Decreto bollette: cosa prevede? Governo contro gli aumenti

Rosaria Imparato

23 Settembre 2021 - 21:22

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto recante misure per limitare l’aumento delle bollette: vediamo cosa prevede e qual è il piano contro gli incrementi sulle utenze.

Decreto bollette: cosa prevede? Governo contro gli aumenti

L’allarme per l’aumento delle bollette di luce e gas è stato mitigato dal nuovo decreto - recante misure per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas nel quarto trimestre 2021- approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

3 miliardi di euro sono stati stanziati. Lo scopo di questo nuovo decreto è noto: serve fermare gli aumenti sulle utenze, con rincari annunciati del 40% su gas e luce a partire dal 1° ottobre in assenza di misure ad hoc.

Per venerdì inoltre è fissata la presentazione della Relazione Annuale 2021 di ARERA a Governo e Parlamento. Ma cosa prevede il decreto bollette?

Le tariffe delle utenze si decidono ogni tre mesi, e già a luglio c’era stato un primo aumento. Dal 1° ottobre inizia un nuovo trimestre, con nuove tariffe e costi più alti: il rincaro stimato è di +40% per l’elettricità e +31% per il gas.

L’aumento andrà a pesare sia sulle famiglie che sulle imprese, e sommato al rincaro già avvenuto a luglio fanno salire alle stelle il costo delle bollette. Più che necessario, quindi, un intervento del Governo: a che serve dare aiuti economici (che comunque sono in ritardo) se poi si devono usare per pagare gli aumenti spropositati delle bollette?

Vediamo quindi in cosa consiste il piano del Governo.

Decreto bollette: cosa prevede?

Il decreto prevede un azzeramento degli aumenti, con le tariffe che dunque resteranno invariate, per coloro che rientrano nelle seguenti categorie:

  • nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui;
  • nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli);
  • percettori di reddito o pensione di cittadinanza;
  • utenti in gravi condizioni di salute.

Per circa 6 milioni di piccole e piccolissime imprese, con utenze in bassa tensione, nonché per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw, saranno invece azzerate solamente le aliquote relative agli oneri generali di sistema.

Lo stesso vale per il gas: per 2,5 milioni di persone già beneficiarie del cosiddetto bonus sociale gas non ci saranno aumenti. Per gli altri vi sarà una riduzione al 5% dell’IVA.

Perché aumentano le bollette?

Le nuove tariffe vengono impostate seguendo parametri che riguardano i costi di produzione e i mercati internazionali. Sono questi due fattori a influenzare, e di conseguenza a far oscillare, le tariffe di gas e luce. Bisogna infatti tenere presente che sono aumentati i prezzi del metano e delle emissioni Ets di anidride carbonica.

Le bollette quindi aumenteranno dal 1° ottobre perché negli ultimi mesi è cambiato il ruolo delle materie prime, di cui è cresciuto il prezzo, ma il costo finale arriva alle stelle anche a causa delle penalizzazioni fiscali.

Come risparmiare sulle bollette

Oltre a quanto previsto dal Governo, il cittadino può riuscire a risparmiare attuando una serie di comportamenti che limitano gli sprechi. Adottando delle piccole strategie, come per esempio avviare la lavatrice di sera o nel weekend quando le tariffe sono più basse e preferire programmi più ecofriendly, non lasciare in standby gli elettrodomestici, si possono risparmiare fino a 225 euro all’anno.

Ma i metodi per risparmiare non sono finiti qui: è possibile infatti passare al mercato libero per pagare meno.

Gli utenti possono scegliere dei contratti di fornitura con un prezzo fisso, così da risparmiare. Le offerte si possono consultare sul Portale di ARERA, inoltre il passaggio da un operatore all’altro è gratuito.

Bonus bollette: per chi e come funziona

Il bonus bollette consiste in uno sconto che avviene automaticamente in bolletta: significa che non è necessario fare alcuna richiesta. Lo sconto si applica sulle utenze di acqua, gas e luce. Anche questo è un modo per pagare meno, ma specifichiamo che è un’agevolazione fiscale destinata ai nuclei familiari con particolari requisiti:

  • ISEE non superiore a 8.265 euro;
  • con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
  • titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Inoltre bisogna presentare ogni anno la Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE, e il bonus sociale viene riconosciuto in automatico.

Col decreto il bonus potrebbe essere esteso come assegno, e non come platea. Si punterebbe cioè a uno sconto più sostanzioso sulla bolletta di chi già percepisce il bonus per disagio fisico (ad oggi 41.000 famiglie) e a chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Da specificare poi che le misure contro l’aumento dei prezzi nel decreto sulle bollette dovranno essere conformi con le istruzioni da parte dell’Europa attese nelle prossime settimane.

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