Cosa fare con i soldi in banca in periodo di guerra

Violetta Silvestri

13 Maggio 2022 - 15:48

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Gestire i propri soldi nei conti in banca e investire nel modo più opportuno quando un conflitto infuria, scatenando scosse economiche e finanziare su ampio raggio, è di vitale importanza. Come fare?

Cosa fare con i soldi in banca in periodo di guerra

Come proteggere i propri soldi in banca e investire in modo vincente?

La domanda suona attuale e di non facile risposta, considerando il mix di fattori che si stanno accumulando per creare una situazione economico-finanziaria a dir poco rischiosa.

Con la crisi Russia-Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi del gas, un mercato immobiliare scosso, il tasso di inflazione più alto dall’inizio degli anni ’80 e persino una potenziale recessione in arrivo, gli investitori e i risparmiatori sono confusi su quali scelte finanziarie fare per sopravvivere.

Alcuni consigli di esperti e analisti: cosa fare con i soldi in banca in periodo di guerra?

Come difendere i risparmi in tempo di guerra

Il conflitto ucraino è arrivato dopo lo scoppio della pandemia, quando la tendenza al risparmio si è rafforzata.

In realtà, in Italia sappiamo che questo approccio di mantenere i propri soldi sui conti correnti è tradizionalmente radicato. Ma è davvero conveniente al momento?

Secondo l’esperto Marcello Ferrara, analista di Consultique SCF Spa, “con l’inflazione così elevata, il potere d’acquisto dei propri risparmi scende. È altrettanto vero che, chi ha mantenuto più liquidità negli ultimi mesi, si è protetto dalle oscillazioni dei mercati.”

Trovare un equilibrio e diversificare sono quindi le chiavi giuste per non perdere denaro e opportunità di guadagno.

Crisi come queste costituiscono un argomento convincente, infatti, per la diversificazione.

Ad esempio, il NASDAQ 100, considerato un indice azionario ad alto contenuto tecnologico, è sceso del 20% da inizio anno, mentre un fondo S&P ETF a uguale ponderazione come RSP è sceso solo del 7,5%.

Quindi, come strategia a lungo termine, Will Steiner, responsabile dell’alfabetizzazione presso l’app di investimento EarlyBird, afferma di allocare i soldi in attività più tradizionali come oro ed ETF, invece di scommettere sulle azioni tecnologiche.

L’analista italiano Ferrara ha anche ribadito (in un suo passaggio sul Corriere) che occorre puntare anche sulla gradualità, “strutturando il profilo di acquisti sulla base del proprio profilo di rischio e prediligendo settori più difensivi rispetto a settori toccati da una forte crescita, ovvero quelli che adesso potrebbero pagare il dazio più importante.”

Cosa significa? Luca Mainò, cofondatore della società di consulenza finanziaria Consultique SCF, ha suggerito, ad esempio, di possedere “asset e strumenti in grado di rispondere a potenziali negatività e tensione sui mercati, come ad esempio le materie prime (oro e altri basket), ma anche titoli governativi, valute “sicure” o la stessa liquidità.”

Rifugiarsi in metalli e materie prime. E le azioni?

In momenti turbolenti come questi, l’acquisto di oro e argento fisici in piccoli tagli può essere una protezione.

Alcuni analisti, però, ricordano che “quando i tassi di interesse spingono in alto, neanche l’oro è una grande tutela.”

Gli investitori spaventati dall’inflazione, dal rischio geopolitico e dalla volatilità del mercato azionario si stanno riversando sugli ETF sulle materie prime per diversificare e coprire i loro portafogli.

Per esempio, una strategia popolare tra gli investitori nel cosiddetto spazio ambientale, sociale e di governance consiste nel combinare un ETF agricolo diversificato con un ETF specializzato in metalli. Quest’ultimo segmento è particolarmente interessante per i trader che vogliono cavalcare la tendenza a sostenere l’energia verde.

Simon Edelsten, co-gestore del Mid Wynd International Investment Trust e dell’Artemis Global Select Fund, ha ricordato che il momento è particolarmente complesso e che, storicamente, gli investitori azionari che hanno reagito a una crisi sono fuggiti da aree come la tecnologia e si sono rivolti a beni rifugio come servizi di pubblica utilità o beni di prima necessità. “Ma questi paradisi non funzionano particolarmente bene. I servizi pubblici sono coinvolti nel cambiamento della politica energetica. I beni di prima necessità hanno spesso difficoltà a trasferire l’inflazione. Unilever, Beiersdorf, Henkel hanno avuto un momento difficile di recente. Così come Home Depot, Walmart , Adidas e Inditex (Zara) nei titoli di consumo ciclici e Roche , Merck e Pfizer nei titoli farmaceutici.”

Puntare sulle obbligazioni?

Secondo le valutazioni di BlackRock, tenere un profilo basso sui bond resta valido, anche se il sell-off ha comunque fatto vedere alcuni spazi di valore, come nei titoli di Stato europei, con le stime sulle decisioni della Bce troppo restrittive.

Per gli esperti di BlackRock i bond possono essere un riparo rispetto all’azionario visto che quello europeo è stato declassato a marzo. Intravedono anche valore nel credito Investment Grade i cui rendimenti si avvicinano al 4%.

Cosa fare, quindi, con i propri soldi? Diversificare il più possibile è l’avvertimento chiave. Senza detenere troppa liquidità, come suggerito dal miliardario ed esperto Warren Buffet.

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