Coronavirus: quanti soldi sta dando l’UE e dove stanno andando a finire?

C. G.

20 Marzo 2020 - 07:46

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Per far fronte all’emergenza coronavirus anche l’UE ha scelto di intervenire, ma con quanti soldi nello specifico?

Coronavirus: quanti soldi sta dando l’UE e dove stanno andando a finire?

Il coronavirus ha imposto anche all’UE di interrogarsi sulle possibili azioni da intraprendere per frenare l’impatto economico della pandemia.

A fare chiarezza sui soldi destinati all’emergenza è stato qualche ora fa David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, che ha parlato di una situazione ormai drammatica.

Nelle ultime settimane, d’altronde, il coronavirus ha portato via la vita di migliaia di persone e ha drasticamente ridotto le previsioni di crescita mondiale tanto da spingere numerosi analisti a parlare di recessione. Per questo anche l’UE ha deciso di fare la sua parte mettendo in campo una serie di aiuti finanziari. Soprattutto gli Stati più colpiti si sono immediatamente interrogati sull’entità degli stessi.

Coronavirus: quanti i soldi destinati dall’UE?

L’epidemia partita dalla Cina, e tramutatasi presto in vera e propria pandemia, è costata cara a numerose economie. Anche le banche centrali sono state costrette a intervenire con misure per lo più inattese e sorprendenti.

Mercoledì 18 marzo, ad esempio, la BCE ha convocato un meeting d’emergenza nel quale è stato messo a punto un nuovo maxi Quantitative Easing da 750 milioni di euro (qui tutti i dettagli).

Una decisione, questa, che secondo Sassoli si è accodata:

“all’indirizzo del Parlamento UE, alle misure della Commissione, a quelle degli Stati, alle iniziative che potranno esserci ancora come quella di mobilitare altri 500 miliardi dal fondo salva-Stati, il cosiddetto MES”.

Complessivamente, ha precisato il presidente del Parlamento, l’intervento sarà di oltre 2.000 miliardi di euro e dimostrerà in tutta chiarezza la solidarietà europea. Esso, ha continuato Sassoli, sarà paragonabile al Piano Marshall con cui gli USA aiutarono la ricostruzione d’Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Dove andranno a finire i soldi

Anche su questo punto ha tentato di fare chiarezza Sassoli, il quale ha confermato che i fondi messi sul piatto dall’UE saranno senza dubbio destinati alla ricerca di un vaccino contro il coronavirus, ma non solo.

I soldi sosterranno l’economia, il lavoro, le famiglie, le imprese e il “nostro modello di protezione sociale”, ma anche le strutture sanitarie, il personale medico e più ingenerale tutti i coinvolti in prima linea nel contenimento dell’emergenza.

“L’Europa si muove. Di fronte alla crisi drammatica che stiamo vivendo, di fronte al dovere di difendere la vita, il lavoro, la stabilità di tutti, l’Unione Europea sta reagendo”.

Il prossimo 26 marzo il Parlamento UE sarà chiamato ad esprimersi sulle misure anti-coronavirus. Ovviamente, si legge sul sito ufficiale dell’istituzione, il voto avverrà a distanza, proprio a causa dell’emergenza.

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