Coronavirus Italia: ecco i nuovi osservati speciali

Violetta Silvestri

9 Luglio 2020 - 12:19

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Coronavirus in Italia sotto controllo? Nel nostro Paese aumenta l’allerta per i casi importati dall’estero. Asia e area dei Balcani sono i nuovi osservati speciali nel territorio italiano: i motivi

Coronavirus Italia: ecco i nuovi osservati speciali

Il pericolo per la diffusione del coronavirus in Italia adesso viene dall’estero.

Nonostante la curva epidemiologica sembri essere sotto controllo nel nostro Paese, nuovi allarmi arrivano da altri Stati, monitorati per il rischio che rappresentino un nuovo epicentro della pandemia.

Nello specifico, oltre al Bangladesh, gli osservati speciali ora sono soprattutto l’India e i Balcani.

Il pericolo di osservare focolai e picchi di contagi in Italia a causa di positivi indiani o dall’Europa dell’Est è reale. Non solo per il legame di tipo lavorativo che questi popoli hanno con il nostro Paese, ma anche per la situazione fuori controllo e preoccupante dell’epidemia in questi Stati stranieri.

India nuovo epicentro pandemia? Italia in allarme

Con la seconda popolazione mondiale più numerosa, la maggior parte della quale vive affollata in città, l’India è stata forse sempre destinata a diventare un hotspot globale.

I fatti che si sono succeduti nella grande nazione asiatica, infatti, hanno dimostrato che il pericolo di una vera e propria bomba sanitaria indiana c’è.

Povertà, sovraffollamento, sanità precaria, carenza di informazioni diffuse sul virus, incertezza su tamponi e dati sanitari: questa miscela esplosiva di fattori ha acceso i riflettori del mondo sul dramma coronavirus in India.

Di recente il Paese ha registrato una serie di picchi record, aggiungendo decine di migliaia di casi ogni giorno. Ormai il ritmo di positivi a giugno è allarmante: sono stati toccati anche i 20.000 contagi in sole 24 ore.

In generale, la nazione indiana ha ampiamente superato i 760.000 positivi, posizionandosi al terzo posto mondiale per numero di casi.

La situazione precaria mette in allerta anche l’Italia. Questo perché, come successo dal Bangladesh, potrebbero giungere sul nostro territorio cittadini dall’India per ricongiungimenti familiari e motivi di lavoro.

Sono molti i lavoratori indiani agricoli e non solo che prestano servizio in Italia, specialmente nelle campagne laziali. Il controllo eseguito dalle autorità sanitarie nazionali a Fiumicino dovrebbe, quindi, intensificarsi, sperando di riuscire a effettuare tamponi a tutti coloro che arrivano da Paesi ad alto rischio, quale l’India, e a costringerli alla quarantena.

Paura contagi dai Balcani

Non solo Asia, ma anche l’area dei Balcani, davvero vicina all’Italia, è nel mirino dell’allerta coronavirus nel nostro Paese.

Il nuovo allarme per l’Europa dell’Est è scattato in seguito a due osservazioni degli ultimi giorni: l’aumento dei positivi negli Stati balcanici, con tanto di ripristino di lockdown in alcuni Paesi, quali la Serbia e la segnalazione di contagi in Italia provenienti proprio da questa area geografica.

Negli ultimi giorni si sono registrati rialzi preoccupanti di infettati dal coronavirus in Serbia, che conta ormai oltre 17.000 positivi, in Croazia, in Macedonia del Nord, in Montenegro, che si era in precedenza dichiarato Covid-free e in Romania.

Quest’ultimo resta lo Stato più colpito dei Balcani, con 550 casi al giorno e un totale ormai oltre i 30.000 positivi.

Tutta l’area resta osservata speciale in Italia, soprattutto in seguito ai nuovi casi importati dai Paesi dell’Est nella confinante regione del Friuli Venezia Giulia.

La situazione è sotto controllo, (i positivi dall’Europa dell’Est sono soltanto 4) ma anche Riccardi, vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione Civile, ha invitato alla prudenza: il rischio di nuovi focolai dai Balcani c’è.

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