Contributi colf e badanti, novità dal 1° ottobre 2020

Rosaria Imparato

29/09/2020

30/08/2021 - 10:50

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Contributi colf e badanti nel nuovo CCNL in vigore dal 1° ottobre 2020: ecco cosa cambia e novità per i lavoratori domestici.

Contributi colf e badanti, novità dal 1° ottobre 2020

Contributi colf e badanti, quali sono le novità che interessano i lavoratori domestici (o meglio assistenti familiari) dal 1° ottobre 2020?

La data del 1° ottobre 2020 funziona come spartiacque: sono molti i cambiamenti che entreranno in vigore tra pochi giorni. Le novità del CCNL per i lavoratori domestici partiranno dal 1° ottobre 2020 e saranno operative fino a fine 2022.

Le novità si applicheranno a circa 860.000 lavoratori regolari del settore, che salgono a 2 milioni se vengono prese in considerazione le stime sui lavoratori in nero.

Vediamo quali sono le novità relative ai contributi per colf e badanti a partire dal 1° ottobre 2020.

Contributi colf e badanti, novità dal 1° ottobre 2020

Tante le novità a partire dal 1° ottobre per i lavoratori domestici grazie all’entrata in vigore del nuovo CCNL, firmato lo scorso 8 settembre.

Per quanto riguarda il versamento dei contributi relativi alla Cassa colf, sono state stabilite un massimo di ore settimanali convenzionali per i contratti notturni di presenza e assistenza.

Anche se la badante è assunta con un contratto full-time 54 ore, ai fini della Cassa colf sono conteggiate, per la presenza, solo 30 ore settimanali. Per l’assistenza notturna, invece, sono conteggiate 48 ore.

Il nuovo CCNL ha raddoppiato i contributi alla Cassa colf, passando da 0,03 euro a 0,06 euro: per due terzi sono a carico del datore di lavoro, e un terzo è a carico del lavoratore.

Contributi colf e badanti, come si calcolano dal 1° ottobre 2020

Le modalità di calcolo dei contributi dei lavoratori domestici cambiano in base alla durata dell’orario settimanale. Fino a 24 ore il contributo cambia a fronte della fascia di retribuzione effettiva oraria in cui si colloca il trattamento economico.

Oltre alla retribuzione oraria, va considerata anche:

  • la tredicesima;
  • l’eventuale vitto e alloggio riconosciuto al convivente.

Per esempio, se un collaboratore domestico non convivente ha una paga di 8 euro all’ora, ai fini contributivi la sua retribuzione effettiva oraria è pari 8 + 8/12 cioè 8,67 euro, corrispondente alla seconda fascia retributiva con un contributo orario pari 1,62 euro.

In presenza di orario superiore a 24 ore il contributo viene determinato in misura fissa, pari a 1,04 euro per il 2020.

I versamenti contributivi coprono le prestazioni di pensione, assicurazione infortuni professionali, maternità, disoccupazione e Cuaf (contributo per il finanziamento dell’assegno per il nucleo familiare), erogate direttamente dall’Inps (e mai anticipate dal datore di lavoro).

Per la malattia, invece, c’è uno specifico contributo Cassa colf.

Il calcolo del contributo è effettuato automaticamente attraverso la procedura online presente nel sito Inps (https://serviziweb2.inps.it/PagamentiBollettiniLD/accessoUtente.do). Per calcolare il contributo della Cassa colf, invece, va manualmente inserito all’interno del bollettino col codice F2.

Il pagamento può essere effettuato dal primo giorno del trimestre successivo a quello di competenza tramite:

  • il sito dell’Inps;
  • un qualsiasi sportello bancario o postale;
  • internet banking.

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