Enel: piano industriale 2021-2023 e obiettivi al 2030. Cosa prevedono?

Violetta Silvestri

24/11/2020

13/04/2021 - 12:19

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Enel ha presentato il piano industriale per i prossimi tre anni. Cosa prevede il colosso energetico nella strategia 2021-2023?

Enel: piano industriale 2021-2023 e obiettivi al 2030. Cosa prevedono?

Enel: con il nuovo piano industriale la multinazionale guarda al lungo periodo, con ambizioni fino al 2030 e obiettivi chiari sulla transizione energetica.

Pur focalizzandosi sul triennio 2021-2023, il colosso ha voluto pianificare una strategia di ampio respiro, guardando ai prossimi dieci anni come un decennio di opportunità.

Nel piano industriale Enel: “il Gruppo mette al centro della propria strategia l’accelerazione della transizione energetica assieme a una crescita sostenibile e remunerativa per creare un significativo valore condiviso per tutti gli stakeholder, oltre che un interessante rendimento per gli azionisti nel tempo.”

La pubblicazione dei target aziendali sta dando la spinta alle azioni Enel, che scambiano al rialzo a Piazza Affari.

Cosa prevede la strategia 2021-2023?

Enel: i target 2021-2023, due modelli di business

Due modelli di business faranno da guida al piano strategico Enel dei prossimi anni. Innanzitutto quello tradizionale, noto come Ownership, “in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti”.

In più, sarà introdotto il sistema di “Stewarship”, per favorire e accelerare investimenti di terzi in collaborazione con Enel, o nell’ambito di piattaforme generatrici di business.

In questa rinnovata cornice di operatività, i target del triennio sono così stimati:

  • investimenti diretti di circa 40 miliardi di euro;
  • ebitda ordinario fra 20,7 e 21,3 miliardi di euro;
  • utile netto ordinario fra i 6,5 e i 6,7 miliardi di euro;
  • cedola fissa per azionisti, con un obiettivo di 0,43 euro per azione al 2023

Il piano investimenti da 40 miliardi di euro

Nello specifico, per quanto riguarda gli investimenti, Enel punta a mobilitare 38 miliardi di euro con il modello di business di Ownership e circa 2 miliardi di euro con Stewardship, muovendo anche 8 miliardi di euro provenienti da terzi.

Su base consolidata, il 90% degli investimenti del triennio rispenderanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile ONU e l’80%-90% su base consolidata sarà in linea con i parametri di Tassonomia UE.

Gli investimenti saranno così ripartiti nei target 2021-2023:

  • oltre il 50% per Global Power Generation (energie rinnovabili: 17 miliardi di euro);
  • 43% per Infrastrutture e Reti;
  • 10 miliardi di euro, per Rinnovabili, Fibra, e-transport e servizi di flessibilità

Al momento in cui si scrive, le azioni Enel sono in corsa, con un aumento del 2,43% a Milano e scambi a 8,28 euro.

Gli obiettivi di transizione energetica Enel

Gli obiettivi triennali sono: gestire circa 8 GW di energia rinnovabile nel 2023, doppiando quanto raggiunto nel 2020 e, con Enel X, incrementare i bus elettrici di oltre 6 volte, con la disponibilità di 5.500 unità nel 2023. Si vogliono raggiungere anche 780.000 punti per la ricarica pubblica e privata a livello globale.

Target importanti comprendono anche: aumento della capacità di demand response fino a 10,6 GW (+1,8 volte rispetto al 2020) e della capacità di accumulo a 527 MW (più di 4 volte il volume 2020).

Inoltre, nel triennio la capacità installata totale da fonti rinnovabili su base consolidata è stimata di 60 GW, con un aumento del 3% rispetto al 2020.

Enel si concentrerà sulla decarbonizzazione: le emissioni di CO2 Scope 1 sono previste in diminuzione di più del 30% nel triennio.

Enel: le ambizioni al 2030

Il piano industriale Enel guarda al lungo periodo e fissa obiettivi strategici al 2030.

Nel dettaglio, nei dieci anni l’ebitda ordinario è visto attestarsi al 5%-6% in termini di tasso di crescita annuo composto (CAGR), con uno stimato aumento dell’utile netto ordinario del 6%-7% (sempre in termini CAGR) tra il 2020 e il 2030.

190 miliardi di euro sarà la mole di investimenti previsti nel decennio, con focus su decarbonizzazione (uscita dal carbone nel 2027) elettrificazione dei consumi e piattaforme “per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo”.

L’AD Starace ha commentato il piano decennale sottolineando i tre punti di forza del gruppo:

“In primo luogo, in qualità di «Super Major» nel campo delle rinnovabili, gestiamo il più grande portafoglio di generazione privato a livello mondiale. Inoltre, disponiamo di un sistema globale di reti senza pari, che grazie al modello operativo platform-based genera miglioramenti qualitativi, di resilienza, efficienza e flessibilità. Infine, ma non da ultimo, possiamo contare sulla più grande base clienti a livello mondiale”

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