Coronavirus, in Europa tasso di trasmissione fuori controllo: l’allarme dell’OMS

Martino Grassi

17/09/2020

14/07/2021 - 17:48

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Spaventa il tasso di trasmissione del coronavirus in Europa, ritenuto allarmante dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Coronavirus, in Europa tasso di trasmissione fuori controllo: l’allarme dell’OMS

Spaventa il tasso di trasmissione del coronavirus in Europa, a dare l’allarme è Hans Kluge, il direttore dell’ufficio Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La situazione contagi nel vecchio continente è stata definita allarmante, poiché nelle ultime settimane più della metà dei Paesi europei ha riportato un incremento superiore al 10% dei contagi.

In 7 Stati, inoltre, il numero complessivo delle infezioni è più che raddoppiato nelle ultime due settimane, facendo schizzare il numero dei nuovi casi, rispetto a quelli registrati dall’inizio della pandemia. In totale sono state registrati quasi 5 milioni di contagi e oltre 225.000 morti dall’inizio dell’epidemia.

In Europa tasso di trasmissione fuori controllo

L’incremento dei contagi in Europa spaventa le autorità sanitarie del continente, che hanno infatti ribadito l’indicazione dei 14 giorni di isolamento nel caso di un contatto ravvicinato con una persona infetta. Vieni quindi accantonata l’ipotesi della Francia che prevedeva una riduzione a 10 o 7 giorni di quarantena. Kluge ha inoltre affermato che:

“Anche se abbiamo visto un aumento dei casi tra i gruppi di età più avanzata, 50-64 e 65-79 anni, nella prima settimana di settembre la percentuale maggiore è ancora tra i 25-49 anni”.

Sempre dall’Organizzazione Mondiale della Sanità arriva il plauso per il modello svedese, che sembra essere in grado di tenere sotto controllo la diffusione del coronavirus, soprattutto durante la recente seconda ondata, senza il bisogno di introdurre delle misure di contenimento troppo rigide, come invece è accaduto in diversi altri Paesi, tra cui in Italia. Catherine Smallwood, la responsabile emergenze dell’Oms ha ammesso che “la Svezia è stata capace di evitare un aumento dei casi di contagio. Penso che vi siano delle lezioni da imparare dall’approccio adottato dalla Svezia.

Tasso di infezione peggiore rispetto a marzo

La situazione epidemica che si sta attualmente registrando in Europa è peggiore rispetto a quella di marzo, quando il continente si trovava nella fase acuta della pandemia. Kluge ha precisato che “la situazione è molto grave. I casi settimanali hanno ora superato quelli segnalati quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco in Europa a marzo”.

“In primavera e all’inizio dell’estate abbiamo potuto vedere l’impatto delle rigide misure adottate. I nostri sforzi, i nostri sacrifici, sono stati ripagati. A giugno i casi hanno toccato il minimo storico”. Le nuove infezioni riportate a settembre però dovrebbero essere un campanello di allarme, e sebbene siano state migliorate le capacità di testing in quasi tutti gli stati, questi dati “mostrano anche tassi di trasmissione allarmanti in tutta la regione”.

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