Coronavirus, Renzi: “Riaprire tutto”. Ma gli scienziati lo accusano

Violetta Silvestri

28/03/2020

27/01/2021 - 12:11

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Matteo Renzi spinge sulla riapertura di attività economiche e scuole. L’Italia, a suo avviso, non può fermarsi per troppo tempo. Ma virologi e epidemiologi frenano e accusano il leader di Italia Viva di proclami inopportuni e pericolosi.

Coronavirus, Renzi: “Riaprire tutto”. Ma gli scienziati lo accusano

Lo aveva detto in Senato che il coronavirus sarebbe durato addirittura anni. Lo ripete ancora Matteo Renzi. Nella sua personale visione dell’andamento dell’epidemia, il leader di Italia Viva è certo che questa emergenza sta facendo molto male all’Italia e, purtroppo, gli scenari non sono ottimistici a breve.

Per questo, il senatore fiorentino, intervistato da L’Avvenire, ha presentato la sua ricetta per far ripartire il Paese: riaprire tutto, entro poche settimane.

Un vero e proprio appello è quello di Renzi, affinché il bisogno di contenere il contagio non si trasformi in rischio di povertà per molti italiani.

La sua esternazione, però, non è affatto piaciuta a epidemiologi e virologi impegnati in queste ore ad osservare con attenzione l’andamento del virus. Senza fondamento e inopportune le parole di Renzi, secondo gli scienziati.

Coronavirus, Renzi: “Serve un piano per la riapertura e serve ora”

Matteo Renzi ne è più che certo: occorre subito stabilire un programma dettagliato per riaprire gradualmente, ma velocemente, tutte le attività ora chiuse per il timore di contagi.

Nonostante la pandemia in Italia continui a fare paura, con numeri poco incoraggianti per quanto riguarda contagiati e deceduti soprattutto al Nord, il senatore non ha dubbi:

“Serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le Chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire”

Ha anche una data per la scuola: il 4 maggio. Secondo Renzi, infatti, i ragazzi non possono perdere ancora le lezioni e il sei politico sarebbe un grave errore.

Il motivo di tanta fretta malgrado il picco del coronavirus pare che ancora non sia arrivato nel nostro Paese è semplice: la ripresa economica, prima che l’Italia sprofondi.

“Sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare. I tentacoli dell’usura si stanno allungando minacciosi specialmente al Sud. Senza soldi vincerà la disperazione e si accende la rivolta sociale.”

Parole chiare, quindi, dal senatore. Che, però, hanno suscitato la reazione critica degli scienziati.

Gli scienziati accusano Renzi: fare proclami adesso è sbagliato

La frenesia di riaprire tutto di Renzi non è affatto condivisa dagli scienziati. Anzi, il ragionamento del senatore è stato aspramente criticato.

Il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco ha ribadito che il ritorno di una epidemia è un rischio serio da non sottovalutare e qualsiasi data di riapertura oggi è assolutamente prematura.

Più duro Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo dell’università di Pisa, intervenuto su Adnkronos:

quote>“Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato”

Il virologo Burioni ha suggerito che al momento una previsione sulla riapertura a breve è irrealistica.

Occorre ancora cautela, quindi, secondo la scienza. Fermo restando che la riapertura dovrà essere programmata. Il calendario di Renzi, in questa fase ancora incerta sul coronavirus, sembra quantomeno azzardato.

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