Il coronavirus è come spagnola, nuova allerta per l’autunno secondo l’OMS

Martino Grassi

26 Giugno 2020 - 17:45

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Il coronavirus sembra sparito, ma non è così e tornerà in autunno proprio come fece la spagnola. L’ammonimento del direttore dell’OMS, Ranieri Guerra.

Il coronavirus è come spagnola, nuova allerta per l’autunno secondo l’OMS

Il coronavirus si comporta come la spagnola. È quanto ha affermato Ranieri Guerra, il direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel corso di un’intervista ad Agorà, in onda su Rai 3. L’affermazione tuttavia non ha convinto molti esperti che l’hanno ritenuta eccessiva e fuori luogo, tuttavia le dichiarazioni di Guerra sono nate per rispondere alla lettera degli esperti che hanno parlato di “emergenza finita.

In molti Paesi infatti si sta assistendo a un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica, mentre altri si trovano ancora nel bel mezzo dell’emergenza, tuttavia i possibili scenari che si potrebbero presentare sembrano ormai essere abbastanza intuibili da parte degli esperti, così come il modo di affrontarli.

Il coronavirus è come la spagnola: tornerà in autunno

Secondo il professor Guerra “sembra che tutto sia finito ma non è così. Bisogna evitare la seconda ondata come quella della spagnola. Il paragone purtroppo va fatto con la spagnola che ebbe lo stesso andamento della COVID. Andò giù d’estate per riprendere ferocemente a settembre-ottobre quando uccise 50 milioni di persone nella seconda ondata. Questo è ciò che non vogliamo vedere". Il fatto che i nuovi contagiati mostrino dei sintomi più lievi e che le terapie intensive si stiano lentamente svuotando non significa che l’emergenza sia conclusa, continua il direttore dell’OMS, aggiungendo che:

“Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l’andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C’è una discesa che coincide con l’estate. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l’obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà”.

Il Paese sa cosa aspettarsi, continua Guerra, ed è per questo che “non c’è preoccupazione, tutto è ampiamente atteso”, le istituzioni infatti stanno gestendo in modo ottimale i nuovi focolai, che sono nati negli scorsi giorni, quindi “il sistema messo in atto tiene, tuttavia è inevitabile ci siano focolai in giro per l’Italia e per l’Europa”.

Pronti a vaccinare tutto il Paese

In questo periodo è ancora di fondamentale importanza continuare a utilizzare tutte le armi che abbiamo a disposizione per fronteggiare il virus, prima fra tutti l’attuazione delle disposizioni imposte dal Governo, come il distanziamento sociale. Guerra precisa che è importante mantenere le distanze con le persone dal momento che “nei due giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi, si è contagiosi”. Inoltre ha precisato che i positivi asintomatici “hanno sintomi talmente blandi che non contribuiscono in modo significativa alla trasmissione del virus, perché la carica virale è collegata, anche se in modo non lineare, alla gravità dei sintomi”.

Inoltre un’arma di fondamentale importanza sarà la vaccinazione in massa della popolazione contro l’influenza, specificando che è uno strumento che può rendere più semplice la gestione di una possibile seconda ondata in autunno.

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