Detrazione affitto nel 730/2024: regole, istruzioni e importi

Nadia Pascale

19 Gennaio 2024 - 08:51

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Le spese di affitto possono portare a un risparmio di imposta? Ecco come ottenere un rimborso Irpef con la detrazione affitto nel 730/2024. Regole per lavoratori e studenti fuori sede e importi.

Detrazione affitto nel 730/2024: regole, istruzioni e importi

Si può ridurre l’Irpef dovuta con la detrazione affitto nel 730/2024?
Il legislatore ritiene che tra le spese meritevoli di agevolazioni fiscali ci siano quelle per l’affitto di un immobile adibito ad abitazione principale. Di conseguenza dal modello 730/2024 è possibile portare in detrazione le spese sostenute per l’affitto, cioè il canone di locazione, durante il 2023.

Come funziona la detrazione nella dichiarazione dei redditi per l’affitto?
La regola generale, in ogni caso, prevede che la detrazione spetti quando la spesa sostenuta è relativa all’abitazione principale, cioè quella in cui il contribuente dimora abitualmente. Se viene stipulato un contratto di locazione di durata di più mesi per la casa al mare, non spetta sugli importi versati a titolo di canone la detrazione, naturalmente questo è solo un esempio.

La scadenza entro cui inviare il modello 730/2024 è il 30 settembre. Ricordiamo che dal 30 aprile 2024 è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la dichiarazione precompilata. Il canone di locazione può essere portato in detrazione anche con il modello Redditi Persone Fisiche. A tal proposito ricordiamo che per il 2024 anche questo modello deve essere presentato con scadenza 30 settembre.

Le regole generali per la detrazione delle spese d’affitto

Anche nel 2024 è possibile portare in detrazione le spese sostenute per pagare l’affitto nel 2023. Sono gli inquilini che stipulano contratti di locazione di immobili adibiti ad abitazione principale a poter usufruire del rimborso Irpef.
La detrazione viene riconosciuta e graduata in relazione all’ammontare del reddito complessivo.

Se la detrazione risulta superiore all’imposta lorda, diminuita delle detrazioni per carichi di famiglia e delle altre detrazioni relative a particolari tipologie di reddito, chi presta l’assistenza fiscale riconoscerà un credito pari alla quota della detrazione che non ha trovato capienza nell’imposta.

Le detrazioni non sono cumulabili, ma il contribuente può scegliere quella a lui più favorevole. Se durante il 2023 il contribuente ha cambiato più volte casa, sempre con regolare contratto d’affitto, può beneficiare di più detrazioni. È necessario che l’immobile affittato sia diverso dall’abitazione principale dei genitori.

I contratti di locazione per cui è possibile ottenere un rimborso Irpef delle spese effettuate sono i seguenti:

  • Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale;
  • Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale (cedolare secca);
  • detrazioni per contratti stipulati da giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti;
  • Lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.

Detrazione affitto nel 730/2024: istruzioni e importi

I contribuenti che nel 2023 hanno sostenuto delle spese per pagare l’affitto possono portarle in detrazione nel modello 730/2024.
Come abbiamo visto, la regola generale valida per tutti è che le spese siano state sostenute per l’affitto di immobili adibiti ad abitazione principale.

Nel modello 730/2024 le detrazioni devono essere indicate nel quadro EOneri e spese” nei righi compresi tra E 71 e 72, sezione V.
Gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale, per ottenere la detrazione spettante, devono compilare il modello 730/2024 al rigo E71.
Il codice 1 va indicato dai contribuenti che hanno stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale.
In questo caso, l’importo massimo della detrazione sarà di:

  • 300 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 150 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Il codice 2 è quello che devono usare gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale, ovvero secondo il regime della cedolare secca. Gli importi della detrazione sono pari a:

  • 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Detrazione affitto 2024 per giovani

Il codice 4 invece va utilizzato per i canoni di locazione spettante ai giovani per l’abitazione principale. Per “giovani” si intende soggetti di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti. Se i 31 anni sono compiuti il 1° gennaio 2023, per il 2023 la detrazione non spetta. Il requisito anagrafico è, invece, soddisfatto se ricorre anche per una parte dell’anno in cui si intende fruire della detrazione. In questo caso si parla anche di «Bonus affitto».

Le detrazioni per il «Bonus affitto» sono pari al 20% del canone di locazione se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, l’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro; essa non può essere inferiore a 991,60 euro.
Nel caso in cui il contratto di locazione sia stipulato da più affittuari (o locatari), solo chi è in possesso dei requisiti necessari per la detrazione ne potrà usufruire.
Non si può ottenere la detrazione per il canone di locazione stipulato da giovani di età compresa tra 20 e 31 anni nel caso in cui l’abitazione sia accatastata con codice A/1, A/8 e A/9, cioè immobili di lusso, di tipo signorile, abitazioni in ville e palazzi con pregi storici e artistici.

Ulteriori limiti sono rappresentati dal caso in cui nel caso in cui si tratti di alloggi di edilizia residenziale pubblica o alloggi finalizzati a scopi turistici.

Come compilare il modello 730/2024 per ottenere la detrazione affitto

Per compilare correttamente il quadro E occorre prestare attenzione alle seguenti indicazioni:

  • nella Colonna 1 (Tipologia): va indicato il codice relativo alla detrazione (che abbiamo visto sopra).
  • nella Colonna 2 (n. giorni): vanno indicati il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale.
  • nella Colonna 3 (percentuale): va indicata la percentuale di detrazione spettante.

Ad esempio, due contribuenti cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale devono indicare “50”. Se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona va, invece, indicato “100”.

Il rigo E72 è dedicato ai lavoratori dipendenti, che hanno trasferito la propria residenza nel comune dove lavorano o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione.

Lavoratori fuori sede e detrazione spese affitto nel 730

Come abbiamo visto, i lavoratori dipendenti che per lavoro spostano la propria residenza possono usufruire della detrazione delle spese dell’affitto.
Tali lavoratori dipendenti devono essere titolari di qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale situate nel nuovo comune di residenza, a non meno di 100 chilometri di distanza dal precedente, e comunque al di fuori della propria regione.
Possono usufruire della detrazione entro i primi tre anni dal trasferimento della residenza.

La detrazione spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti anche se la variazione di residenza è la conseguenza di un contratto di lavoro appena stipulato. Sono esclusi i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Se il contribuente, nel corso del periodo di spettanza della detrazione, smette di essere lavoratore dipendente, perde il diritto alla detrazione a partire dall’anno d’imposta successivo a quello nel quale non sussiste più tale qualifica.

Ecco gli importi della detrazione in base al reddito:

  • 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30987,41 euro.

Studenti fuori sede e detrazione affitto nel modello 730

Per quanto riguarda la detrazione dell’affitto degli studenti fuori sede c’è una novità sulla distanza minima per avere accesso al rimborso Irpef.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate specificano che per la dichiarazione dei redditi del 2024, quindi relativa alle spese del 2023, la distanza minima tra il comune di residenza e l’università deve essere di 100 chilometri, e comunque al di fuori della stessa provincia.
In questo caso la detrazione deve essere indicata sempre nel quadro E, ma nei righi E8-E10 e il codice relativo a tale detrazione è 18.

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