Creme solari: come scegliere quella più adatta alla propria pelle

Laura Bozzi

26 Maggio 2022 - 17:31

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Dal fattore di protezione alla corretta applicazione: una guida alla scelta delle creme solari in base al proprio fototipo, per vivere un’estate sana e sicura.

Creme solari: come scegliere quella più adatta alla propria pelle

Con l’arrivo dell’estate gli esperti lo sottolineano ogni anno: prendere il sole fa bene solo se proteggiamo la nostra pelle nel modo giusto.

La pelle, infatti, è la prima barriera di protezione del nostro organismo, ma non è uno scudo e una eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti (UV) è tra i fattori di rischio più importanti nell’insorgenza del melanoma e di tumori della pelle.

Ecco perché, prima di sdraiarsi sotto il sole (ma vale anche per le passeggiate in montagna!), è importante applicare la crema solare più adatta al nostro tipo di pelle.

A ognuno il suo fototipo

Per sapere quale prodotto solare è più indicato al proprio tipo di pelle esiste una classificazione internazionale che si basa sul cosiddetto fototipo, che individua la risposta della pelle alle radiazioni solari. Nello specifico, i fototipi sono sei e vanno dalla carnagione più chiara a quella più scura. Eccoli nel dettaglio:

  • Fototipo 1: carnagione lattea con lentiggini, occhi chiari (azzurri, grigi, verdi), capelli rossi o biondi. Estremamente sensibile ai raggi del sole, richiede un altissimo grado di protezione;
  • Fototipo 2: pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi o castano chiaro. Sensibile al sole, si scotta con facilità e per questo richiede sempre una protezione alta;
  • Fototipo 3: pelle chiara, occhi castani, capelli castani. I soggetti che rientrano in questa categoria possono cominciare con una protezione medio-alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione;
  • Fototipo 4: pelle olivastra, occhi scuri e capelli castano scuro o neri. Anche in questo caso è possibile iniziare con una protezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione;
  • Fototipo 5: pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri. Necessita generalmente di protezione bassa;
  • Fototipo 6: pelle nera, occhi scuri e capelli neri. Necessita generalmente di protezione bassa.

«In linea generale», spiega la dottoressa Manuela Carrera, specialista in dermatologia e venereologia presso l’Ospedale Israelitico di Roma, «possiamo semplificare dicendo che chi ha la pelle chiara, occhi chiari e capelli chiari deve sempre usare una protezione solare molto alta, mentre chi ha una carnagione più scura, occhi scuri e capelli scuri può iniziare da una protezione alta per poi scendere a una media».

Raggi solari: facciamo chiarezza

Un’altra classificazione importante da tenere a mente prima di esporsi al sole riguarda i raggi ultravioletti, che in base alla lunghezza d’onda si suddividono in raggi Uva, Uvb e Uvc.

  • i raggi Uva rappresentano circa il 95% dei raggi UV e la loro irradiazione è costante tutto l’anno e in tutti i momenti della giornata. Quando camminiamo all’aperto in una giornata di sole, siamo perciò sempre esposti a questi raggi, sia d’estate che in inverno. Una volta che raggiungono la pelle, riescono a penetrare in profondità fino al derma. Da un lato, stimolano la pigmentazione della pelle, dall’altro possono provocare invecchiamento cutaneo precoce, aumentando la formazione dei temuti radicali liberi, e, nel peggiore dei casi, possono essere la causa di importanti patologie a carico di pelle e occhi;
  • i raggi Uvb costituiscono il 5% dei raggi UV e sono presenti maggiormente nel periodo tra aprile e ottobre. La loro intensità è influenzata anche da altri fattori come altitudine, stagione, orario della giornata, presenza di nuvole e inquinamento. Al contrario dei raggi Uva, non riescono ad arrivare in profondità nella pelle. Sono i principali responsabili della “tintarella” ma, se non vengono filtrati con la protezione solare adeguata, possono causare arrossamenti e scottature;
  • Infine ci sono i raggi Uvc che sono potenzialmente quelli più pericolosi per l’uomo, ma vengono filtrati dallo strato di ozono e pertanto non rappresentano un rischio per la nostra salute.

Cos’è il fattore di protezione solare

Una volta individuato il proprio fototipo, e tenuta a mente la differenza tra i raggi UV, è possibile scegliere la crema solare più indicata.

Anche in questo caso esiste una classificazione che si basa sul valore dell’Spf, acronimo di Sun Protection Factor (Fattore di Protezione Solare). Si tratta di un indice utilizzato per rappresentare il livello di protezione di un prodotto solare contro i raggi UV. «È importante sottolineare», spiega la dottoressa Carrera, «che non esiste una crema solare a protezione totale».

Questa dicitura, infatti, è stata eliminata dalle etichette perché fuorviante. In altre parole, non esistono in commercio creme in grado di schermare i raggi al 100%, motivo per cui diventa importante non solo la scelta della protezione, ma anche la frequenza con la quale la crema deve essere applicata sul corpo.

Bisogna considerare, inoltre, che oggi passiamo molto più tempo all’aperto e anche una semplice passeggiata in città richiede una adeguata protezione. In linea generale, la crema dovrebbe essere applicata almeno ogni due ore.

Tutto questo rientra nella prevenzione primaria per scongiurare l’insorgenza di problemi a breve termine, come eritemi solari, e a lungo termine come tumori cutanei.

Ma andiamo con ordine. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i prodotti che possono essere definiti come protezioni solari devono possedere un valore di Spf compreso nei seguenti valori:

  • Spf 6-10: protezione solare bassa, consigliata per fototipi 4 e 5 già abbronzati e fototipo 6;
  • Spf 15, 20 o 25: protezione solare media, consigliata per fototipo 3 già abbronzato e fototipi 4 e 5;
  • Spf 30: protezione solare alta, consigliato per fototipo 3 dopo le prime esposizioni, e fototipo 4;
  • Spf 50: protezione solare alta, consigliato per fototipo 2 dopo le prime esposizioni, e fototipo 3;
  • Spf ≥ 50+: protezione molto alta, consigliata per fototipo 1, fototipo 2 e in caso di macchie o trattamenti dermatologici.

Una volta acquistata la crema più adatta alla nostra pelle, è importante anche sapere come metterla. «Non basta una semplice e veloce passata», spiega l’esperta, «ma è importante applicare uno strato adeguato. Per dare un’idea della quantità, di solito un soggetto adulto di corporatura media dovrebbe applicare l’equivalente di 6 cucchiaini da tè».

E per quanto riguarda le cosiddette creme “water resistant”? «Anche in questo caso una precisazione è d’obbligo», puntualizza la dottoressa Carrera, «In linea generale dopo due bagni di 20 minuti la protezione scende all’80 per cento. Ecco perché è importante riapplicare spesso la crema, soprattutto dopo il contatto con l’acqua».

Un aiuto in più, infine, può arrivare dagli integratori: «Esistono integratori che, assunti almeno 20 giorni prima dell’inizio dell’esposizione al sole, aiutano non solo a preparare la pelle, ma aumentano le difese del nostro organismo contro i danni solari. Si tratta di integratori che agiscono dall’interno e che devono essere assunti per tutta l’estate».

In conclusione, difendersi adeguatamente dai raggi Uva e Uvb è possibile seguendo poche ma fondamentali regole, come scegliere la giusta crema solare, evitare di esporsi nelle ore più calde, proteggere occhi e testa con occhiali da sole e cappellini, esporsi progressivamente al sole (così da abituare la pelle). Per godersi l’estate in tutta sicurezza.

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# estate

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