Detrazione spese mediche, addio agli scontrini? Le novità in arrivo

Rosaria Imparato

27 Luglio 2022 - 15:39

condividi

Un emendamento al dl Semplificazioni prevede la fine della conservazione degli scontrini delle spese mediche per chi fa la dichiarazione dei redditi al Caf o dal commercialista.

Detrazione spese mediche, addio agli scontrini? Le novità in arrivo

Possibili novità in arrivo nel panorama delle detrazioni fiscali. Per poter avere il rimborso Irpef del 19% relativo alle spese mediche sostenute potrebbe non essere più necessario conservare gli scontrini in sede di dichiarazione dei redditi.

La novità si trova in uno degli emendamenti presentati al dl Semplificazioni fiscali, che deve essere convertito entro il 20 agosto. Altri correttivi proposti nello stesso provvedimento riguardano la cessione del credito, che verrebbe sbloccata anche per i crediti risalenti al 2021, e sui controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Detrazione delle spese mediche senza conservare gli scontrini?

Le spese mediche, così come quelle sanitarie e quelle relative ai farmaci, sono tra le voci che vengono precaricate dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione precompilata. Dal 2020 è entrato in vigore il doppio binario per i pagamenti: l’obbligo di tracciabilità per poter usufruire delle detrazioni fiscali, infatti, interessa anche le spese sostenute per le visite e gli esami.

A partire dal 2020, sono detraibili ai fini Irpef solo le spese pagate con carte e bancomat, mentre in caso di versamento in contanti, il rimborso Irpef è perso. Le regole per le spese mediche e sanitarie, però, sono diverse, applicate quasi a metà. Alla luce della rilevanza sociale dell’agevolazione, la legge di Bilancio 2020 ha previsto che:

  • sono detraibili solo se pagate con mezzi tracciabili le spese sostenute presso medici o strutture sanitarie private;
  • l’uso del contante è ammesso per le spese sostenute presso il Servizio Sanitario Nazionale ma anche presso strutture private accreditate.

Nonostante i passi in avanti rispetto alla digitalizzazione del Fisco, bisogna comunque conservare gli scontrini delle spese mediche per essere certi di dimostrare di avere diritto alla detrazione in caso di un controllo futuro. Con l’emendamento presentato al dl Semplificazioni, però, potrebbero cambiare le regole. In base al correttivo presentato, è stato richiesto lo stop alla conservazione degli scontrini delle spese mediche portate in detrazione se la dichiarazione è stata fatta al Caf o tramite un professionista abilitato.

Saranno poi i Caf o i professionisti a controllare la corrispondenza delle spese portate in dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate controllerà solo i documenti non indicati nella precompilata.

Come funziona la detrazione delle spese mediche

Le spese mediche e sanitarie sostenute nel 2021 saranno inserite nel quadro E del modello 730/2022. La detrazione del 19% spetta per le spese sanitarie sostenute che superano l’importo della franchigia di 129,11 euro. Si tratta di un minimale sotto il quale non è riconosciuta alcuna detrazione fiscale nel 730: chi ha speso meno di tale importo non potrà fruire del rimborso Irpef.

Chi presenta la dichiarazione dei redditi potrà richiedere il rimborso non solo per le spese proprie, ma anche per quelle sostenute per i familiari fiscalmente a carico (ovvero coloro che non superino il limite di 2.840,51 euro di reddito, 4.000 euro fino a 24 anni).

Possono essere detratte anche le spese sostenute per i familiari non a carico affetti da patologie esenti, nel limite massimo di 6.197,48 euro. Anche in questo caso la detrazione prevista è del 19% (Rigo E3).

Infine, la stessa detrazione spetta per le spese sostenute per i disabili senza limiti di importo. In questo caso possono essere detratte anche le spese per l’acquisto di auto e cani guida (Rigo E4/E5).

Iscriviti a Money.it