniche può essere richiesto dai soggetti titolari di un canale di trasmissione accreditato presso il Sistema di Interscambio.

In tal caso, l’Agenzia delle Entrate invierà il codice “personale” formato da sette cifre da fornire ai propri fornitori.

Il compito di imprese e professionisti, per agevolare e rendere più sicuro il processo di consegna della fattura elettronica, sarà quello di pre-registrare l’indirizzo telematico sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Codice destinatario fattura elettronica, come pre-registrare l’indirizzo telematico

La possibilità di registrare il codice destinatario è uno dei servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Conviene sempre indicare preventivamente al SdI qual è l’indirizzo telematico presso cui ricevere le fatture elettroniche, indipendentemente da quello che avrà indicato il fornitori in fattura.

Per farlo sarà necessario accedere all’interno del Portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, alla sezione Fatturazione elettronica > Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche.

La schermata che apparirà sarà la seguente:

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A questo punto basterà inserire il codice univoco comunicato dal proprio intermediario. Il postino SdI consegnerà tutte le fatture destinate all’indirizzo pre-registrato.

Codice destinatario del cliente senza Partita Iva

Abbiamo visto che se il cliente è un soggetto privato senza Partita Iva, il codice destinatario è «0000000».
Per inviare la fattura direttamente al cliente, occorre inserire un indirizzo email PEC nel software di fatturazione elettronica: senza questa informazione, la fattura arriva solo all’Agenzia delle Entrate e il cliente dovrà necessariamente scaricarla dal portale Fatture e Corrispettivi dell’AdE.

Anche senza partita Iva è possibile ottenere un codice destinatario, sempre attraverso gli intermediari abilitati. In questo modo non sarà necessario registrarsi al sito Agenzia delle Entrate e andare nella sezione "fatture e corrispettivi.

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