Criptovalute per comprare oro, quadri o immobili: quando scatta l’allerta riciclaggio

Claudia Cervi

21 Settembre 2022 - 15:17

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Banca d’Italia verso nuove regole per definire le operazioni che fanno scattare l’allerta riciclaggio: ecco cosa succede se compri questi beni con le criptovalute.

Criptovalute per comprare oro, quadri o immobili: quando scatta l’allerta riciclaggio

C’è massima allerta sulle operazioni con criptovalute che debuttano negli indici di anomalia delle operazioni sospette che fanno scattare l’allerta riciclaggio. Secondo l’Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, comprare oro, quadri, immobili o NFT con criptovalute potrebbe essere considerato un comportamento anomalo e potenzialmente idoneo a porre in essere operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

Vediamo tutte le novità e le anticipazioni.

Operazioni sospette: quando scatta l’allerta riciclaggio

La UIF si aggiorna dopo dieci anni di operatività e amplia l’elenco di schemi e comportamenti da includere negli indici di anomalia utilizzati per riconoscere le operazioni sospette.

Gli indicatori di anomalia sono gli strumenti utilizzati dalle autorità di vigilanza e previsti dal d.lgs. 231/2007 per individuare le operazioni sospette. Sebbene non sia possibile definire in astratto tutte le fattispecie suscettibili di prefigurare gli estremi di un’attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, la ricorrenza di una o più anomalie elencate negli indicatori può far scattare un segnale di allerta, che dovrà poi essere approfondito e verificato.

I modelli e gli schemi chiariscono prassi e comportamenti anomali ricorrenti e diffusi che la UIF ha rilevato in determinati settori di operatività e riconducibili a possibili attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Sono dunque redatti sulla base dell’esperienza maturata in sede di analisi finanziaria e con l’ausilio delle autorità investigative e di vigilanza competenti e mettono in correlazione particolari sequenze logico-temporali di fatti e comportamenti che l’esperienza porta a ricondurre a determinati fenomeni criminali.

Anche le criptovalute nei nuovi indici di anomalia

Secondo quanto riportato da ItaliaOggi, i nuovi indici di anomalia saranno arricchiti con la definizione di nuove operazioni in contanti, specialmente nei casi in cui ne viene fatto ricorso frequente o ingiustificato: non è necessario che prelievi e versamenti siano eccedenti il limite soglia, ma è sufficiente che gli importi non siano coerenti con il profilo di rischio del cliente, rilevato con le procedure KYC, per insinuare il sospetto.

Debutteranno anche indici di anomalia dedicati alle criptovalute che comprenderanno tutte quelle operazioni speculative in cui l’acquisto o la vendita di un asset digitale avviene a un prezzo sproporzionato rispetto al valore o alle quotazioni correnti. Rientreranno anche le compravendite di oro, quadri, immobili o NFT regolate con pagamenti in criptovalute, laddove si rilevi incoerenza tra il profilo economico patrimoniale o finanziario del soggetto e l’entità dell’operazione.

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