Crisi governo, Grillo riunisce vertice M5S per decidere su intesa PD

Mario D’Angelo

18/08/2019

18/08/2019 - 17:54

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Vertice M5S con Di Maio, Di Battista, Fico e Casaleggio a Villa Corallina per decidere come gestire la crisi di governo. Ancora più vicina l’alleanza con il PD, scaricata la Lega

Crisi governo, Grillo riunisce vertice M5S per decidere su intesa PD

Due giorni prima dell’audizione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Parlamento, il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha riunito lo stato maggiore pentastellato nella sua Villa Corallina, a Marina di Bibbona. A dare la notizia è il portale de Il Tirreno, che pubblica anche una foto dell’arrivo del presidente della Camera Roberto Fico, potenziale pontiere per un’eventuale alleanza di governo con il Partito Democratico. Al vertice sono giunti anche il vicepremier Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e il purista Alessandro Di Battista, da sempre il più acerrimo nemico del PD.

Vertice M5S per decidere su intesa PD

La villa di Beppe Grillo è stata trasformata, idealmente, in una base da cui “lanciare una sfida a distanza” a Matteo Salvini, atteso proprio oggi in Versilia e a Massa.

Il summit è iniziato all’ora di pranzo ed è ancora in corso alle 17 di oggi, domenica 18 Agosto, in un tentativo del garante del Movimento Grillo di mediare fra le varie correnti. Presenti anche i capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e la vicepresidente di Palazzo Madama Paola Taverna.

Grillo sbarra la via alla Lega

Dopo lunghi mesi di silenzio, il comico è tornato a dettare la linea politica. Fra la riapertura alla Lega e la nuova alleanza con il PD, la sua posizione è palese: giorni fa ha dato l’ok a un governo con i dem pur di “fermare i barbari”, similmente a ciò che ha fatto Romano Prodi dall’altra parte della barricata, proprio questa mattina. Il governo PD-M5S rappresenterebbe praticamente una sconfessione di Di Maio, che Salvini ha ricominciato a corteggiare con retromarce sull’immigrazione.

Ma Grillo pare aver chiuso definitivamente ogni possibilità di contatto con la Lega. Il Tirreno cita anche scambi di messaggi inequivocabili: “Non cadete nella trappola della lega, ora c’è solo il PD”. Bisognerà però mettere d’accordo Di Maio, reduce dall’alleanza con il Carroccio, Dibba, movimentista della prima ora, e Fico, sensibile al richiamo della sinistra. Casaleggio ha già dato il suo benestare a una soluzione che eviti il ritorno alle urne, intesa col PD compresa.

Conclusa la riunione, il Movimento diffonda un comunicato: “Tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi”.

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