Concorso scuola, novità: cambiano i requisiti tra titoli di accesso e graduatorie

Teresa Maddonni

24 Giugno 2022 - 13:46

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Novità concorso scuola con la modifica del decreto che introduce la riforma del reclutamento docenti: nuovi requisiti per l’accesso ad alcuni insegnamenti. Idonei 2022 nelle graduatorie di merito.

Concorso scuola, novità: cambiano i requisiti tra titoli di accesso e graduatorie

Novità per il concorso scuola dal momento che cambiano i requisiti dall’ampliamento dei titoli di accesso alle classi di concorso fino alla possibilità per gli idonei di entrare nelle graduatorie di merito.

È quanto emerge dalla riforma del reclutamento con le nuove regole per diventare insegnanti contenuta nel decreto Pnrr 2 approvato al Senato e che ora passa alla Camera per la conversione in legge entro il 29 giugno.

A essere approvato è stato per la precisione il maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl di conversione del dl n. 36 “Ulteriori misure per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Tra le novità che riguardano il concorso scuola per la secondaria di primo e secondo grado, inserito nell’ambito del nuovo sistema di reclutamento, troviamo una modifica alle classi di concorso, anche se non tutte, che dovranno essere integrate con nuovi requisiti entro il 31 luglio 2022. Coloro che risultano idonei al concorso ordinario 2022 inoltre, sempre secondo le ultime novità, possono inserirsi nelle graduatorie di merito in coda ai vincitori.

Concorso scuola, novità: nuovi requisiti e titoli di accesso

Per il concorso scuola le novità con il decreto reclutamento riguardano prima di tutto i nuovi requisiti e i titoli di accesso ad alcune classi di concorso. Il maxiemendamento approvato prevede infatti che:

Al fine di garantire la maggiore copertura delle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze, con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, da adottare entro il 31 luglio 2022, i requisiti di accesso a tali classi di concorso possono essere integrati.

Sono due quindi, stando al testo che ancora deve essere approvato in via definitiva, le classi di concorso che subiranno una modifica nei requisiti e che rientrano nella cerchia delle materie Stem:

  • A-26 Matematica;
  • A-28 Matematica e Scienze.

Per insegnare quindi nella scuola secondaria di primo e secondo grado con queste classi di concorso dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Pnrr 2 occorrerà avere ulteriori requisiti. Immaginiamo che questi requisiti, data la penuria di insegnanti di matematica, riguarderanno i titoli quindi la possibilità di accedere alle due classi di concorso con lauree magistrali oggi escluse o con un ridimensionamento dei crediti specifici necessari da possedere per inserirsi in A-26 o in A-28.

Ovviamente dopo la conversione del decreto Pnrr 2 in legge, per la modifica reale dei titoli per l’accesso al concorso scuola toccherà attendere il decreto attuativo dei due ministeri che un tempo componevano l’unico Miur e da adottare entro il 31 luglio 2022.

Concorso scuola: idonei nelle graduatorie di merito

I concorsi scuola si sono svolti in questi mesi tra non poche polemiche, dal momento che la modalità scelta dal governo introdotta lo scorso anno è quella dei test a crocette che hanno fatto registrare un alto numero di bocciati e che con la riforma ora vengono sostituiti da domande aperte.

Coloro che però hanno superato il concorso ordinario per la secondaria rientrando tra gli idonei, non tra i vincitori quindi, possono accedere alle graduatorie di merito e sperare nello scorrimento in caso di rinunce. Lo scorrimento delle graduatorie di merito viene quindi introdotto con il maxiemendamento.

La regola ancora oggi in vigore, e che verrà meno con la conversione del decreto Pnrr 2, prevede infatti che gli idonei non entrino in graduatoria pur avendo raggiunto il punteggio minimo.

Per conferme sulle novità del concorso scuola occorre attendere i prossimi giorni con il testo ufficiale che una volta approvato dalla Camera dovrà approdare come legge in Gazzetta.

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