Dove si potrà andare in vacanza questa estate

Marco Ciotola

28/05/2020

24/06/2020 - 15:17

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Con riferimento allo scenario europeo, ecco dove si potrà andare in vacanza questa estate

Dove si potrà andare in vacanza questa estate

Mai come in un momento simile chiedere dove si potrà andare in vacanza questa estate ha dato vita a tanti dubbi.

La pandemia di coronavirus ha fortemente ristretto l’elenco delle mete turistiche per la ’bella stagione’ del 2020. Ma con un numero crescente di Paesi che allentano le restrizioni - cercando di riavviare i propri sistemi economici - queste possibilità potrebbero non essere così esigue come immaginato nelle fasi più nere dell’emergenza sanitaria.

A farlo notare è la CNBC, che ha analizzato nel dettaglio il continente europeo per comprenderne l’attuale situazione, e cercare di ipotizzare dove si potrà essere in grado di andare in vacanza nei prossimi mesi.

Cruciale in proposito la più recente pronuncia in materia da parte della Commissione europea, che ha pubblicato le linee guida per l’industria turistica chiarendo che i Paesi dell’UE possono accogliere visitatori se i loro livelli di contaminazione da coronavirus sono sotto controllo.

Date ancora per certe le restrizioni a tutti i viaggi non essenziali almeno fino al 15 giugno, dopo quest’ultima data le possibilità potrebbero estendersi.
Ecco allora di seguito i luoghi europei dove si potrà andare in vacanza questa estate, o almeno dove la probabilità è al momento più alta secondo la CNBC.

Dove si potrà andare in vacanza questa estate

1) Portogallo
Augusto Santos Silva, ministro degli Esteri del Portogallo, ha dichiarato al quotidiano Observador Friday che “i turisti sono i benvenuti in Portogallo”.

A nessuno di loro - ha proseguito Silva - sarà imposto un periodo di quarantena, ma ci saranno controlli sanitari in fase d’entrata.
Finora sono 30.788 le persone che hanno contratto il coronavirus in Portogallo, con un totale di 1.330 decessi, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University.

2) Grecia
Mercoledì scorso, in un discorso televisivo, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che la stagione turistica partirà ufficialmente il 15 giugno e che i voli internazionali riprenderanno gradualmente dal primo luglio.

La Grecia ha fatto registrare uno dei numeri più bassi d’Europa per quanto riguarda i casi di Covid-19, con 2.882 contagi confermati e 172 decessi.

È stato uno dei Paesi più veloci nell’imporre rigide misure restrittive, elemento che si ritiene abbia aiutato molto a mantenere il virus sotto controllo.
Da Atene hanno ora cominciato ad allentare molte di quelle restrizioni, e sono già state riaperte oltre 500 spiagge.

3) Spagna
Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato nel fine settimana che i turisti saranno ammessi da luglio.

Ha quindi incoraggiato tutte le strutture turistiche a prepararsi per la ripresa dell’attività, e ha esortato gli spagnoli a pianificare vacanze all’interno dello stesso loro Paese.

Lunedì il governo spagnolo ha confermato che dal primo luglio tutti i visitatori stranieri non dovranno più sottoporsi a quarantena dopo il loro arrivo.
In più dal ministero della salute sono arrivati dati confortanti: i decessi giornalieri per coronavirus sono scesi sotto i 100 per la prima volta in due mesi.

Per ora la Spagna ha fatto registrare un totale di 235.400 casi di Covid-19 con 26.834 morti.

Spagna.

4) Svezia
La Svezia non ha mai deciso per un vero e proprio lockdown, tenendo sempre aperte le frontiere Ue e ricevendo per questo anche diverse critiche e accuse a livello internazionale.

Resta per il momento un divieto temporaneo per molti dei Paesi extra-europei.
Finora in Svezia ci sono stati 33.843 casi confermati di coronavirus, e la percentuale di morti è stata una delle più elevate, con 4.029 decessi.

5) Olanda
Anche l’Olanda ha tenuto aperte le frontiere per tutti i Paesi Schengen, ovvero i 26 stati dell’Europa continentale che hanno consentito la libera circolazione senza visto. I cittadini del Regno Unito possono recarsi nel Paese ma, secondo quanto riferito, è richiesta una certificazione sanitaria completa.

6) Islanda
I confini in Islanda sono sempre rimasti aperti ai Paesi Schengen, ma è stata richiesta una quarantena di 14 giorni all’arrivo. Il governo islandese prevede un allentamento delle restrizioni entro il 15 giugno, in linea con gli orientamenti forniti dalla Commissione europea. Il piano è quello di sottoporre i turisti in arrivo al tampone, come alternativa alla quarantena.

In Islanda sono state 1.804 le persone hanno contratto il coronavirus, con soli 10 decessi.

Islanda.

7)Altri Paesi
Sono molti gli altri Paesi europei che devono ancora prendere una posizione chiara in merito al turismo.

Tra questi Estonia, Lettonia e Lituania hanno dato vita a una cosiddetta «bolla di viaggio», permettendo ai residenti di questi 3 Paesi di spostarsi liberamente dall’uno all’altro territorio.

Nel frattempo, l’Austria dovrebbe aprire le frontiere con Germania, Svizzera, Liechtenstein, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria il 15 giugno. All’arrivo deve essere presentato un certificato sanitario, altrimenti sarà imposto un auto-isolamento di almeno 14 giorni.

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