Coronavirus: a Hubei finisce la quarantena, ma scoppia la sommossa

Violetta Silvestri

28/03/2020

13/04/2021 - 15:42

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Quarantena finita a Hubei, ma non la tensione. A pochi giorni dalla riapertura dei confini, i cittadini finalmente liberi d spostarsi dopo mesi di costrizione in casa, si sono scagliati con violenza contro la polizia.

Coronavirus: a Hubei finisce la quarantena, ma scoppia la sommossa

Dal 25 marzo si è allentata la rigorosa quarantena che ha fermato 60 milioni di persone nella provincia di Hubei. Un segnale incoraggiante per il coronavirus in Cina, che finalmente sta allentando la sua forza dopo mesi di contagi e morti.

I residenti di questo specifico territorio cinese, dove si colloca la metropoli Wuhan, focolaio dell’epidemia e ancora chiusa, hanno ricominciato a spostarsi verso altre provincie.

Il sollievo di poter esercitare di nuovo la libertà personale, però, non è bastato a rasserenare il clima. Nella giornata di venerdì 27 marzo, infatti, è scoppiata una vera e proprio sommossa contro agenti di polizia che pattugliavano il confine tra Hubei e la provincia vicina.

Protagonisti migliaia di cinesi in uscita, esasperati, probabilmente, da due mesi di fermo obbligatorio nelle proprie case. Anche se la quarantena sta finendo in Cina, il clima resta ancora molto teso, segnato da mesi di coronavirus.

Coronavirus: a Hubei scoppia la violenza dopo la quarantena

La Cina si avvia lentamente alla normalità ora che il coronavirus sta regredendo sull’intero territorio. Anche la provincia di Hubei si appresta a riaprire i suoi confini.

La quarantena è finita da circa due giorni sul territorio e anche se Wuhan resta ancora chiusa almeno fino all’8 aprile e le restrizioni si stanno alleggerendo in modo graduale, migliaia di cittadini possono finalmente spostarsi.

Il clima in Cina, però, è ancora molto teso e sta risentendo, probabilmente, delle pesanti misure imposte a discapito della libertà personale a 60 milioni di cittadini per circa due mesi.

A testimoniarlo ci sono i fatti accaduti nella giornata del 27 marzo, ai confini tra Hubei e la provincia Jiangxi. Una violenta protesta è scoppiata tra migliaia di cittadini provenienti dal territorio finora chiuso in quarantena e gli agenti di polizia in pattugliamento.

La rabbia è esplosa quando le forze dell’ordine hanno richiesto un certificato medico per consentire il passaggio di tutti i residenti di Hubei. A quel punto, certamente provati dai tanti giorni di costrizione in casa e dallo stress della pandemia, i cittadini si sono ribellati contro la polizia, malmenando gli agenti e distruggendo gli automezzi.

Tra gli effetti del coronavirus, per coloro che si sono salvati dal contagio, ci sono anche rabbia e frustrazione. Come dimostra questo episodio di cronaca in Cina, anche con la fine della quarantena la popolazione del mondo resterà segnata dall’epidemia. E i problemi non saranno affatto finiti.

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