Crisi energetica, intervento dell’Ue per abbassare il prezzo delle bollette: all’Italia quasi 10 miliardi

Giacomo Andreoli

14/12/2022

14/12/2022 - 12:48

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L’Unione europea ha approvato il rifinanziamento del piano Repower Eu, consentendo ai singoli Paesi membri di avere nuove risorse da aggiungere ai loro Pnrr per combattere il caro-bollette.

Crisi energetica, intervento dell’Ue per abbassare il prezzo delle bollette: all’Italia quasi 10 miliardi

L’Unione europea ha approvato un intervento straordinario per combattere il caro energia, con diversi miliardi di euro che arriveranno in Italia. Il governo Meloni, così, riceve un primo aiuto concreto da parte delle istituzioni comunitarie, con un tesoretto che potrà essere aggiunto al Pnrr e quindi ai circa 200 miliardi ottenuti dopo le fasi più dure del Covid-19, che arrivano a tranche entro il 2026.

È arrivato infatti il via libera al rifinanziamento del piano Repower Eu. L’obiettivo è cercare di ridurre il peso delle bollette nel medio termine, investendo per lo più in fonti rinnovabili e riducendo ancora la dipendenza dal gas e dalle altre fonti fossili della Russia.

Crisi energetica, quanti soldi arriveranno in Italia dall’Ue?

Secondo quanto spiegato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Italia dovrebbero arrivare circa 9 miliardi aggiuntivi rispetto alla dotazione iniziale del Pnrr. Questi soldi si potranno spendere a partire dal prossimo anno, 2023 e fino al 2026, anno in cui terminano le tranche di denaro del Next Generation Eu.

Con l’accordo sul rifinanziamento del Piano, spiega all’Ansa il relatore dell’Europarlamento Siegfried Muresan, “gli Stati membri beneficeranno di maggiori prefinanziamenti, per attuare rapidamente riforme e investimenti”. Ci sarà quindi un prefinanziamento del 20% e saranno ammissibili gli investimenti e le riforme intrapresi dagli Stati membri a partire dal 1° febbraio 2022. Il 30% dei fondi complessivi, inoltre, “dovrebbe essere assegnato a progetti transfrontalieri”.

Repower Eu, cosa si può fare con i fondi aggiuntivi

Con i fondi in arrivo si potrà dare sostegno alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi energetica e investire maggiormente sulle fonti rinnovabili, quindi in primis solare, eolico e geotermico, ma anche forme alternative di gas come il biometano (del tutto ecologico).

I miliardi aggiuntivi, poi, potranno essere a disposizione per stimolare l’efficienza energetica, quindi in parte potrebbero coprire l’esborso statale per i bonus casa e ristrutturazione, che il governo rivedrà complessivamente a partire dal prossimo anno, quando il Superbonus scenderà dal 110% al 90%.

Gas, i nuovi impianti in Europa

Secondo Muresan, poi, i fondi del piano RePower potranno finanziare anche gasdotti e oleodotti, ma solo per progetti che servono ad assicurare l’indipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi, senza alcuna fornitura aggiuntiva e non oltre il 2026. Gli Stati a cui sarà concesso sono tre, ma ancora non è chiaro di quali si tratta.

I negoziatori del Pe hanno poi ottenuto una clausola che prevede di pubblicare i nomi delle prime cento aziende beneficiarie dei fondi del Repower e, in generale, di tutti i finanziamenti dei vari Pnrr.

Bollette gas e luce, si abbasseranno i prezzi?

Difficile, invece, che con questo nuovo tesoretto si potranno fornire aiuti diretti ai cittadini per abbassare il costo di gas e luce in bolletta. Gli effetti, in tal senso, saranno come detto di medio periodo.

In ogni caso, se con questi miliardi si copriranno ad esempio alcuni dei bonus casa, con le risorse liberate nel bilancio pubblico si potranno continuare a dare sussidi e aiuti, soprattutto alle famiglie a basso reddito.

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