Detrazioni spese mediche 2023, quando gli scontrini non vanno conservati?

Patrizia Del Pidio

18 Aprile 2023 - 11:26

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In quali casi per le spese mediche non è necessario, dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023, conservare gli scontrini che attestano le spese sostenute?

Detrazioni spese mediche 2023, quando gli scontrini non vanno conservati?

La stagione della dichiarazione dei redditi sta per avere inizio e quest’anno avrà delle semplificazioni di non poco conto. Per chi sceglie di presentare la propria dichiarazione tramite Caf i commercialisti i controlli sono ridotti e c’è anche la possibilità di non dover conservare gli scontrini di spese sanitarie se queste ultime non vengono modificate rispetto al modello precompilato redatto dall’Agenzia delle Entrate.

Il calendario ufficiale vuole che il modello Redditi e il modello 730/2023 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sarà consultabile dal contribuente dal 2 maggio. La data ufficiale sarebbe il 30 aprile ma cadendo di domenica ed essendo seguita dalla festività del 1° maggio, la data slitta al 2 maggio. Le modifiche, invece, così come le integrazioni e l’invio della precompilata saranno possibili solo a partire dal 31 maggio.

Le strade del contribuente per presentare la dichiarazione

Il contribuente ha diverse strade per presentare la propria dichiarazione dei redditi anche nel 2023:

  • intervenire sui dati e inviare in autonomia in proprio modello precompilato;
  • farsi assistere dal datore di lavoro;
  • farsi assistere dal Caf;
  • farsi assistere da un commercialista.

Le dichiarazione dei redditi del 2023 riguarderanno i redditi percepiti nel corso del 2022 e negli ultimi anni sono aumentati i modelli presentati direttamente in autonomia dai contribuenti anche se ultimamente questa tendenza sembra essersi interrotta.

E’ cresciuta, invece, la percentuale delle dichiarazioni precompilate presentate senza nessuna modifica grazie anche al maggior numero di informazioni precompilate dall’Agenzia nel corso degli anni.

Chi non deve conservare gli scontrini delle spese mediche?

Nonostante la sempre maggior precisione del modello precompilato, la maggior parte dei contribuenti continua a preferire rivolgersi a un Caf o a un intermediario abilitato. E proprio per questi contribuenti sono previste le semplificazioni previste del dl 73 del 2022, ovvero una limitazione dei controlli che sono già previste per chi invia in autonomia la propria dichiarazione precompilata o si serve del sostituto d’imposta.

Ma vediamo di cosa si tratta. Lo spartiacque resta sempre la modifica o meno della dichiarazione precompilata. Senza modifica non si sarà oggetto di controlli formali visto che il Fisco accetterà i dati che egli stesso ha inserito. Ma per ora questa semplificazione vale per tutti.

Se ci sono, invece, modifiche alla precompilata per le dichiarazioni che passano da Caf e commercialisti ci sarà un controllo formale (a carico dell’intermediario stesso). Da questo tipo di verifica, però, si escludono le eventuali spese mediche per i dati relativi che non sono stati modificati. Le eventuali verifiche del Fisco riguarderanno, quindi, solo eventuali documenti che sono stati aggiunti alle spese mediche non presenti già nella dichiarazione precompilata.

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