Stipendi più alti con la settimana corta, perché può arrivare davvero in Italia: cosa succede e a chi conviene

Stefano Rizzuti

07/03/2023

La settimana corta, cioè su quattro giorni, con meno ore e a parità di stipendio, può arrivare davvero in Italia: conviene non solo ai dipendenti, ma anche alle aziende. Ecco perché.

Stipendi più alti con la settimana corta, perché può arrivare davvero in Italia: cosa succede e a chi conviene

La settimana lavorativa di quattro giorni può arrivare davvero. Anche in Italia. Non tanto per la sperimentazione già avviata da alcune grandi aziende o per la spinta della politica, con il governo che al momento ha avuto solo una timida apertura sul tema. Quanto, piuttosto, per i benefici della settimana corta: sia lato lavoratore che lato azienda.

Gli studi sulla settimana di meno ore, ma a parità di stipendio, mostrano i benefici anche per le imprese. È vero che in Italia la sperimentazione è stata avviata solamente in poche aziende, come Intesa Sanpaolo e Lavazza, ma è altrettanto vero che i risultati a livelli internazionale fanno ben sperare.

Ciò che è emerso è che a parità di salario, a fronte di una riduzione dell’orario, possono aumentare sia la produttività che il fatturato. Come farlo anche in Italia? Non è semplice, di certo, considerando che sembra poco praticabile la strada di un’applicazione per legge. Più facile, invece, che la spinta arrivi dal basso, dalle stesse aziende e dai sindacati, magari attraverso la contrattazione collettiva. Ma la settimana corta può davvero arrivare in Italia?

Settimana corta, lo studio: i benefici per le aziende

La più grande ricerca a livello internazionale sulla settimana corta è stata portata avanti da 4 Day week global, coinvolgendo 60 aziende per sei mesi. Più del 90% delle imprese ha deciso di proseguire con questo modello, basato su tre cifre: il 100% della retribuzione, con dipendenti che lavorano l’80% del tempo rispetto a prima, a fronte di una produzione del 100%, quindi invariata.

La valutazione delle aziende è stata positiva: sono aumentate la produttività e le prestazioni aziendali, con più ricavi e un fatturato in linea di massima invariato. I benefici, quindi, non riguardano solo i lavoratori, ma anche le imprese.

Perché la settimana di 4 giorni conviene alle aziende

È il Corriere della Sera a spiegare perché alle aziende conviene l’applicazione della settimana corta. Innanzitutto perché diventano più attrattive: il lavoro flessibile, e con un impegno ridotto nei giorni e nell’orario, piace ai dipendenti. Federico Bianchi, fondatore di Smartworking srl, spiega che così si attraggono figure più preparate perché possono essere padrone del loro tempo.

In più si registra una significativa spinta verso l’innovazione organizzativa: per le aziende migliorarsi diventa praticamente inevitabile. Le aziende diventano più attrattive anche agli occhi dei giovani, tendenzialmente meno predisposti a un lavoro d’ufficio per cinque giorni a settimana. Inoltre migliora anche il clima, con un maggior senso di appartenenza registrato dai dipendenti.

Stesso stipendio ma con meno ore: aumenta la produttività

Tema fondamentale è quello della produttività, non direttamente collegato alla settimana corta secondo gli esperti. A fare la differenza sarebbe l’organizzazione dei collaboratori: si richiede una maggiore intercambiabilità nel gruppo di lavoro, che giova sul fronte della produttività. La settimana di quattro giorni, di fatto, è uno stimolo.

Inoltre ci sono aziende che usano i permessi Rol per ridurre l’orario di lavoro, consentendo per esempio di evitare il venerdì in ufficio ai lavoratori. Un vantaggio per le imprese stesse, considerando che con lo smart working il ricorso ai permessi è diminuito e invece così si riuscirebbe a smaltirli.

Settimana corta, perché può arrivare davvero in Italia

Sui benefici per i lavoratori, con la settimana corta, non c’è dubbio: stessi stipendi, meno ore di lavoro e maggiore flessibilità. Allo stesso tempo, l’altra possibilità è di ravvivare il mercato del lavoro, con la necessità di trovare nuovi occupati. È per le aziende che si credeva ci potesse essere un problema.

Problema che, però, sembra non esistere, stando ai risultati delle sperimentazioni. Anche per le imprese i vantaggi ci sono: di produttività, di maggiore attrattività verso i lavoratori e i giovani, di soddisfazione dei dipendenti. Con conseguenze positive su tutti i fronti. Proprio per queste ragioni l’ipotesi dell’applicazione della settimana corta anche in Italia non è poi così remota.

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