Covid, in Italia otto Regioni ad alto rischio. Speranza: “Aumentare posti letto”

Alessandro Cipolla

7 Luglio 2022 - 15:52

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Il ministero della Salute ha diramato una circolare dove si chiede di aumentare i posti letto Covid: sono otto le Regioni classificate ad alto rischio.

Covid, in Italia otto Regioni ad alto rischio. Speranza: “Aumentare posti letto”

Il Covid torna a spaventare l’Italia, con il ministro Roberto Speranza che in una circolare ha invitato le Regioni ad aumentare le disponibilità di posti letto sia in area medica sia in terapia intensiva. Il titolo del documento del resto parla chiaro: Potenziamento misure organizzative in risposta all’incremento della domanda di assistenza sanitaria.

Nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto - si legge nella circolare del ministero della Salute - Si conferma sul territorio nazionale una fase epidemica caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, in constante crescita già da 4 settimane e che ha raggiunto i 586 casi/100.000 abitanti, da una trasmissibilità in aumento e al di sopra della soglia epidemica sia calcolata su casi sintomatici (Rt medio 1,30) che su casi ricoverati in ospedale (Rt 1,22) e da un aumento dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica (9,2%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 22%) e di terapia intensiva (2,5%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 13,6%)”.

Stando all’ultimo rapporto di Gimbe, in Italia nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio c’è stato un aumento del 55% dei casi Covid rispetto ai sette giorni precedenti. In rialzo anche i ricoveri in area medica (+32,6%) e in terapia intensiva (+36,3%).

Intervenuto all’assemblea di Farmindustria, il ministro Speranza ha spiegato che nonostante “abbiamo il 90% degli over 12 nel Paese che è vaccinata, abbiamo anticorpi monoclonali e antivirali”, dobbiamo tenere “alta l’attenzione, monitorare, invitare le persone alla prudenza, e portare le mascherine nei luoghi e situazioni a rischio”.

Speranza poi ha annunciato che a settembre ci sarà una nuova campagna di vaccinazione contro il Covid, ma chi è particolarmente esposto già adesso “deve difendersi con il secondo booster e l’utilizzo della mascherina”.

Covid: in Italia otto Regioni ad alto rischio

Visto l’aumento dei contagi Covid in Italia, il ministero della Salute ha raccomandato alle Regioni “l’attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione”.

Stando alla tabella allegata alla circolare, al momento sarebbero otto le Regioniclassificate a rischio Alto di una epidemia non controllata non gestibile per la presenza di molteplici allerte di resilienza”. Si tratta di Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

Circolare ministero della Salute Circolare ministero della Salute Tabella 1

Nel dettaglio “tre Regioni (Emilia-Romagna, Puglia, Veneto) presentano una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3 e cinque Regioni (Lazio, Liguria, Marche, Toscana, Umbria) presentano una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2; due Regioni (Umbria e Marche) sono indicate, per la seconda settimana consecutiva, ad alta probabilità di progressione per una probabilità maggiore del 50% di superare la soglia di allerta ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 nel tasso di occupazione in area medica nell’arco del prossimo mese, qualora fosse mantenuta l’attuale trasmissibilità”.

Circolare ministero della Salute Circolare ministero della Salute Tabella 2

Tutte le altre tredici Regioni invece sono considerate a moderato rischio Covid, ma tre di queste (Calabria, Friuli Venezia Giulia e Sicilia) avrebbero un’alta possibilità di progressione.

Ancora niente allarme

In questa fase - si legge sempre nella circolare - Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento”.

Al tempo stesso però il ministero ha voluto sottolineare come “l’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia”.

In sostanza il Covid continua a essere un’osservato speciale ma, al momento, ancora nessun allarme rosso è scattato nonostante la situazione nelle prossime settimane sembrerebbe essere destinata a peggiorare a causa dell’aumento dei casi e delle ospedalizzazioni.

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