Decreto trasparenza approvato: cosa cambia per i datori di lavoro

Giorgia Bonamoneta

31 Luglio 2022 - 23:58

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella giornata di ieri, il decreto trasparenza prenderà avvio a partire dal 1 agosto 2022. Ecco come funziona e cosa cambia per i datori di lavoro.

Decreto trasparenza approvato: cosa cambia per i datori di lavoro

È stato approvato il decreto trasparenza. Nella giornata di ieri è stato infine pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto figlio del decreto legislativo numero 104 del 27 giugno 2022. Il decreto trasparenza prevede la cosiddetta direttiva trasparenza, ovvero un obbligo di informazione da parte dei datori di lavoro su i contratti di lavoro di tutti i lavoratori.

La “direttiva trasparenza” permetterà di conoscere le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti che hanno un rapporto di lavoro, attraverso la riscrittura dei contratti che in Italia prenderà avvio in pieno agosto, quando le persone sono in ferie. Infatti il decreto trasparenza entrerà in vigore a partire dal 1° agosto per chi ha un contratto in corso e dal 13 agosto per le nuove assunzioni.

A cambiare sono diverse indicazioni per i datori di lavoro. Saranno gli obblighi informativi che serviranno a evitare pesanti sanzioni previste per chi non li rispetta. Andranno comunicate informazioni tipiche del contratto tra cui anche il periodo di prova, l’inquadramento del lavoratore e la programmazione dell’orario, fino anche alle ferie e i congedi retribuiti. Secondo la disciplina le regole devono applicarsi a tutti i contratti di lavoro subordinato a prescindere dalla data, dal regime orario, dai rapporti part-time o intermittenti. Vale anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, quelli con impostazione occasionale e i lavori domestici. Ci sono anche alcuni esclusi, tra cui i contratti di durata molto breve. Infine c’è il capitolo delle sanzioni amministrative, che verranno applicate per ogni lavoratore interessato con un contratto comunicato in modo incompleto o con altre tipologie di omissione.

Approvato il decreto trasparenza: cos’è e a cosa serve

Il 27 giugno 2022 veniva approvato il decreto trasparenza che avrebbe cambiato le condizioni di trasparenza e obblighi formativi da parte dei datori di lavoro su tutti i contratti dipendenti. Nella giornata di ieri è stato invece pubblicato in Gazzetta Ufficiale proprio il decreto legislativo, infatti la normativa sulla trasparenza entrerà in vigore il 1° agosto.

Per i datori di lavoro cambieranno i piani di agosto, infatti sarà necessario compiere entro il mese di agosto la comunicazione di elementi essenziali dei rapporti di lavoro. Dovranno essere comunicate diverse informazioni come:

  • Tipologia contrattuale
  • Nome del datore
  • Sede di lavoro
  • Data di inizio e fine (in caso di rapporto a tempo determinato)
  • Il periodo di prova (se previsto)
  • La categoria, livello e la qualifica o in alternativa la descrizione della tipologia di lavoro
  • L’orario di lavoro
  • La durata delle ferie
  • La durata dei congedi retribuiti

Inoltre sono previste diverse altre informazioni come il diritto, se necessario, del periodo di formazione. La richiesta di maggiore trasparenza è richiesta a tutti i datori di lavoro che applicano contratti di lavoro subordinato a prescindere dalla durata e dal regime orario. Sono inclusi anche i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, quelli di prestazione occasionale e forme di contratti come quelli marittimi, della pesca e dei lavoratori domestici.

Cosa succede in caso di mancata trasparenza: le sanzioni

Per i datori di lavoro che non seguiranno le direttive del nuovo decreto trasparenza saranno disposte per legge delle sanzioni salate. Si tratta di sanzioni amministrative dal valore di 250€ fino a 1500€ per ogni lavoratore interessato. La sanzione è prevista dopo denuncia da parte del lavoratore o dopo accertamento ufficiale.

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