Dove sta andando il petrolio russo? La risposta in 4 grafici

Violetta Silvestri

31/05/2022

02/12/2022 - 15:07

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Il petrolio russo circola in importanti quantità, con esportazioni che sono al di sopra del livello dello stesso periodo dello scorso anno. Un’analisi su dove sta andando il greggio della Russia.

Dove sta andando il petrolio russo? La risposta in 4 grafici

Quanto petrolio russo sta arrivando in Europa e nel mondo?

Mentre l’Ue ha sbloccato la questione delle sanzioni al greggio della Russia, con una misura più morbida che possa preservare le forniture di Paesi che non hanno arrivi via mare, Mosca continua a vendere il suo oro nero.

Un’analisi di dati incrociati da Bruegel e ripresi da Bloomberg, Crea, Genscape rivela quanto petrolio è in uscita dalla Russia in queste ultime settimane di maggio e dove si sta dirigendo. In 4 grafici possiamo rispondere alla domanda: dove sta andando il petrolio russo?

Dove va il petrolio russo: in 4 grafici la fotografia del mercato di Mosca

Quanto greggio russo sta uscendo dai porti della nazione per raggiungere destinazioni europee e non? Il calcolo delle esportazioni settimanali per il 2021 e il 2022 include il petrolio greggio in uscita dalla Russia, con numeri che sono aggregati in base alla data di partenza delle navi cisterna.

Secondo i dati aggiornati al 23 maggio, nella 21esima settimana circa dell’anno sono usciti circa 2,49 milioni di tonnellate di petrolio dalla nazione russa, rispetto ai 2,26 del 2021:

Esportazioni petrolio russo Esportazioni petrolio russo

Come si può notare, il picco di export si è verificato tra fine aprile e inizio maggio, con ben oltre 3 milioni di tonnellate in una settimana.

Dove si dirige questo petrolio in uscita dalla Russia? Il database ha cercato di capire chi sta comprando il combustibile seguendo le navi che lasciano i porti e determinando dove stanno scaricando il loro greggio.

L’analisi comprende i porti nell’Unione Europea (Rotterdam, Le Havre, Wilhelmshaven, Trieste e Danzica) e quelli in Paesi che non fanno parte né dell’Ue né del G7 (principalmente India e Cina). Questo il grafico sulla quantità in arrivo in Unione:

Quantità di greggio russo in arrivo in Ue Quantità di greggio russo in arrivo in Ue

Nell’ultima settimana considerata, siamo oltre metà maggio, in Ue sono sbarcate circa 1,60 milioni di tonnellate di greggio russo, più o meno come nello stesso periodo del 2020.

Interessante notare come è cambiato l’export del petrolio russo nei Paesi non Ue e non G7 subito dopo l’invasione e, soprattutto, rispetto allo scorso anno, come evidente nel grafico:

Petrolio russo verso Paesi non Ue e non G7 Petrolio russo verso Paesi non Ue e non G7

Dopo il 24 febbraio, la quantità di greggio dalla Russia verso nazioni quali, per esempio, Cina e India è nettamente aumentata, anche rispetto allo scorso anno, con un picco di 1,03 milioni di tonnellate nella settimana di fine aprile.

Ma chi sono i maggiori importatori di petrolio russo nel mondo?

Un ultimo grafico, che aggrega dati mensili, aiuta a dare una risposta:

Maggiori importatori di petrolio russo Maggiori importatori di petrolio russo

Si può facilmente individuare che negli anni la quota di acquisto di Usa, Giappone, Canada, Regno Unito si è andata assottigliando fino a diventare quasi trascurabile.

In aumento, invece, l’import dai Paesi non Ue e non G7, mentre gli Stati europei del Nord-Ovest hanno mantenuto un livello quasi costante.

Infine, come rileva lo studio di CREA, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina a oggi, l’Unione Europea ha pagato alla Russia ben 28 miliardi di euro solo per il petrolio.

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